Montage
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Colors On The Wind (Scarlet, 1989) **

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I Montage sono un trio di musicisti di formazione classica: Peter Wortman all'oboe, Tom Schmutzler al piano, Christopher Pegis al violoncello.

La musica del trio segna un importante punto di approdo per quel genere strumentale iniziato con lo space jazz e passato per le esperienze degli ensemble del nuovo jazz, per quelli della musica etnica e per quelli della new age. Le origini jazz si sono ora completamente perse: la musica è interamente composta, anche se conserva una libertà armonica che è tipica del jazz. E', a tutti gli effetti, musica classica; scavalca anzi a destra gli stessi compositori classici dell'era contemporanea, fino a proporsi indirettamente come sutura ideale di quel punto di rottura fra Ottocento e Novecento che venne creato dalle avanguardie degli anni Venti.

Il disco che li rivela, Colors On The Wind, intesse romanze delicate in cui nessuno strumento è preminente, in cui le varie linee melodiche si intrecciano con un tono di soave eleganza, in cui il registro dominante è quello "domestico" della descrizione e della meditazione. Il trio è perfettamente bilanciato, ma ciascuno strumento ha la sua personalità: l'oboe è il principale agente melodico, mentre il piano sembra avere un ruolo piuttosto fluido (più da cocktail lounge che da free jazz), salvo quando indulge in pattern minimalisti (come in Voyage To The Pleiades), e il violoncello serve soprattutto da contrappunto (con l'unica eccezione forse di Soliloquy, la malinconica litania di cui è prima voce).

Mojave Sunrise e Sunshower sono le composizioni più serene e cristalline, quasi pastorali; ma il bolero orientaleggiante di Playa Blanca, l'inno quasi hare krishna di Crescent Moon, il saltarello medievaleggiante di Perpetual Motion (tutte composte da Schmutzler), per non parlare dello scherzo di Call To The Jubilee (che oscilla fra la toccata liturgica, Chopin e Debussy) o degli accenni di Gershwin nella lunga Far Corners (di Wortman), danno spazio ad armonie più complesse e ad umori più sfumati, ispirandosi esplicitamente a stilemi del passato.

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