Mason Jones & Subarachnoid Space


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Trance: Automatism, 6.5/10
Trance: Audiography, 7/10
Trance: Contents Under Pressure, 6/10
Trance: Augury, 6.5/10
Subarachnoid Space: Delicate Membrane, 7/10
Subarachnoid Space: Ether Or, 6.5/10
Subarachnoid Space: Almost Invisible, 8/10
International Incident, 5/10
Subarachnoid Space: Endless Renovation, 7.5/10
Subarachnoid Space: The Sleeping Sickness, 6.5/10
Subarachnoid Space: These Things Take Time , 6/10
A New And Exact Map , 5/10
Subarachnoid Space: Also Rising , 6/10
Mason Jones: Crystalline World of Memory (2003), 6/10
Subarachnoid Space: The Red Veil (2005), 5/10
Subarachnoid Space: Eight Bells (2009), 5/10
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Mason Jones is a San Francisco-based guru of noisy, post-psychedelic, post-ambient, post-cosmic and post-industrial music. His manifestos were the first two collections of experiments released under the moniker Trance, Automatism (1991) and particularly Audiography (1993), whose compositions range from symphonic movement to ethnic watercolor. The formidable wall of noise of Delicate Membrane (1996) began the saga of Jones' Subarachnoid Space, featuring Melynda Jackson on guitar. The pieces were fully improvised, the sound was majestic, and the mood ranged from suspenseful trance to sheer horror. Ether Or (1997) showed that the distance between their therapeutic mayhems and free-jazz was negligible. The idea was further refined on Almost Invisible (1997), a massive hodgepodge of astral chaos, frantic ragas, oceanic psalms and abstract soundpainting that represented an ideal soundtrack for the marriage of heaven and hell. Jones had virtually resurrected early Pink Floyd and provided their biography with an alternative ending: a terrible mutation of A Saucerful Of Secrets rather than Dark Side Of The Moon. Endless Renovation (1998), a more sophisticated variant on that idea (that quoted casually from Frank Zappa, Terry Riley or Colosseum) and The Sleeping Sickness (1999), a collaboration with the Walking Timebombs (the Pain Teens' Scott Ayers), simply increased the stylistic confusion.
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Mason Jones e` uno sperimentatore di San Francisco che ha dato vita sotto diversi nomi a una delle saghe piu` avvicenti del rock post-psichedelico e post-industriale. Le sue prime esperienze musicali risalgono alle colonne sonore composte per due performance dei Survival Research Laboratories (1989 e 1990).

Trance venne ideato nel 1987, e nell'arco di otto anni passo` da un rock industriale a un sound sinfonico.

Mason Jones comincio` da Automatism (Charnel, 1991) la sua rincorsa al suono elettronico-psichedelico che lo portera` ai Subarachnoid Space. L'album contiene dodici concisi esperimenti sul suono. Manca coesione e una visione d'assieme, ma l'artista dimostra gia` una spiccata preferenza per abrasivita` e percussivita`, lontano cioe` dalla pura scenografia cosmica o dal puro melodismo new age. I riferimenti di Jones sono i primi Throbbing Gristle e i primi Chrome, gruppi che prendevano di petto l'elettronica. Altresi` innegabile e` l'influenza del rock psichedelico. E` come se Jones partisse dal pathos allucinogeno di questi per arrivare alle sinfonie cacofoniche di quelli. Esiste un percorso ideale di progressiva degradazione del concetto di musica che porta dalla pioggia di meteoriti di Live At Olive's, degna prosecuzione della Astronomy Domine dei Pink Floyd, al farraginoso ballo industriale Certain Confusion, corollario della barbarie dell'Half Machine Lip Moves dei Chrome, e poi al battito trafelato e alle distorsioni da capogiro di Hysteria Dementia, nel segno del tribalismo selvaggio di White Light White Heat dei Velvet Underground, e poi al glissando supersonico di Dry Heat, un omaggio agli assoli dal vivo di Jimi Hendrix.
Anche nei momenti piu` provocatori, Jones rimane comunque sempre dalla parte del compositore moderno. Escursioni piu` colte come il mini-concerto per percussioni e dissonanze di Transaction o la musica da camera per macchinari pesanti di Undertone rivelano una mente tutt'altro che oscurata dalle droghe. Le sue improvvisazione dal vivo sono l'equivalente punk delle piece d'avanguardia di Stockhausen.

