Jim Steinman has at least one main claim to fame:
he has coined a production style that makes Phil
Spector's "wall of sound" seem shy.
But Jim Steinman was also the most
extravagant, whimsical, unconventional composer and arranger of pop melodies
of the 1980s, even though only one album was credited to his name.
Both Meat Loaf, the melodramatic
rocker of Bat Out of Hell (1977),
a hysterical and emphatic exaggeration of rock'n'roll cliches,
and Pandora's Box, whose
symphonic-choral song-cycle
Original Sin (1989) was the ultimate in rock melodrama,
were his creations.
The brutal and romantic Original Sin (halfway between
Phil Spector, a gospel mass and a Beethoven ouverture) and the heart-breaking
ballad It's All Coming Back To Me show the range and breadth
of Steinman's art.
Pandora's Box album wed
decadent rock of the 1970s and punk spirit of the 1980s.
Steinman composed a metaphysical concept that mimicked Broadway musicals
and that alternated Zappa-esque parody and street pathos.
This was brutal, colossal music of manic crescendos, of punishing rhythms
of delirious choirs.
Total Eclipse Of The Heart (1983), sung by Bonnie Tyler,
and
Making Love Out Of Nothing At All (1983), sung by Air Supply,
were incursions into pure pop territory.
Steinman's productions are the
quintessential of magniloquent, tragic, titanic, desperate. His singers bleed
his lyrics. His keyboards are the thunders of the apocalypse. His melodies are
religious psalms.
His own albums Bad For Good (1981) and
Tanz der Vampire (1998) highlighted his demonic side.
Steinman wed the rebellious spirit of rock'n'roll with Wagner's titanic
sense of impotence, and thus reenacted the fundamental theme of the human
condition that countless poets had explored over the centuries.
Short discography
1998 edition
Bad For Good
The Storm 4:30 (inst)
Bad For Good 8:48
Dance in my Pants 8:01
Love & Death and an American Guitar 2:37
Stark Raving Love 7:22
Out of the Frying Pan (and into the fire) 6:13
Lost Boys and Golden Girls 4:40
Surf's Up 5:27
Left in the Dark 8:03
Rock & Roll Dreams Come Through 6:31
Original Sin
The Invocation 0:21
Original Sin 6:27
Twentieth Century Fox 4:50
Safe Sex 6:23
Good Girls Go to Heaven 6:24
Requiem Metal 0:50 (inst)
I've Been Dreaming Up a Storm Lately 3:03
It's All Coming Back To Me Now 8:22
The Opening of The Box 1:58
The Want Ad 2:43
My Little Red Book 4:11
It Just Won't Quit 6:36
Pray Lewd 3:38 (inst)
The Future Ain't What It Used To Be
10:33
Tanz der Vampire
Ouverture 1:28 (inst)
Knoblauch 3:49
Eine schöne Tochter ist ein Segen 1:54
Nie geseh'n 3:05
Gott is tot 3:00
Wahrheit 3:56
Einladung zum Ball 1:30
Draußen ist Freiheit 4:25
Die roten Stiefel 2:30
Tot zu sein ist komisch 3:00
Finaler erster Akt 1:53
Totale Finsternis 6:18
Carpe Noctem 9:28
Für Sarah 3:46
Wenn Liebe in Dir ist 3:47
He,Ho Professor 5:23
Ewigkeit 18
Die unstillbare Gier 7:05
Tanzsaal 5:00
Draußen ist Freiheit 2:41
Der Tanz der Vampire 5:38
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Jim Steinman nasce a Claremont, in California, nel 1948. La famiglia si
trasferisce a New York, dove Jim cresce e studia. Durante il college compone
il suo primo musical, "Dream Engine" (il cantante era Richard Gere, piu` famoso
come attore di Hollywood). Nel 1971 viene assunto dal New York Shakespeare
Festival e incontra il cantante Meat Loaf (Marvin Lee Aday),
a cui affida una parte del suo nuovo musical,
"More Than You Deserve", esordito nel 1974. Nel frattempo Meat Loaf si metteva
in luce nel cult-movie "Rocky Horror Picture Show"
(nella parte del teppista motociclista che epitomizza il "rock hero").
Il successivo spettacolo di Steinman,
"Neverland" (1977), ancora con Meat Loaf, contiene alcune canzoni che sposano il
rock and roll piu` selvaggio ad arrangiamenti sinfonici ispirati da Wagner.
