La spiritualita' della new age


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La spiritualita' degli anni '80, quella comunemente etichettata "new age" e' diventata una colossale industria sotterranea che ogni anno miete miliardi di dollari di fatturato; nonostante qualche anno fa i critici piu' pedanti la trattassero come una moda effimera destinata a estinguersi nel giro di pochi mesi.

Una folla sempre piu' vasta di atei ha sempre piu' bisogno di un'alternativa alle religioni tradizionali. Quell'alternativa e' una federazione di micro-religioni che non usano libri sacri millenari, non tentano di indottrinare con le loro profezie di redenzione, ma semplicemente suggeriscono come migliorare la qualita' della propria vita. Meno ambiziose, ma infinitamente piu' pratiche delle religioni, queste filosofie di vita hanno trovato un varco nelle crisi esistenziali degli anni '90 e sono penetrate a fondo nel tessuto sociale degli Stati Uniti.

Il termine "new age" venne forse usato per la prima volta da Alfred Orage negli anni '20: era il titolo di una rivista vagamente futurista che esaltava l'inizio di un'era positiva per l'umanita' (per ironia della sorte Mussolini aveva appena preso il potere e Hitler avrebbe trionfato nel giro di pochi anni). Ma la seconda guerra mondiale e la guerra fredda fecero precipitare la psicologia del cittadino medio nel baratro della disperazione.

Fu soltanto negli anni '60 che l'idea di una "nuova era" (quella dell'Acquario) torno' a suscitare entusiasmi irrazionali. Il crollo della civilta' hippie mise fine anche a quell'utopia e dovettero passare altri vent'anni prima che un nuovo sussulto di misticismo riportasse a galla il concetto di "new age". Questa volta l'idealismo degli anni '60 era temperato dall'accettazione del materialismo ed era diretto verso un obiettivo ben preciso: la salute mentale. Da qui il boom di meditazione e massaggi.

Non e' un caso che l'epicentro sia la Baia di San Francisco, fra la Silicon Valley e l'Universita' di Stanford.

San Francisco ha conservato un suo mondo spirituale del tutto particolare, che e' venuto fortificandosi attraverso decenni di psichedelia, new age, personal computer e biogenetica (tutte invenzioni della zona). Il risultato e' un ibrido di scienza e umanesimo, di religione e di anarchia, che da' luogo a singolari fenomeni di costume.

Uno dei primi a lanciare la campagna nazionale per la riscoperta del "potenziale umano" fu Michael Murphy, che nel 1962 fondo' a Big Sur, l'"Esalen Institute" con l'intento di fornire una terapia contro lo stress, la nevrosi, l'alienazione. Rubando senza scrupoli idee a induismo, buddismo, cabala e cristianesimo, l'istituto proponeva una disciplina di vita basata sulla meditazione e lo sviluppo dell'"higher self". Fra i personaggi che vi tennero "workshop" si contano Aldous Huxley, Gergory Bateson, Alan Watts, Fritz Perls, Abraham Maslow. Negli anni '70 vi approdarono (come clienti) l'attrice Jane Fonda (futura inventrice dell'"aerobica") e il politico Jerry Brown (futuro governatore della California). Nel 1994 il centro e' stato visitato da diecimila clienti paganti.

Murphy conio' la figura ibrida di intellettuale e mistico che avrebbe dominato i circoli new age degli anni '90. Il suo credo e' stato riassunto nel 1993 in "Transformative practice". L'istituto attira una media di diecimila seminaristi all'anno, ma rappresenta soltanto il primo livello di iniziazione. Il livello superiore e' adesso delegato al nuovo centro aperto a San Rafael, a nord di San Francisco. I prezzi sono proporzionalmente piu' elevati.

Ma a guidare le orde della new age fu soprattutto la musica. Al festival in onore di Comet Kohoutek, tenutosi nel 1973 a San Francisco, costitui' forse il primo raduno informale di musicisti infervorati da discipline "meditazionali", per i quali la musica era al tempo stesso un veicolo per esplorare l'universo e la condizione umana

Due anni dopo William Ackerman fondo' l'etichetta Windham Hill a Palo Alto per promuovere una musica acustica e rilassante. Quel giorno nacque la musica new age, che nei vent'anni seguenti sarebbe cresciuta in volumi piu' di ogni altro genere musicale, indirizzando soprattutto una fascia di pubblico adulto ma non troppo e intellettuale ma non troppo.

Oggi nelle montagne di Santa Cruz (presso Boulder Creek) ha sede il monastico "Institute Of HeartMath", fondato da Doc Lew Childre nel 1990, nel quale si progetta musica calibrata scientificamente per creare un "equilibrio emotivo" nell'ascoltatore, con tanto di laboratorio di ricerca in cui si sperimentano le nuove tecniche di relax studiando onde cerebrali e campioni di DNA. L'istituto ha un braccio letterario (la casa editrice "Planetary Publications", che ha pubblicato il testo fondamentale di Childre, "Self Empowerment") e un braccio discografico (l'annesso studio di registrazione, in cui e' stato composto l'album "Heart Zones").

E' l'inizio della "designer music", una variante della psichedelia e della musica new age che si propone come terapia post-freudiana. L'idea e' che ogni persona "risuoni" con un certo genere di musica, che per qualcuno puo' essere un concerto sinfonico e per altri un brano heavymetal. Sulla moda si sono subito gettate anche etichette new age come la Sound Rx di Stephen Halpern e la Mindflow.

La musica si traino' dietro un pittoresco circo di sciamani, maghi, guaritori spirituali, chiromanti, chiropratici, massaggiatori, tutti ispirati agli ideali della new age. Erano in gran parte vecchi hippie aggiornati allo spirito piu' imprenditoriale degli anni '90 e adeguatisi al dominio di una giovane classe borghese (quella degli "yippie", gli "young urban professionals") alla ricerca di uno stile di vita alternativo ma non troppo.

In fondo il primo baby boomer a far balenare la transizione da misticismo hippie a superstizione new age era stato Isaac Tigrett, il ventiduenne vegetariano di Memphis che il 14 giugno 1971 apri' a Londra il primo "Hard Rock Cafe`", il ristorante che serve hamburger a ritmo di rock and roll a tutto volume ed esibisce memorabilia e reliquie delle star del rock (compresa sua moglie, ex signora Ringo Starr) in una coreografia retro`, destinato a diventare un tempio internazionale del consumismo, della pop-art e della sottocultura rock.

Nel 1988 Tigrett vendette questa paradossale multinazionale al prezzo di trenta milioni di dollari per ritirarsi a vita spirituale hare-krishna e alla costruzione di un faraonico parco divertimenti nella citta' natale, ma non prima di aver convertito Stevie Wonder al vangelo di "Secret Life of Plants", secondo cui le piante soffrono, e di aver provato a donare una percentuale della societa' a Dio. La sua storia e' emblematica del confine sempre piu' incerto fra materialismo e spiritualita'.

Nella scia della new age si crea presto un pittoresco entourage di religioni alternative e di medicine olistiche .


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