John Grierson


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John Grierson, laureato in filosofia a Glasgow, trascorse un periodo in America presso il Centro Studi Rockfeller dove si occupò delle conseguenze sociali dei media (radio, stampa e cinema). Al ritorno in patria venne assunto dal servizio pubblicità di un organismo statale, per conto del quale visionò alcuni cortometraggi di propaganda ed educazione. Nel 1920 fondò una propria organizzazione, denominata Film Unit, nel cui manifesto propugnava un cinema sociologico. Drifters, sulla vita dei pescatori di aringhe, fu il prototipo dei documentari populisti e quotidiani inglesi. Attorno al fondatore si raccolsero giovani entusiasti (Botha, Watt, Jennings, Wright), che Grierson formò e aiutò ad emergere. Al tempo stesso chiamò due veterani come Cavalcanti e Flaherty a condividere le sue responsabilità. Ma fin dall'inizio la scuola fu tuttaltro che omogenea, e i suoi rigidi programmi didattici tutt'altro che rispettati. Dopo lo scioglimento della Film Unit, léquipe di Grierson fu contesa da ministeri e aziende private: il serio e coscienzioso lavoro di Grierson aveva convinto tutti dell'utilità politica e industriale del documentario. Durante la guerra si ebbe il massimo periodo di rigoglio, anche se Grierson si trasferì in Canada, sostituito da Cavalcanti, per organizzare un'unità cinematografica simile. Alla fine della guerra il movimento andò incontro a una crisi fatale, principalmente per l'ostilità della classe politica, poco disposta a tollerare critiche nel periodo della ricostruzione, e poi per l'avvento della televisione. Grierson continuò a lavorare per il governo e infine per l'ONU, ma rinunciando a qualsiasi velleità artistica.

Grierson vide sempre il cinema come un caso particolare. I suoi interessi erano in realtà diretti ai problemi dell'informazione e della comunicazione in senso lato. Il cinema è uno strumento che in mano allo stato democratico può risolvere globalmente questi problemi. Non si tratta solo di far del giornalismo per immagini, ma di rappresentare la società contemporanea. Il programma è didattico e asimmetrico poiché non consente il ritorno dell'informazione dal popolo allo stato; ed è ambiguo nella misura in cui dipende da sponsor illuminati tipo governo o multinazionali. Questi principi divulgativi lo portarono comunque al film di montaggio in Canada durante la guerra e alla televisione negli anni sessanta, rasentando l'utopia nel profetizzare modelli universali di comunicazione.