Nel 1992 Jones is unisce al gruppo di performance Torture Chorus e viaggia in Giappone. L'EP Guitar Noise (Charnel, 1993) segna il ritorno di Trance con due brani per sola chitarra, uno registrato dal vivo e uno in studio.

Audiography (Staalplaat, 1993) riparte dai pezzi piu` ardui e austeri del primo album, provando ad espandere quelle intuizioni e avvalendosi di mezzi ben superiori. Cio` gli consente una maggior cura dei dettagli e una ricerca piu` subdola sui timbri. Sia come sia, le sue composizioni acquistano una sorprendente qualita` cinematica, ovvero sembrano fatte su misura per il cinema.
Il primo album aveva gia` lasciato presagire il suo interesse per la musica classica, sia pur deformata nell'ottica della sua elettronica psichedelica. Sia l'iniziale Theme Forgetting sia la conclusiva Epitaph, che sembrano le versioni dissonanti di due requiem per organo, proseguono in quella direzione. Yearning Like A Goddess In Pain raggiunge un livello sofisticato di astrazione del suono, al confine con la pura avanguardia, nel quale ogni suono (continuo o percussivo) viene sfibrato e spersonalizzato in un ipnotico gioco di riverberi.
Il paesaggio tribale di Temple Of The Mind e` solcato da un nugolo di sibili sinfonici nello stile di Irrlicht (Klaus Schulze). Il battito metronomico, i droni minacciosi di sottofondo, e le fugaci frasi degli archi che sfrecciano in primo piano compongono un potente quadro metafisico.
Non a caso Jones perviene alla sua prima sinfonia (della quale il disco riporta soltanto il primo movimento). Ancora una volta si tratta di uno studio nella contrapposizione di temi. Il suo flusso disgregato di accordi e di brevi frasi melodiche (che si sovrappongono in maniera geometrica e ciclano periodicamente) crea una tensione drammatica d'alto effetto.
Jones e` meno convincente quando tenta semplicemente di fondere tribalismo etnico e musica industriale, come anticipato da Insistent Memories e replicato da Visions Of Ecstasy. Jones e` programmaticamente psichedelico, spirituale, trascendente, etc. Ma di fatto e` un compositore di grande valore, a prescindere dalle etichette e meglio farebbe a concentrarsi sul fatto sonoro.
Trance si conferma uno dei progetti piu` geniali della musica neo-ambientale. Mason Jones parte dal Klaus Schulze di Irrlicht (ovvero dal Beethoven della musica elettronica), riesuma lo spirito delle colonne sonore dell'orrore, innesta droni psichedelici dappertutto e secerne musica subliminale che avanza a passo lentissimo, ma e` nondimeno ricca di svolgimento drammatico.

After the collection of group improvisations of Contents Under Pressure (Flying Esophagus Productions, 1994), Mason Jones released the new Trance album, Augury (Charnel, 1995), a worthy follow-up to the symphonic sound of Audiography (Staalplaat).

Trance promises to become one of the key projects in the realm of neo-ambient music. Mason Jones sails from the galactic impressionism of Klaus Schulze's Irrlicht and lands into a soundscape of psychedelic drones and horror soundtracks. The sinister suspence of All The Myriad Ways and Marianas Trench has its roots in gigantic open spaces. What sets his music apart from most electronic architects is that Jones' slow-motion sculptures are rich in dramatic development. Noises build up until they reach a climax of metaphysical tension. There's a bit of classical avantgarde in Evidence Of Danger, a bit of Pink Floyd's Ummagumma in Acceleration and Sisyphus, a bit of Canterbury's prog-rock in Segau Tago. Jones has mastered many techniques and has his spiritual roots in twenty years of experimental music. This fourth disc is a worthy follow up to Audiography's symphonic dimension.

