The Misfits were already a legend in 1977,
but it took them five years to release an album, the
breathtaking carnival of Walk Among Us (1982).
Their grotesquely horrific atmospheres featured Glenn Danzig's shout
(a hybrid of Van Morrison's Gloria and Jim Morrison's Break On Thru), but, mainly, exploited the Ramones' idea of concise catchy rapid-fire
rock'n'roll.
If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me.
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I Misfits, basati nel New Jersey, battevano gli stessi locali storici
dei Ramones e dei Dictators (CGBG's e cosi' via), ma vennero alla luce
soltanto qualche anno dopo, quando avevano gia' traumatizzato frotte di
punk inermi con una serie di EP per la propria etichetta Plan 9.
Sono di quel periodo brani come Bullet e Horror Business
che sfoggiano ritornelli orecchiabili, un frenetico pestare di grancassa,
uno schitarrare da garage e il fremente ruggito di Glenn Danzig (un
incrocio fra il Van Morrison di Gloria e il Jim Morrison di Break On
Thru) in atmosfere grottescamente orrifiche. In pratica i Misfits non fecero
che contaminare il sound veloce ed elementare dei Ramones (ulteriormente
accelerato da uno spirito piu' rock and roll) con le sceneggiate dei Kiss
(ulteriormente esagerato dallo spirito depravato e irriverente dei punk),
ma lo fecero con quel tanto di genio che basta a garantire loro
un posto permanente nella storia del rock demenziale.
Fa eccezione She, il primo 45 giri (1977), con Danzig nei panni di un
patetico shouter anni '50.
Soltanto nel 1982 venne pubblicato il primo album, Walk Among Us
(Ruby), uno dei grandi capolavori dell'hardcore e del rock tutto
(riunisce diversi brani che erano in repertorio da anni):
Arthur Googy imprime una cadenza massacrante, senza concedere un attimo
di tregua, mentre Danzig ha modo di sgolarsi come un ossesso, una sorta di
Presley resuscitato in un vaudeville di
provincia, contrappuntato da coretti di liceali alle prime armi,
e Doyle Wolfgang von Frankenstein
(Paul Caiafa), il chitarrista, strimpella piu' o meno a caso. Lo spirito e
l'esecuzione sono molto simili a quelli degli Heartbreakers di Johnny Thunders.
La successione dei brani, quasi tutti brevissimi e tutti suonati alla velocita'
della luce, e' travolgente come nel primo disco dei Ramones: 20 Eyes irrompe
con un ritornello strillato come in un gospel nel bailamme generale;
I Turned Into A Martian si immerge in pieno Merseybeat, ma sempre con
quel piglio clownesco ed esagitato; All Hell Breaks Loose infligge qualche
scudisciata piu' violenta e tocca l'apice di slamdance, mentre Vampiria e'
un delirio punkabilly, e la canzonaccia corale di Hate Breeders affonda senza pudore
nel kitsch piu' bieco, doppiata dall'ancor piu' vergognosa Braineaters per
coro di mostri ubriachi. In altre parole le canzoni dei Misfits, se sono tutte
eseguite nello stesso modo sfrenato e auto-parodistico, sono tutt'altro che
identiche, e sfruttano anzi molteplici stereotipi del rock.
Si arriva praticamente senza fiato a
Mommy Can I Go Out And Kill Tonight, alla quale spetta il
primato di sceneggiata piu' grossolana, alla danse macabre di
Night Of The Living Dead, allo show operatico di Skulls,
al rock and roll vertiginoso e teatrale di Astro Zombies, (in)degno fossile
di "American Graffiti";
ovvero alla tetralogia dei mostri che rendera' i Misfits immortali presso
generazioni e generazioni di liceali.
Sono farse truculente e sguaiate al ritmo di un rock and roll acrobatico che,
per goliardia e idiozia, nonche' per foga ed energia, possono fare invidia
anche ai Cramps e ai Devo.
Oltre ai brani raccolti sul disco d'esordio,
il loro repertorio comprendeva anche la melodica Last Caress (1979),
l'inno Teenagers From Mars, la piu' atmosferica London Dungeon,
la scatenata Ghouls Night Out alla Cramps.
L'EP Beware (1980) contiene il miglior assolo di Paul "Doyle" Caiafa e forse di tutto l'hardcore, We are 138 (originariamente registrata per l'album di debutto che non venne pero` pubblicato).
I Misfits registrarono ancora un album, Earth A.D./Wolfsblood (Plan 9, 1983),
infinitamente inferiore perche' viziato da un approccio hardcore, prima di
sciogliersi. Green Hell e' forse il brano migliore di quel disco.
Uno degli ultimi vertici della loro arte fu il 45 giri Die Die My Darling
del 1983.
Il loro primo album, Static Age (registrato nel 1978), venne pubblicato soltanto nel 1996.
Glenn Danzig divenne poi una star del gothic rock.
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