Quelle canzoni costituiscono il nucleo di
Bat Out of Hell (Epic, 1977), l'album d'esordio di Meat Loaf.
L'album propone un revival della musica degli anni '50, che in realta` porta
all'esasperazione isterica ed enfatica l'assalto sonico di Phil Spector e la
ballad furibonda di Bruce Springsteen, alimentando e speculando
all'infinito sull'epica del rocker ribelle, peccatore e maledetto, in auge
durante l'"American Graffiti", ma con molta piu` ironia che nostalgia, come
dimostrano la travolgente sceneggiata rock and roll di
Paradise By The Dashboard Light, recitata in coppia con Ellen Foley
(otto minuti) e Two Out Of Three Ain't Bad.
I brani di Meat Loaf sono inni all'ideologia ribelle del rock, cantati con
un piglio lirico che ne fanno il rocker piu` operatico dai tempi di Roy Orbison.
Steinman ha colto alla perfezione l'umore
delle giovani generazioni e le sue canzoni riassumono il piu` autentico
e selvaggio spirito del rock and roll. Il disco vendera` 25 milioni di copie.
L'album contiene altri due lunghi melodrammi: Bat Out Of Hell (dieci
minuti) e For Crying Out Loud (nove minuti).
Meat Loaf esce pero` dalla scena per problemi fisici, e le canzoni del secondo
album escono a nome di Jim Steinman, e cantate da Jim Steinman, su
Bad For Good (Epic, 1981).
Rock And Roll Dreams Come Through diventa un piccolo hit.
Per obblighi contrattuali, Steinman deve comunque fare un disco per Meat Loaf,
che esce pochi mesi dopo: Deadringer
Steinman compone anche la sua prima colonna sonora cinematografica:
"A Small Circle Of Friends".
Il 1983 e` l'anno di grazia. Bonnie Tyler porta al successo (stratosferico)
Total Eclipse For The Heart, una tipica composizione "wagneriana"
e romantica di Steinman che compare sull'album
Faster Than The Speed Of Light, e gli Air Supply portano al successo
Making Love Out Of Nothing At All.
Steinman e` al primo e secondo posto delle classifiche di Billboard
(prima volta dai tempi dei Beatles), anche se nessuna delle due canzoni
e` accreditata a lui.
Un altro capolavoro di Steinman si trova su un altro album di Tyler:
Loving You's A Dirty Job But Somebody's Got To Do It (1984).
Steinman scrive anche Read 'Em And Weep per Barry Manilow.
L'ano dopo scrive due canzoni per la colonna sonora di
"Streets of Fire", Nowhere Fast e
Tonight Is That It Means To Be Young,
e persino una canzone per Barbara Streisand.
Intanto pero` Steinman ha pronto il materiale per un disco tutto suo. Non
trova i finanziamenti e finira` per investire un milione di dollari di tasca
sua in quello che sara` un fiasco colossale.
Original Sin (Virgin, 1989), attribuito ai Pandora's Box, e` nondimeno
il
capolavoro di Jim Steinman, il disco in cui il suo concetto di rock sinfonico
raggiunge l'apice barocco ed espressivo.
L'"orchestra" di cui Steinman si serve consta delle sue monumentali tastiere
elettroniche, di ben quattro cantanti femminili, di
Roy Bittan al pianoforte, Jeff Bova alle tastiere elettroniche,
Jim Bralower alle percussioni elettroniche,
Eddie Martinez alla chitarra elettrica e Steve Buslowe al basso.
L'album e` un concept decadente sul tema del peccato, che talvolta sfiora il
metafisico e talaltra si abbassa a una comicita` "zappiana".
Nell'insieme sembra piu` un musical che un album rock: le cantanti sembrano
"recitare" una storia piu` che cantare canzoni, e l'arrangiamento e` tanto
sinfonico da far invidia a qualsiasi orchestra di Broadway.
L'ouverture e capolavoro e` Original Sin, un magistrale saggio di
contrappunto, in cui gli strumenti e le voci si accavallano in maniera sempre
piu` brutale, qualcosa a meta` strada fra Phil Spector e Beethoven, un
perfetto meccanismo a orologeria in cui voci femminili e tastiere si incastrano
e compenetrano in un unico blocco armonico, sei minuti da brivido in cui
le liriche diventano un inno universale all'elemento selvaggio dell'animo
umano, al suo destino di perdizione, e al tempo stesso al bisogno di redenzione
e salvezza che si nasconde dietro quell'istinto infernale.
