Jonathan Richman


(Copyright © 1999-2018 Piero Scaruffi | Terms of use )

Modern Lovers , 7/10
Jonathan Richman & The Modern Lovers , 7/10
Rock And Roll , 6/10
Back In Your Life , 6/10
Sings , 6/10
Rockin' And Romance , 6/10
It's Time For , 5/10
Modern Lovers 88 , 6/10
Jonathan Richman , 5/10
You Must Ask The Heart , 4/10
Surrender To Jonathan, 4/10
I'm So Confused , 4/10
Her Mystery , 4/10
Surrender To Jonathan, 4/10
Not So Much To Be Loved As To Love (2004), 4/10
Links:

If English is your first language and you could translate the Italian text, please contact me.
Scroll down for recent reviews in english.
Jonathan Richman e` un cantautore di Boston che venne alla luce ai primordi della new wave, e a quella venne associata. In realta` la sua musica (un folk gioviale e spartano che narrava storie di adolescenti) aveva poco o nulla in comune con il chiasso e la rabbia del punk-rock o anche soltanto con le pose intellettuali della new wave. Nel corso degli anni Richman impose una "maschera" di ragazzo timido e complessato che osserva i suoi contemporanei e se stesso con il piglio del giullare satirico.

Richman e` l'erede piu` diretto della "cronaca" di costume inaugurata da Chuck Berry, in cui il cantante rock prende lo spunto da un fatto piu` o meno banale, lo trasforma in una parabola che vale per la sua intera generazione e lascia che sia questo valore metaforico ad intrattenere il pubblico. In questa stagione Richman, molto isolato, non trova pero` il giusto accompagnamento musicale.

Richman e` rimasto in disparte nella scena della musica rock, arroccato attorno alla sua estroversa vena satirica, al suo candido ottimismo da provinciale, e alla sua dedizione per il folklore urbano.
Passato per le officine di John Cale e Kim Fowley, e per le piazze di Boston, Richman giunse al disco alla testa dei Modern Lovers (Beserkley, 1976 - Rhino, 1986), un complesso (con Jerry Harrison alle tastiere e David Robinson alla batteria) che da cinque anni riproponeva lo stile ipnotico ed angoscioso dei piu` acidi e metropolitani Velvet Underground. Alcuni nastri prodotti anni prima da John Cale vennero alla luce dopo l'esplosione del punk rock e consacrarono la banda fra i classici della rinascenza. Altri inediti verranno alla luce anni dopo su Original Modern Lovers (Bomp, 1981) e Precise Modern Lovers Order (Bomp, 1994). Il primo spiega come lo stile originale (quello curato da Fowley nel 1972) fosse ancor piu` brutale di quello pubblicato nel 1976 da Cale.
Roadrunner ha l'incedere cinico e freddo dei bassifondi, con un ritmo stentoreo attizzato da ipnotiche fitte d'organo. Pablo Picasso e` un marziale boogie pianistico su cui si leva il recitato grigio e distaccato di Richman. She Cracked e` un ritornello psichedelico propulso da un martellante ostinato di fondo. Nell'insieme essi riproducono le atmosfere cupe e desolate dei night-club underground e stanno con i reperti piu` allucinati della civilta` punk.

Ma l'originale concezione musicale di Richman emerse soltanto quando, con singolare e improvvisa trasformazione, il cantante decise di arroccarsi attorno a una grottesca poverta` strumentale e vocale (fino al suono acustico e al canto senza inflessioni) in uno dei piu` clamorosi casi di regressione infantile. Jonathan Richman & The Modern Lovers (Beserkley, 1977) e` un gioiello di bizzarria e di spensieratezza adolescenziale, in cui convivono mirabilmente paradosso e futilita`, un David Peel dal faccino pulito e un Todd Rundgren afono.
Ne scaturirono straordinarie caricature di teenage-music, melodie rock and roll che si ispirano alle filastrocche dell'infanzia e che raccontano con sarcasmo scene di vita giovanile di tutti i giorni, canticchiate con voce nasale da un sorridente giovanotto dai capelli corti: New England, un gioviale doo-wop che rimarra` la sua satira piu` pepata, Hey There Little Insect, tribale e scoppiettante, la funerea e marziale Lonely Financial Zone, l'altra grande satira di Abominable Snowman In The Supermarket cantata con la foga naif di un David Peel, lo shuffle di strada Here Come Tha Martian Martians, la swingante Rockin' Shopping Center, l'altro, piu` romantico, doo-wop Important In Your Life, e la South American Folk Song, bell'incrocio fra Ennio Morricone e un complessino reggae. Sempre a meta` strada fra il rimpianto della spensieratezza degli anni '60 e la satira giullaresca (nella parte dell'idiota che e` piu` intelligente di coloro che ridono di lui), Richman specula sul buffo e sul kitsch, maestro della finzione e dell'inganno; e vive come Alice in un paese delle meraviglie popolato di piccoli insetti, piccoli aeroplani, piccoli dinosauri.