Dopo la raccolta di improvvisazioni collettive di Contents Under Pressure (Flying Esophagus Productions, 1994), esce il nuovo album di Trance, Augury (Charnel, 1995), degna continuazione del sinfonismo di Audiography (Staalplaat).
La solenne suspence dei paesaggi elettronici di All The Myriads Way, l'inquieto anelito metafisico di A Lesson Learned, soprattutto le gelide fasce sonore di Marianas Trench costituiscono il cuore dell'arte pittorica di Jones. Sono dissonanze microscopiche in agguato dentro immani spazi aperti. Dalle nebbie cosmiche emerge uno scenario terrestre e un viso umano quando alla musica si aggiungono i ritmi, in Aurelia. Le fonti d'ispirazione, oltre allo Schulze d'epoca, sono molteplici: i sinfonismi frammentati dell'avanguardia classica in Evidence Of Danger, lo sperimentalismo post-psichedelico un po' pasticcione dei Pink Floyd di Ummagumma in Acceleration e Sisyphus, il free-jazz dadaista di Canterbury e dell'Art Ensemble Of Chicago nella lunga, sconnessa e tribale Segau Tago.

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Jones ha anche pubblicato numerose cassette: Fatal Blow (Charnel, 1988), Abyss e Beaten Track nel 1989, Purity e Mesmerism nel 1990, Unyielding Firmament (Sounds For Consciousness Rape, 1993) e Emergence Of Buried Truths (Obuh Tapes, 1993). La quantita` di musica sparsa su compilation di varia natura e` abnorme.

A questo punto Jones vara il progetto Subarachnoid Space (con Melynda Jackson alla seconda chitarra), con l'intenzione di rifondare il rock psichedelico su basi piu` moderne. Preceduto dal singolo Char-Broiled Wonderland (Charnel), l'album Delicate Membrane (Charnel Music, 1996) rivela un quartetto che esegue musica strumentale rigorosamente improvvisata. Le chitarre dominano, ma il tribalismo di fondo di Karoshi e K&V Equals Drool fa pensare ai Crash Worship, sia pur con dose massicce di allucinogeni in piu`. I brani sotto tutt'altro che grovigli caotici di musica, comunque; anzi, quasi sempre hanno una "trama" ben definita. Rifacendosi alla Careful With That Axe dei Pink Floyd, Don't Look In The Trunk costruisce un'atmosfera di tenebrosa suspence, salvo non liberarla mai. La fiaba di dieci minuti di Talking Tina centellina suoni piu` o meno casuali il cui flusso sviluppa pero` un discorso trascendente come nei raga o nelle suite di John Fahey, sempre sottolineato da una cadenza di guerra pellerossa. Anche la jam piu` astratta e dilatata, Lidocaine, esplicitamente psichedelica, non rimane poi cosi` al di fuori della tradizione del rock, visto che vi si ascoltano echi di Velvet Underground, Stooges e soprattutto Doors. Un gioco piu` sofisticato di timbriche fa librare lo sketch surreale di Something Wicked, accenno di un disco completamente diverso che il gruppo, volendo, potrebbe fare.

Ether Or (Unit Circle, 1997) contiene sei lunghe jam improvvisate dai Subarachnoid Space alla fine del 1996. Il maestoso sound psichedelico del gruppo si affida a progressioni ciclopiche di dissonanze. Il gruppo e` all'apice delle proprie capacita` nei grandi vortici di distorsione a passo di cerimoniale sacro di Circular Motion e nel concerto per sibili e ronzii di Whispers Of Momentum, che si librano in raga solenni. La carica un po' ubriaca e un po' tribale di Shady Character e il rombo ultrasonico di Repetitive Smile costituiscono un po' la controparte umana e persino comica di quella tragica apologia di infiniti. La frenesia liberatoria dei musicisti culmina nelle cacofonie al limite del free-jazz di A Collection Of Smoke (quindici minuti). Decoroso seguito del superbo Delicate Membrane di un anno fa, anche se nettamente inferiore a quel capolavoro.

