, /10 | Links: |
Charley Patton era un raccoglitore di cotone che si spostava da una piantagione
all'altra del Delta. Nelle sue vene scorrevano anche sangue indiano e bianco.
Visse sempre nella zona, una delle piu` depresse e violente del mondo.
Fin da piccolo si mise in luce per la pigrizia e la tendenza a molestare donne
sposate. E fin da piccolo il padre, predicatore, dovette ricorrere alla frusta
per scacciare il demone musicale che lo corrompeva. Mori` giovane (non si sa
ne` quando ne` dove).
La straordinaria estensione della sua voce roca e drammatica lo spinse ad esibirsi ovunque gli fosse richiesto, cimentandosi non solo nel blues, ma anche nel folk bianco. Incise pochissimo e saltuariamente (la prima volta nel 1929: Mean Black Moan (october 1929) su uno sciopero dei ferroviari, High Water Everywhere (october 1929), sull'inondazione del Mississippi, la sua Pony Blues (june 1929), Mississippi Boweavil Blues (june 1929), A Spoonful Blues (june 1929), I'm Going Home (june 1929), Prayer of Death (june 1929, released under the moniker Elder J.J. Hadley), continuando sempre a lavorare, ma proprio per questo le sue interpretazioni sono le piu` vicine al mondo delle campagne, alla dura fatica quotidiana. Nel 1930 la malattia cardiaca che lo affliggeva lo costrinse ad abbandonare il lavoro di bracciante. Si accompagno` allora a Son House (Moon Going Down and Bird Nest Bound in june 1930) e incise per l'ultima volta nel 1934 (High Sheriff Blues and 34 Blues, january and february 1934), poco prima di morire. Vero entertainer popolare, teatrale e aggressivo fino all'istrionismo, fu il piu` grande e il caposcuola della generazione degli anni '30, sia in campo vocale, dove, amaro ed esuberante, impose il grido e la ferocia, sia in campo chitarristico, nel quale conio` il vibrante stile slide-bottleneck che in fondo rappresentava un'altra approssimazione della voce umana. |
If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me.
Scroll down for recent reviews in english. |