Claus Pedersen
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Nel 1976 il danese Claus Pedersen (attivo fin dagli anni '60 in diversi complessi locali) registro` a Copenhagen la cassetta SNYDT (Karma, 1976), suonando completamente da solo nel suo appartamento. L'anno seguente registro` questo album, ancora in gran parte da solo, e infine una cassetta, Hepar. L'album e Hepar verranno riproposti su Tomrerclaus (Ad Perpetuam Memoriam, 1997).
Pedersen sembra completamente ignaro della rivoluzione punk che sta bussando alle porte. Il suo universo e` ancora quello degli hippie e di Hendrix (a cui e` ispirato il chitarrismo libero di tanti brani, a partire da Sorte Mand e Prisen), quello dell'acid-rock e del folk-rock dei Love. Nonostante le velleita` hendrixiane, Pedersen era fondamentalmente un folksinger di strada, con un registro molto simile a quello dell'italiano Guccini ma un tono ancor piu` solenne e un passo ancor piu` marziale (Forvaiterdrengen, Mr Fantastic). Il suo retaggio scandinavo viene alla luce nelle atmosfere sinistre e fiabesche di Nar Spindelvaevene Blomstrer e dello strumentale Kannibaleme Kommer). Il capolavoro e` comunque uno strumentale, Cellokarma, un raga indiavolato suonato con un violoncello.
La cassetta e` invece molto piu` amatoriale e in generale piu` sperimentale.
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