Per il live Almost Invisible (Release, 1997) Mason Jones assembla un altro nugolo di jam strumentali di altissimo livello, che si succedono senza discontinuita`, come movimenti di un'unica, lunga ed estenuante suite. Alla fine del 1996 aveva reclutato la batterista Michelle Schreiber. Il singolo Charbroiled Wonderland, registrato in trio con Schreiber e il bassista Jason Stein, aveva lanciato la nuova fase del gruppo, presto perfezionata da Delicate Membrane. Jones impiega la stessa, collaudata formazione per il nuovo album. Shut Inside propone una delle trance piu` allucinogene della sua carriera, un vasto affresco di feedback su una tela di gentili melodie indianeggianti che si sovrappongono e intrecciano in continuazione, mentre la batteria percuote marziale alla Set The Controls For The Heart Of The Sun (Pink Floyd).
Non ha, invece, nulla di questa logica ipnotica un brano come Hidden Outside, che si rintana in un caos astrale, in un free-jazz degli spazi intergalattici, e cesella una delle loro "delicate membrane" di rintocchi dissonanti.
Il contrasto con la successiva Floating Above The Skyline, lanciata in un furibondo galoppo a mo' di raga, non potrebbe essere piu` intenso. Il gruppo vi sfodera la sua predilezione per i piu` maniacali crescendo, ancora una volta sospinto dallo stesso pattern percussivo alla Pink Floyd. L'intercalare di veementi propulsioni e di "delicate membrane" diventa il leitmotiv del disco con la musica psico-ambientale di Below Any Border, una nebulosa di accordi minori bisbigliati in tremula apprensione da un'orchestra da camera psichedelica. E` l'apice trascendente del disco, un salmo oceanico che inalbera la loro religione della libera forma in libero suono.
La meditazione monumentale di Outlined in Rust (diciassette minuti) non fa che fondere i due modi, le due personalita` di questa schizofrenica operazione. La "groove" di sottofondo e la cadenza solenne fungono da impalcatura per le infiorescenze delle chitarre; creano suspense per l'anarchia armonica che si consuma lentamente in primo piano. Tocchi sempre piu` leziosi e amorfi pennellano una partitura astratta, ficnhe' la batteria riprende le fila con un tuono stentoreo e apocalittico Tutto e` sfumato, e al tempo stesso ferocemente a fuoco. Lo space-rock attraversa le paludi di stupore della mente per generare movimento corporeo.
Il gran finale a rotta di collo di Calm Fever chiude trionfalmente questo cerimoniale del subliminale futuribile, in cui l'infernale e il paradisiaco si scoprono lati opposti della stessa luna.

Mason Jones raccoglie su International Incident (Charnel, 1998) disco cinque performance dal vivo (tutte in Giappone). Se non siete cultori dell'avanguardia piu` spregiudicata, dubito che vi interesseranno. La prima (come la terza) e` un duo di chitarre, ma non aspettatevi riff o anche solo droni: Jones concede soltanto distorsioni violente e sgraziate. La seconda, per quartetto rock, assomiglia a un'improvvisazione di free-jazz. La quarta, per chitarra e batteria, si avvicina alle atmosfere psichedeliche dei S.S., un po' perche' le distorsioni sono meglio focalizzate, un po' perche' la batteria scandisce un passo ultraterreno. Viene anche in mente il Sun Ra di Atlantis. La quinta e` per chitarra e oscillatori. Con tutto il rispetto per il personaggio, di O'Rourke ce n'e` uno e basta e avanza.