Una cantante invoca il commovente leitmotiv, accompagnata soltanto dal
pianoforte, poi improvvisamente le tastiere e le percussioni prendono a
picchiare travolgenti e le cantanti si avventano sul leitmotiv con ferocia
gospel. Da li` in poi la canzone si lancia in un crescendo sensazionale,
propulso ogni volta da una variazione nell'arrangiamento del coro
(prima tutte in coro in falsetto, alla fine tutte in coro a squarciagola),
sempre sostenuta dalla cadenza marziale del pianoforte e dai blocchi
armonici delle tastiere elettroniche. La musica si spegne. Una cantante
invoca "I'm applying for a license to thrill... there'll be hell to pay some day... because we'll always be paying".
E il coro, come in una tragedia greca, ribadisce
"I've been looking for the original sin..."
La tigre Gina Taylor intona la melodia disperata di Safe Sex, un altro
numero pop che starebbe bene in un musical di Broadway. Il melodramma di
Steinman e` pero` un genere a se' stante, perche' riesce a toccare le corde
del cuore degli adolescenti come ci riescono il punk-rock o l'heavy metal,
ma ci riesce con un'orgia di tastiere elettroniche e di soprano sgolate
invece che con urla e riff di chitarra.
La voce roca e selvatica di Holly intona proprio la canzone che piu`
assomiglia a un inno punk, Good Girls Go To Heaven, una invettiva
a ritmo sferzante il cui testo e` al tempo stesso disperato e sarcastico
("good girls go to heaven, but bad girls go everywhere").
Steinman continua a giostrare con il tema del peccato, l'appeal del proibito
e al tempo stesso la condizione di "perduto", "emarginato" e "fallito" che
ne consegue. Dentro queste canzoni ci sono tutte le tragedie contemporanee
della droga e dell'AIDS.
Ancora Foley canta My Little Red Book, una filastrocca ironica
nello stile delle canzoncine degli anni '60.
Requiem Metal si diverte a citare persino la messa dei morti di Verdi...
Poi si riprende con il melodramma di Steinman, quel genere a meta` strada fra
paradiso e inferno: It's All Coming Back To Me, un'elegia di desiderio
straziante, con uno di quei motivi di pianoforte che Steinman scodella con
il massimo del romanticismo.
The Future Ain't What It Used To Be (dieci minuti) e` il "movimento"
che chiude in maniera solenne e metafisica questa estenuante sinfonia
(assomiglia un po' a More Than YOu Deserve di Meat Loaf).
Ancora una volta e` Gina Taylor la voce solista che libra il possente e
commovente gospel, e ancora una volta e` il pianoforte a tempestare la
canzone con i suoi accordi trascinanti. L'accorato verso
"say a prayer for the fallen angels" si ripete con toni sempre piu` accesi,
man mano che si aggiungono il coro e le tastiere sinfoniche. Alla fine rimane
pero` soltanto un call-and-response a cappella.
Tutto il disco e` giocato sui ritmi infernali delle tastiere.
Dopo quell'insuccesso commerciale, Steinman vivacchia producendo dischi e
scrivendo colonne sonore. Nel 1993 scrive il ritorno sulle scene di
Meat Loaf, Bat Out of Hell II (MCA, 1993), che contiene
I'd Do Anything For Love.
Celine Dion porta al successo It's All Coming Back To Me e restituisce
la serenita` finanziaria a Steinman.
Il progetto successivo e` il musical Tanz der Vampire (Polydor, 1998),
tratto da un film di Polansky. La premiere si tiene a Vienna.
Il musical "Dance of the Vampires" (2002) e` invece uno show diverso,
contemporaneo con "Garbo the Musical" (2002).
Meat Loaf's
Bat Out of Hell III - The Monster Is Loose (2006)
features some old Steinman songs,
but Steinman did not collaborate on the music, and in fact sued Meat Loaf.
However he contributed all songs to Meat Loaf's
Braver Than We Are (2016).
Steinman's musical "Bat Out of Hell The Musical" (2016) opened in Manchester.
Forse nessuno e` riuscito a penetrare cosi` a fondo la psiche ribelle e
disperata degli adolescenti con semplici canzoni di musica rock.
Forse nessuno e` riuscito ad arrangiarle in maniera cosi` adulta da farle
sembrare pezzi di musica classica.
Forse nessuno ha capito cosa sia la musica rock come l'ha capito lui.
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