Rock And Roll (Beserkley, 1977) acui` la crisi psicofisica, spolpando del tutto il suono, fino al limite del solo parlato, e mischiando ninnananne, doo-wop e folk di strada con foga ancor piu` bambina. Canzoni-barzelletta come Ice Cream Man, il suo doo-wop piu` melodico e scanzonato (con tanto di campanello da gelataio), Dodge Veg-o-matic, ancora uno shuffle di strada alla David Peel, con sapori dell'era beatnik, grancassa da Salvation Army, colpi di gong egiziani, coristi ubriachi, il famigerato riff di La Bamba e un canto/recitato degno del bebop, Rockin' Leprechauns, un rock and roll sgangherato per ensemble da sottoscala, Afternoon, un reggae flamenco con cori da music hall, e la novelty canora di Roller Coaster By The Sea sono ritornelli minimali accompagnati da un complesso-farsa, degni corollari al programma di musica etnica per picnic all'aperto; il quale complesso e` pero` capace di cesellare pezzi strumentali come il grande comicissimo Egyptian Reggae.
In essi Richman proclama la sua fede in un rock che sia appena bisbigliato, per cogliere anche le minime sfumature della sensibilita` adolescenziale (in concerto Richman arriva spesso a zittire il pubblico con un canticchiare quasi impercettibile).

Il Live del 1978 aggiunse al canzoniere tre inediti: I'm A Little Airplane, un rock and roll alla Berry, I'm A Little Dinosaur, altro doo-wop alla Dion, e il country-reggae My Little Kookenhaken.

Back In Your Life (Beserkley, 1979) insiste nell'equivoco, con Morning Of Our Lives, tema da musical alla Tea For Two che inneggia ad una filosofia di vita reminescente del trascendentalismo del suo conterraneo Ralph Waldo Emerson, My Love Is A Flower Me, ballata acustica con coretto anni '50, la gioviale Party In The Woods, la gag surreale di Nature's Mosquito, la triste e delicata Affection, suo testamento morale, e un altro esilarante sketch da music hall pan-etnico, Abdul And Cleopatra.

Trasferitosi a Berkeley (California), dopo un periodo di esilio volontario dalle scene artistiche, Richman fa ritorno, su Sings (Sire, 1983), con la massima naturalezza e semplicita`, senza essere cambiato di una virgola, anzi essendo progredito in eloquenza e humour: This Kind Of Music potrebbe essere un rock and roll degli anni '50, Give Paris One More Chance un rhythm and blues con sassoono "honking", That Summer Feeling una nostalgica ballata folk (forse la piu` grande della sua carriera) e Those Conga Drums un'ennesima novelty doo-wop. La frivola mondanita` dei suoi doo-wop caricaturali ne fanno il trobadour gnomico piu` importante dell'era (Not Yet Three e` una canzone di protesta che esprime il punto di vista sugli adulti di un bambino).

Rockin' And Romance (Twin Tone, 1985) e` ancor piu` casual e minimale (ma con ben otto coristi!) e pone l'accento sull'autobiografia comica: il cantautore piu` mondano e naif del rock contempla i propri jeans (My Jeans), loda la spiaggia (Beach), rievoca vacanze esotiche (Down In Bermuda), fra un'altra ballata nostalgica (Fenway) e un'altra melodia doo-wop (Vincent Van Gogh), piccolo San Francesco del mondo post-puberale.

In realta` Richman ha smesso da tempo di cantare gli "happy days" degli anni '50. Le sue liriche sono un campionario di saghe adolescenziali degli '80. E' sempre l'innocenza ad impensierire il buffo menestrello di Boston, ma l'innocenza (presente) dei piu` giovani, non quella (passata) dei piu` anziani. Con David Thomas e` l'intellettuale piu` sereno e ottimista della new wave. Il canzoniere si arricchisce cosi` di anno in anno. It's You, lo strumentale Yo Jo Jo, il piu` aggressivo della sua carriera, e l'ode anti-consumista Corner Store su It's Time For (Upside, 1986); la canzone erotica Gail Loves Me, la novelty surreale When Harpo Played His Harp, il rock and roll alla Holly Dancing Late At Night e il garage-rock California Desert Party su Modern Lovers 88 (Rounder, 1987); un'ode alla Fender Stratocaster e la filastrocca comica di I Eat With Gusto su Jonathan Richman (Rounder, 1989), il piu` primitivo e spartano in assoluto.