Endless Renovation (Release, 1998), il primo album composto davvero in studio (e non semplice raccolta di registrazioni in presa diretta), mette a frutto tanti anni di sperimentazione e trova forse un maturo equilibrio fra le tante forze centrifughe dell'arte di Jones. La suite psichedelica viene ricostruita alla luce dei reperti archeologici di Colosseum, Iron Butterfly e tanti altri che tentarono di ampliarne le maglie. Will You Make My House A Carnival (dodici minuti) si sviluppa in lento crescendo: gli accordi lugubri dell'organo sembrano usciti da una fuga di Bach, ma batteria e basso impongono uno stentoreo ritmo jazz, e da qui in avanti si anima il contrappunto fra l'ipnotico bolero da fiera dell'organo (uno dei temi piu` felici della carriera di Jones, un incrocio fra il Frank Zappa piu` ilare e il Terry Riley piu` trascendente), i feedback compassati della chitarra e i borboglii elettronici di sottofondo. Square Wheels si attiene piu` fedelmente al canone del rock psichedelico, facendo perno sulle distorsioni delle chitarre e su una trascinante cadenza sufi. Il ralenti` in dissolvenza di Good Grief e il trip-hop cacofonico di Stereo Saturation alimentano la nebbia dei sensi. Su tutto troneggia il viaggio interstellare di Safety In Numbers (diciotto minuti), crivellato dai raga sgraziati della chitarra e cullato nei tintinnii di un dulcimer. Il disco si addormenta negli accordi disarticolati di Twilight Sleep, al ritmo sornione inventato dalla Set The Controls dei Pink Floyd. Jones si lascia alle spalle l'auto-indulgenza delle improvvisazioni dal vivo e, grazie anche alla brillante sezione ritmica, trova invece un formato compatto e coerente per le sue escursioni psico-metafisiche.
La musica del Mason Jones di studio (coadiuvato da Andrey Stephens dei Gay Barbiarians al basso e all'organo, da Melynda Jackson alla chitarra, da Chris Van Huffel alla batteria e da altri amici) e` insomma piu` minimalista e ambientale che psichedelica. Lungi dall'essere un semplice chitarrista space-rock, Jones e` un compositore atmosferico che puo` misurarsi con le dimensioni piu` occulte della musica.

The Sleeping Sickness (Elsie & Jack, 1999), recorded almost at the same time as the previous album, but again live, shows what could be the best line up ever of the band. The album is credited also to the sick genius of Scott Ayers, the soul of Pain Teens who recently rechristened himself Walking Timebombs.
The album contains six instrumental tracks, which are mostly long and free-form. The Sleeping Sickness I begins with an eastern trenody in the style of early Pink Floyd but then grows into a driving, pounding piece of "Hawkwindian" space-rock. The gallopping pace of this track recedes into the tribal and gothic The Sickness Sleeps. The painful free-jazz cacophony of Sick And Sleeping slowly acquires structure and turns into a languid acid-rock jam, like a cross between Grateful Dead and Weather Report. A pounding rhythm again propels The Sleepness Sickness: guitars wail out of tune against a wall of industrial noise, the punk-rock frenzy mutates into panzer-like riffs. The Sleeping Sickness II crowns the cerimony with incessant, tribal rhythm unbridled in a furious crescendo, which pierces through a forest of electronic and percussive noises and wild guitar distortions, like a modern version of the Velvet Underground's Sister Ray.
Mason Jones and Scott Ayers have manufactured another soundtrack for hell.

(Translation by Cinzia Russi/ Tradotto da Cinzia Russi)

