Wind Machine
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Wind Machine (Silver Wave, 1986) *
Unplugged (Silver Wave, 1987) **
Rain Maiden (Silver Wave, 1989) **
Road To Freedom (Silver Wave, 1990) **
Portraits Of Christmas (Silver Wave, 1990) *
Voices In The Wind (Silver Wave, 1991) **
Change Of Face (Blue Meteor, 1993) **
Sketches Of Christmas (Blue Meteor, 1993) *
A Show Of Hands (Blue Meteor, 1994) **
The Way Back Home (Blue Meteor, 1995) *
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I Wind Machine sono il combo di Steve Mesplè, chitarrista e compositore, che annovera Joe Scott (seconda chitarra) e Blake Eberhard (basso).

Esordirono con un album di fusion elettrica sui generis, che a stereotipi più o meno scontati del genere accostava sonorità talmente violente da rasentare l'heavy- metal (in Blues Cruise), una frenesia da samba (in Romance Dance), incursioni nel blues d'annata (Chubby Blues) e soprattutto vignette impressioniste puramente acustiche come Emerald e Waterfall, dominate dagli accordi cristallini delle chitarre.

Proprio questa sarebbe stata la strada scelta dagli album successivi, a partire da Unplugged.

Vertici di questa nuova fase saranno forse brani eleganti ed eterei come Nuestro Hermanos De El Salvador e Back At Linda's Place (su Rain Maiden), nei quali vengono esaltate le armonie chitarristiche.

Con Road To Freedom l'ensemble (divenuto un quintetto a conduzione familiare) si amplierà ad accogliere le percussioni e le tastiere e porterà in primo piano il piglio politico ed etnico che era sempre stato presente. All'insegna di un jazz piuttosto disimpegnato Mesplè e compagni intonano inni pregni di spirito umanitario come Road To Freedom e Coast To Coast. Fra una dedica al movimento democratico della Cina e un tributo ai martiri della guerra civile in El Salvador, Masplè infila qualche numero più intimo, nonché più spontaneo, come la serenata di Song For Marilynn e l'aria folk della Meadow Dance.

Dopo il successo commerciale di Voices In The Wind i Wind Machine, che hanno perso Eberhard e acquisito il prodigioso tastierista Taylor Mesplè, hanno optato per un pop-jazz elettronico di eccellente fattura che ha toccato in Change Of Face il suo apice formale. A Show Of Hands è invece una raccolta di assoli e di duetti fra i membri del gruppo.

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