Alison Statton
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` Tidal Blues , 5/10
Cardiffians , 5/10
Maple Snow , 4/10
Shady Tree , 4/10
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Dopo lo scioglimento degli Young Marble Giants, Allison Statton, con Simon Booth e Spike alle chitarre e sotto l'egida di Simon Jeffes e di Keith Tippett, si associa ai Weekend per eseguire bossanova in stile new wave nei singoli View From Her Room (1981) e Past Meets Present (1982) e sull'album La Variete` (Rough Trade, 1982). Midnight Slows rimarra` uno dei suoi cavalli di battaglia.

Booth continuo` quell'avventura ai margini del soul e del jazz con maggiore consapevolezza nei Working Week a partire da Working Nights (1985) e divenne uno degli animatori della nascente scena acid-jazz della Gran Bretagna.

Statton invece riemergera` ancora in coppia con il chitarrista Ian Devine (ex Ludus) nel 1989 a cantare canzoni jazz come We Deserve It all'insegna della stessa spartana e apatica timidezza. Dopo due album, The Prince Of Wales (Crepuscule, 1989) e Cardiffians (Crepuscule, 1990), di lei si persero le tracce fino al 1994, quando registro` Tidal Blues (Vinyl Japan, 1994), sempre con Spike, con il polistrumentista Spike. Gli arrangiamenti comprendono violino, contrabbasso, viola e tromba. Ne scaturiscono canzoni eleganti come A Greater Notion e Hidden Combat.

Maple Snow (Vinyl Japan, 1995) raccoglie una dozzina di canzoni dal vivo.

Shady Tree (Vinyl Japan, 1997), un'altra collaborazione con Spike, si aggiorna alle tecniche della musica ambientale e al trip-hop.

Statton, ultima portavoce della musica melodica e spensierata, con arrangiamenti minimi, tenue, affettuosa, ha tentato invano di affermarsi come la controparte femminile di Simon Jeffes.

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