The Sleepless Sickness (Elsie & Jack, 1999), registrato quasi in contemporanea con il precedente Endless Renovation (Release, 1998), ma ancora una volta dal vivo come International Incident (Charnel, 1998), sfoggia forse la migliore formazione nella storia del gruppo. Il disco e` accreditato anche al genio malato di Scott Ayers dei Pain Teens, che adesso si fa chiamare Walking Timebombs. L'album contiene sei pezzi strumentali per lo piu` lunghi e free-form. The Sleeping Sickness I attacca con una trenodia orientale stile primi Pink Floyd che poi cresce in un pezzo di space-rock martellante e cadenzato alla Hawkwind. Il ritmo galoppante che caratterizza questo pezzo regredisce nel tribale e nel gotico con The Sickness Sleeps. La dolorosa cacofonia free-jazz di Sick And Sleeping acquista lentamente una sua struttura per trasformarsi in una languida jam di acid-rock, una sorta di incrocio tra Grateful Dead e Weather Report. Il ritmo martellante ritorna a spingere in The Sleepness Sickness, con le chitarre che gemono stonate contro un muro di rumore industriale e la frenesia punk-rock che si tramuta in riffs da panzer. The Sleeping Sickness II corona la cerimonia con un ritmo incessante e tribale, che si leva a briglia sciolta in un furioso crescendo e penetra una foresta di rumorose percussioni elettroniche e selvagge distorsioni di chitarra, quasi una versione moderna della Sister Ray dei Velvet Underground. Mason Jones e Scott Ayers hanno realizzato un’altra colonna sonora dell’inferno.

Subarachnoid Space's live These Things Take Time (Release, 2000) relies on a stable four-piece combo and, in particular, on a stronger rhythm section (Chris Van Huffel of Gay Barbarians on drums, Andey Stephens on bass). No surprise, therefore, that this is Jones' most "classical" album, where his psycho-galactic journeys are confined within geometric structures and solid dynamics. C, tight and pounding and driving, is the closest thing to a "rock song" that Subarachnoid Space ever scored. The subtle guitar interplay of B adds a new dimension to his acid flights thanks to Melynda Jackson, who acts as Jason's "alter guitar".
The musician's skills and inspiration may be changing, but the band's forte remains the free-form suite swirling around sideral guitar sounds. The 9-minute dissonant raga A lies down the arsenal of tools: floating Pink Floydian bass line, fluttering guitar distortions, steady drumming. D (the album's standout track) is a 10-minute slow-burning epics that starts in the womb of a quasar with the amorphous acid jamming o Grateful Dead's Dark Star or Jimi Hendrix' 1983, and then picks up steam and dives into a Hawkwind bacchanal. On the other hand, E doesn't make much of the sound of the theremin.

A New And Exact Map (September Gurls, 2000) is the first misstep in Jones' career, an album that has no reason to exist. The five lengthy tracks simply rehash concepts he has explored before in much more interesting settings. The album is notable mainly for the ambitious Eastern-sounding Indy Maru.

(Translation by/ Tradotto da Walter Consonni)

These Things Take Time (Release, 2000) presenta i Subarachnoid Space come un combo stabile di quattro elementi e, in particolare, con una poderosa sezione ritmica (Chris Van Huffel dei Gay Barbarians alla batteria, Andey Stephens al basso). Nessuna sorpresa, dunque, se questo si presenta come l'album più "classico" di Jones, in cui i suoi viaggi psico-galattici sono mantenuti sotto controllo entro strutture geometriche ed una solida dinamica. C, rigidamente martellante e sferzante, è la cosa più vicina ad una "rock song" che i Subarachnoid Space abbiano mai realizzato. Il delicato interplay chitarristico di B aggiunge una nuova dimensione ai tipici voli acidi grazie a Melynda Jackson, che si propone come "alter guitar" di Jason.
Le capacità e l'ispirazione del musicista possono essere mutate, ma il punto forte della band resta la suite free-form che si avvolge a spirale attorno a suoni di chitarristici siderali. Il raga dissonante di nove minuti A si distende su un arsenale di strumenti: linea di basso fluttuante alla maniera dei Pink Floyd, distorsioni chitarristiche svolazzanti, drumming assiduo. D (il brano di spicco dell'album) è un epico brano ad andamento lento di dieci minuti che inizia nel grembo di un quasar con l'amorfo jamming acido della Dark Star dei Grateful Dead o della 1983 di Jimi Hendrix, e poi si scatena per tuffarsi in un baccanale alla Hawkwind. D'altro canto, E non fa granchè con il suono del theremin.