Richman ha sfruttato fino alla nausea la bubblegum music, resa con un monotono e anonimo canto nasale, e ne ha fatto un veicolo, volutamente improbabile e inadeguato, per il suo tenero, adolescenziale, romantico minimalismo. Nell'insieme filastrocche e strumentali costituiscono un raro campionario di musica fuori moda e di nonsense del quotidiano. Giocattoli o capricci che siano, questi brani si inseriscono di diritto con i film dei fratelli Marx e i romanzi di Vonnegut sul podio delle piu` comiche inutilita` della civilta` americana, ma con un'attenzione per l'uomo qualunque degna del naturalismo.

Negli ultimi tempi Richman ha dato segni di stanchezza: dopo due album spartani che non avevano aggiunto brani significativi al repertorio e un'incursione nel country, Jonathan Goes Country (Rounder, 1990), l'eccentrico bostoniano registra dal vivo Having A Party (Rounder, 1991), con un altro rosario di confessioni comiche iper-realiste, in gran parte dedicate alle sue disavventure matrimoniali (When She Kisses Me, Just For Fun), che ormai appartengono al genere del soliloquio comico piu` che al rock (l'accompagnamento musicale e` veramente minimo).

I, Jonathan (Rounder, 1992) conferma quell'umore un po' nostalgico e un po' paranoico, mascherato dalle solite gag narrative (I Was Dancing In The Lesbian Bar, Parties In the USA, Velvet Underground) e da almeno una riuscita anomalia armonica (A Higher Power).

Se Richman fosse sincero con il titolo di You Must Ask The Heart (Rounder, 1995), smetterebbe di incidere dischi. Ha nauseato anche i fan piu' accaniti con questa sequela di copie identiche una all'altra. A ripensarci anche i primi dischi non e' che fossero il massimo dell'originalita'. Quando si imposta la propria arte attorno a uno scherzo, bisogna anche ricordarsi che uno scherzo e' bello finche' e' breve. Anche le migliori, To Hide A Little Thought e Let Her Go Into The Darkness, sono osservazioni adulte che hanno poche del brio di un tempo.

Surrender To Jonathan (Vapor, 1996) contiene piu` che altro versioni meglio arrangiate di un paio di suoi classici. My Little Girl's Got A Full-Time Daddy Now, Not Just A Plus One On The Guest List Anymore e Surrender sono simpatiche ma, ancora una volta, appartengono piu` alla filosofia che alla musica.

The string of inconsistent albums continues with I'm So Confused (Vapor, 1999), whose standout tracks are True Love Is Not Nice and Hello From Cupid.

I Must Be King (Cooking Vinyl, 1999) is a career anthology. Her Mystery Not Of High Heels And Eye Shadow (Vapor, 2002) is, at best, mediocre. The multi-lingual Not So Much To Be Loved As To Love (Vapor, 2004), sung in four languages, is a bit better. The jokes in English are getting stale, but the material in foreign languages is forcing him to focus on the "songs" (not on the stories) and the result is sometimes really musical (Cosi Veloce).

Because Her Beauty Is Raw & Wild (Vapor, 2008) was an album for just voice and guitar. O Moon Queen of Night on Earth (Vapor, 2010) had many songs, many stories, but little substance.

(Translation by/ Tradotto da Giovanni Rindi)

La striscia di album inconsistenti continua con I’m So Confused (Vapor, 1999), le cui uniche tracce meritevoli sono True Love Is Not Nice e Hello From Cupid. italic'>

I Must Be King (Cooking Vinyl, 1999) è un’antologia di carriera. Her Mystery Not Of High Heels And Eye Shadow (Vapor, 2002) è, al più, mediocre. La multilingue Not So Much To Be Loved As To Love (Vapor, 2004), cantata in quattro lingue diverse, è lievemente meglio. Le battute in inglese sono diventate stantie, ma il materiale in lingua straniera lo costringe ad occuparsi di più sulle “canzoni” (e non sulle storie), e il risultato è alle volte molto musicale (Così Veloce).

Because Her Beauty Is Raw & Wild (Vapor, 2008), era un album per solo voce e chitarra. In O Moon Queen Of Night On Earth (Vapor, 2010) c’erano molte canzoni, molte storie, ma poca sostanza.

What is unique about this music database