Citizens' Utilities
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Lost And Foundered, 6.5/10
No More Medicine, 7/10
Sunbreak , 6.5/10
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Trascinati dal successo di Wilco, Palace Brothers e Son Volt, i Citizens' Utilities di Seattle (Joshua Medaris e Chad Shaver alle chitarre, Eric Akre alla batteria, Bill Herzog al basso, provenienti dall'entourage di Treepeople e Built To Spill) indovinano con Lost And Foundered (Mute, 1996) forse la formula piu` intrigante del nuovo country-rock. Lo ska brioso e orecchiabile di A Tale of Good Living e` tutto sommato un episodio anomalo, cosi` come il bluegrass a rotta di collo di Open Doors. Il vero manifesto del gruppo e` Nevada, al tempo stesso ariosa e solenne, poderosa e pensosa, seguita a ruota da Roadkill, che dondola con il passo ipnotico e il melodismo sornione dei Luna. Sediment e Chemicals sono ballate da cantautore intimista, ma scodellate con il piglio del cowboy fatalista alla Eagles. La vocazione del gruppo trapela forse dai brani piu` umili, come League Night, sul quale l'intenso strimpellio che ha fatto da sfondo a tutti i brani diventa un cupo e ossessivo battito d'orologio. Salt Talks e Daze riducono il sound a una forma di litania stupefatta, resuscitando i piu` spettrali Crosby Stills and Nash.

Le armonie vocali in tre parti sembrano prevalere su No More Medicine (Mute, 1997), a cominciare dal singolo She Taught Me Everything There Is To Know About Poultry. Gli arrangiamenti si spingono ben oltre il sound chitarristico degli esordi, tanto per i piu` complessi schemi di chitarra quanto per al contributo del produttore Steve Berlin, che si alterna al flauto e all'organo: la combinazione frutta canzoni inclassificabili come Call It Your Own, che eruttano vitalita` e creativita` da ogni metamorfosi. Northern Lights e` una sintesi ancor piu` raffinata di questi elementi: un canto corale sospirato su una frenetica vertigine di flamenco. Se la ballata romantica e onirica e` diventata la loro specialita`, le fanno da contraltare improvvisi picchi di tensione: Heave Away, che arranca con una cadenza spavalda, scandita da un feedback psichedelico; Lunger, che si scatena in uno ska-punk degno dei Dance Hall Crashers mentre il cantante predica nel tono di Lou Reed; e una scopiettante When The Heater's On. Ballate spigliate e ariose come Bottleneck e They Had No Peers, che farebbero la gioia di tante aspiranti star, passano quasi inosservate. L'apice di pathos lo toccano invece nella lenta e depressa Parts Per Million, testamento spirituale e forse programma per un futuro piu` adulto.
I Citizens' Utilities pervengono con questo disco a una forma barocca di country-rock, che non rinuncia peraltro allo spirito dei cantautori di strada.

Seattle's Citizens' Utilities crafted a baroque form of country-rock, relying on three-part vocal harmonies as much as on tension-filled dynamics and eccentric instrumental touches, with Lost And Foundered (1996), No More Medicine (1997), their most poignant work, and Sunbreak (1999).
If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me.
(Translation by/ Tradotto da xxx)

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Sunbreak (My Own Planet, 1999), featuring new drummer Jason Reavis, maintains that awesome standard of quality, thanks to the plaintive and jangly craft of Good Morning Carol, Coffee To Beer and Ship Going Down. Gone, a complex harmonic architecture that redefines the concept of "ballad", could be their masterpiece.
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