Subarachnoid Space's Also Rising (Strange Attractors, 2003), recorded by yet another four-piece line-up, is one of Jones' most accomplished works, although it lacks both the titanic aim and the degree of innovation that made the earlier works so endearing. The ten-minute hypnotic raga of The Harsh Facts of Life continues the exploration begun with Indy Maru, but with a more aggressive stance and a more psychedelic flavor. The 11-minute Tigris, which had already appeared on a split album (Camera Obscura, 2002) in a longer version, is the most daring piece, an astral journey of Helios Creed-ian proportions that decays in a fervid prayer. A handful of shorter pieces explore a variety of settings for Jones' and Melynda Jackson's guitar meditations: the calm, mellow atmosphere of Deep End, the metaphysical tinkling of Angel Food, the hard-rocking volcano of Burn Shot, the sparse and anemic Down Nod Out.

Mason Jones' Crystalline World of Memory (Public Eyesore, 2003) is a CD-ROM of psychedelic guitar.

In 2003, Jones retired from Subarachnoid Space and his place was taken by guitarist Chris Cones, while Jackson became the de-facto leader of the quartet.

It is not surprising that the six tracks (40 minutes) of The Red Veil (Strange Attractors, 2005) mark a significant change in style: a more prominent rhythmic emphasis and a stronger "group" sound. Honorable Mention is the archetype of these Helios Creed-ian guitar-driven fugues fueled by King Crimson-ian stopgap instrumental interaction. Ourobouros demonstrates the combo's ability to produce a relatively smooth flow of superficially discordant sounds, ranging from metal-grade attacks to raga-like repetitions. These tracks lose in subtlety what they gain in dynamics, since they tend to be "loud" and pounding. Trainable begins with the quartet at its most cohesive, then accelerates into hyperdrive. PSSA slows down to a bluesy hiccup. These tempo and mood shifts, and the massive sonic architectures that sustain them, are more typical of prog-metal bands such as Dream Theater than of Subarachnoid's abstract psychedelic past. On the other hand, The Red Veil is an eleven-minute immersion in the harrowing sounds of the subconscious that slowly coalesce in a steady stoner beat and incendiary guitar hymn. Duster is languid blues phrases mixed with ghostly dissonances that suddenly explode in an Eastern-sounding whirlwind of quasi-religious ecstasy. All in all,this sounds like the transitional album that tries to say something new but doesn't quite find the right way to say it. Over and over again, the real triumph is in the balance achieved between Melynda Jackson's and Chris Cones' guitar sounds and the rhythm section of Chris VanHuffel (drums) and Diego Gonzalez (bass).

Subarachnoid Space's Eight Bells (Crucial Blast, 2009) offered more psychedelic freakouts with fewer surprises but unchanged vigor.

Subarachoid Space's guitarist Chris Cones formed 3 Leafs with other veteran psychedelic-rock musicians. They specialized in brainy jams, the archetype being the eleven-minute No Control off Space Rock Tulip (2009), and the danger being the loose and overlong 13-minute Eat The Earth (2011) off Eat The Earth (2011). The influence of minimalism and free jazz became more prominent on Titular Lines (2011). Technical Death Metal Parking Lot (Dub Ditch Picnic, 2012) contains one of their most intellectual collages, Technical Death. Canal Smarts (2012), recorded by a six-member unit including Tim Cohen of the Fresh & Onlys, contains the 20-minute Apprentice Destroyer, another refinement of their elegant collage format with hypnotic repetition a` la Necks, and the 13-minute industrial pow-wow dance of Guacamole Window . The 45-minute jam Spaa (2012) implicitly copied the Necks' preferred format. En Super Forme (2012) documents a live performance by 3 Leafs.

3 Leafs' Josh Pollock was also active as DJ Female Convict Scorpion with chaotic psychedelic cauldrons such as WWZ (2010) and Bill Cosby Talks To Kids About Drugs (2012). As Lake Millions, Josh Pollock also released the ambient music of Sea Of Stories (2013).

(Translation by/ Tradotto da xxx)

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