Opal


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Northern Line (1985), 7/10
Happy Nightmare Baby (1987), 6.5/10
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Gli Opal vennero formati nel 1983 a Los Angeles sulle ceneri di due gruppi storici del revival psichedelico: il chitarrista David Roback proveniva dai Rain Parade e la cantante e bassista Kendra Smith proveniva dai Dream Syndicate.
A differenza degli stereotipi di cui avevano abusato i complessi del Paisley Underground (come appunto i Rain Parade), gli Opal proponevano un sound etereo e onirico che portava agli eccessi le intuizioni a cui erano pervenuti i Dream Syndicate con i loro brani piu` dilatati.

L'EP Fell From The Sun (Enigma, 1984) comprende brani cosi` austeri e atmosferici che coniano quasi una forma di musica da camera psichedelica: Fell From The Sun, una nenia lisergica tutta distorsioni e ritmi ipnotici, una canzone rarefatta, degna dei madrigali rinascimentali, come All Souls, e due raga alla Set The Controls For The Heart Of The Sun (Pink Floyd) come Grains Of Sand e Lullaby.

L'album Northern Line (One Big Guitar, 1985) mette in luce soprattutto la personalita` di Kendra Smith. Il suo registro da brivido sposa le inflessioni da chanteuse intellettuale di Rickie Lee Jones con la frigida, androgina teutonicita` di Nico. Roback accarezza i suoi salmi con arrangiamenti da sogno. Le canzoni diventano acquarelli senza tempo. Le tenere e spensierate ballate country Northern Line e Empty Box Blues, cantate quasi in trance, rievocano i Grateful Dead e i Jefferson Airplane del periodo "rurale". Il country and western spettrale con tintinni raga di My Only Friend, il sonnolento blues-jazz da cocktail lounge di Empty Bottles, la danza iper-dilatata per fantasmi orientali di Bright On Sunday, la cantilena marziale alla Bob Dylan di Harriet Brown, sono contrassegnate da atmosfere sensuali, liriche e rarefatte.

L'album Happy Nightmare Baby (SST, 1987) regredisce invece allo stile piu` epigonico del Paisley Underground, per di piu` suonato con una grinta degna dell'hard-rock. Al riff "duro" e distorto alla Blue Cheer di A Falling Star, al blues-rock alla Jimi Hendrix come Relevation e al boogie poderoso alla T.Rex di Rocket Machine manca la poesia del disco precedente. Anche Magick Power, la jam strumentale alla Pink Floyd di Interstellar Overdrive, denota un nervosismo quasi isterico. Ai climi surreali e al sound caleidoscopico degli esordi riportano una ballata languida e "acida" come She's A Diamond, gli orientalismi cosmici di Supernova, la cantilena "malata" di Siamese Trap, e l'altra jam improvvisata, Soul Giver, una specie di In A Gadda Da Vida in versione da messa nera.

Per quanto fragile e minuscola, l'opera degli Opal chiuse un'epoca (quella di riscoperta "umanistica" del patrimonio psichedelico) e ne apri` un'altra (quella "rinascimentale" di edificazione sul corpo dei classici). Proseguendo le loro intuizioni, la musica rock sarebbe giunta al sound di Idaho, Mazzy Star e cosi` via.

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