Guy Clark


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Old Number One (1975), 7/10
Texas Cooking (1976) , 6.5/10
Guy Clark (1978), 6/10
The South Coast Of Texas (1981), 6.5/10
Better Days (1983), 5.5/10
Old Friends (1989), 6/10
Boats To Build (1992), 5.5/10
Dublin Blues (1995), 5.5/10
Cold Dog Soup (1999), 6/10
The Dark (2002), 6.5/10
Workbench Songs (2006), 5.5/10
Somedays The Song Writes You (2009), 5/10
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Summary
One of the towering figures of the Texas school, Guy Clark, was also one of the least prolific. Old Number One (1975) introduced a laconic and romantic country balladeer who injected archaic feelings into his strong narrative scaffolding.
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Uno dei migliori dei cantautori del Texas degli anni '70 fu Guy Clark, laconico interprete di ballate romantiche "sudiste", cioe` bieche e vigorose, che fonde canto "talking" e ritmica arcaica con uno spiccato senso per lo svolgimento drammatico della narrazione. Prima ancora di registrare un album, Clark ebbe successo con La Freeway (1973) nell'interpretazione di Jerry Jeff Walker.

Fin dal primo album, Old Number One (Clark, 1975), un eclettico talento compositivo ne ha imposto l'ampio e variegato repertorio, comprendente alcuni brani gia` celebri, la fatale ed epica L.A. Freeway (1972) e l'elegia del loner Desperadoes Waiting For The Train (1973), piu` nuovi capolavori fra cui l'honky-tonky saltellante di Rita Ballou, il country vaudeville marziale di Texas 1947, lo spiritual dolente di She Ain't Going Home, la parabola patetica di Let Him Roll, perfetti nella scelta dei tempi e degli arrangiamenti (un'armonica funerea, un coro gospel, una slide o un violino malinconici e i rintocchi solenni della batteria).

Dopo essersi ripetuto con il jump blues di Texas Cookin', su Texas Cooking (1976), sembro` perdersi nel sound un po' anonimo di Guy Clark (Warner, 1978), che peraltro vanta One Paper Kid, Houston Kid e Comfort And Crazy. Le ballata liriche e ironiche di The South Coast Of Texas (1981), da Lone Star Hotel a South Coast Of Texas, lo riportarono in auge, ma dopo Better Days (1983), una raccolta confusa che spazia dalla terribile Barlow Knife alla comica Homegrown Tomatoes, Clark abbandono` le sale di incisione.

Old Friends (Sugar Hill, 1989) e` esemplare del suo country affettuoso e impeccabile (Old Friends, Hands, To Live Is To Fly, Immigrant Eyes). Le atmosfere delle canzoni di Clark sono ancora quelle pacate e dimesse dei bivacchi di cowboy, con lunghi brividi di armonica, violini incantatori e tintinni soffusi di chitarra a conciliare i suoi autunnali racconti di vita. Il tono e` quello di un vecchio cowboy filosofo, lento e meditativo, che mai si lascia andare a passioni violente. Clark esalta i valori positivi della Frontiera, usando lo stereotipo invece che farsi usare da esso. La sua voce piatta e nasale, per nulla spettacolare o melodrammatica, non potrebbe essere piu` lontana dalla virile retorica dei tenori country.

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Boats To Build (Asylum, 1992) and Dublin Blues (1995), that contains Randall Knife and The Cape, are perhaps a little too personal for their own, but Cold Dog Soup (Sugar Hill, 1999) marked a return to classic form (Ain't No Trouble To Me, Forever For Always For Certain). The Dark (2002) does even better with the intense and poetic Magnolia Wind, Mud and Bag Of Bones. The consummate storyteller struck again on Workbench Songs (2006) with Walkin' Man, Tornado Time in Texas, Cinco De Mayo in Memphis. Like its predecessor, Somedays The Song Writes You (2009) was mostly co-written with friends, perhaps a sign that age was beginning to take its toll on the master songwriter.

Guy Clark died in 2016.

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