High Tide
(Copyright © 1999-2024 Piero Scaruffi | Terms of use )

Sea Shanties (1969), 6.5/10
High Tide II (1970), 7/10
Precious Cargo (1989), 5/10
Interesting Times (1987), 4/10
The Flood (1990), 4/10
Ancient Gates (1990), 4/10
A Fierce Nature (1990), 4/10
Playing For Time (1991), 4/10
The Reason Of Success (1991), 5/10
Links:

Gli High Tide furono un complesso Britannico dei primi anni dell'hard-rock e del progressive-rock che propose una miscela pressoche' unica di horror e acid-rock.

Facendo leva sulla tradizione del gotico Britannico, gli High Tide fecero del soprannaturale il tema conduttore per lunghi trip sabbatici in stile improvvisato, condotti dal magico violino di Simon House (una sorta di Jimi Hendrix del violino elettrico) e dalla chitarra sferzante di Tony Hill lungo itinerari eroici e terribili. Hill si era fatto le ossa come chitarrista ritmico nei californiani Misunderstood, al fianco del geniale chitarrista Glenn Campbell, una volta che questi si erano trasferiti da Los Angeles a Londra, e aveva registrato con loro un classico della psichedelia indianeggiante come I Can Take You to the Sun (1966) e altri cinque singoli, tutti raccolti postumi su Before the Dream Faded (1982). Golden Glass (Get Back, 2001) e` invece un'antologia soltanto parziale di materiale inferiore.

Il primo album degli High Tide, Sea Shanties (Liberty, 1969 - Eclectic Discs, 2006), evoca climi lugubri e repellenti, soprattutto nello strumentale Death Warmed Up (di nove minuti), demenziale schizofrenico canto per violino e chitarra, ma indugiando troppo sulla carogna ormai spolpata.

High Tide II (Liberty, 1970 - Eclectic Discs, 2006) prende meglio le misure e cuce le smagliature armoniche in tre lunghe suite, essenzialmente strumentali: l'angoscia lancinante di Blankman Cries Again, furibondo, selvaggio ed estenuante amplesso di violino; il piu` pacato deliquio chitarristico di The Joke, con finale melodico malinconico di violino; e la titanica mitologia del male Saneonymous, altalena di emozioni dalla tumultuosa iniziazione ai segreti dell'ignoto, che ritorna in forma di orgia per doppio assolo (di violino e di chitarra), alla solenne elegia violinistica, che torna alla fine per suggellare una sinistra cerimonia funebre.

Ignorati dal pubblico e dalla stampa, gli High Tide si sciolsero. Il terzo album, Precious Cargo (Cobra, 1989), registrato dal vivo nel 1970, rimase inedito per quasi vent'anni. In realta` almeno Black Lagoon, Ice Age e Rock Me On Your Wave valevano i classici dei primi due album.

House passo` alla Third Ear Band e poi agli Hawkwind, e infine presto` il suo prezioso violino ad altri musicisti.

Hill e House rifondarono gli High Tide per registrare la cassetta Interesting Times (1987), un'opera mediocre che ridimensiono` la statura del gruppo.

La riscoperta da parte della critica cambiera` drasticamente le sorti di Tony Hill, il quale comincera` a sfornare dischi per collezionisti di qualita` pessima: The Flood (SPM, 1990), contenente materiale del 1970-76, Ancient Gates (SPM, 1990), A Fierce Nature (SPM, 1990), con Drachen Theaker alla batteria, Playing For Time (SPM, 1991), e The Reason Of Success (SPM, 1991), con Theaker e House, impostato sui 24 minuti di Turn Yourself Down, tutti tratti da session del 1990 che (con una eccezione) non comprendono House. Come se non bastasse, Hill pubblico` anche due album a nome Hazchem: Star Map Excursion (SPM, 1991) e Strange Attractor (SPM, 1991).

Open Season (Black Widow, 2000) e` un'antologia della carriera degli High Tide.

Sull'album solista, Inexactness (Woronzow, 2001), che contiene la lunga Of Foundries Ships & Steeples, Hill e` accompagnato da Bevis Frond.

Hill ha poi formato i Fiction, dei quali e` uscito un EP.

If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me.
What is unique about this music database