Sharkbait


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Blowtorch Facelift , 6.5/10
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Il circo dei Sharkbait (sei musicisti e tre ballerini nell'ultima incarnazione, ciascuno con un soprannome surreale) piu` che eseguire musica la fa levitare da un ammasso disordinato di riff di hardrock e heavymetal, pulsazioni metodiche di basso, clangori di percussioni "trovate", campionamenti e rumori assortiti di elettronica. Christopher Reid "Mr Sea Tea" Taylor e Renee "Chicken Of The Sea" sono gli unici membri fissi (dopo che anche il veterano batterista John "3:16" se n'e` andato).

Durante le loro "crushfest" persone del pubblico vengono invitate a salire sul palco e unirsi ai musicisti battendo su qualsiasi oggetto sia a portata di mano fino a romperlo (appunto "crush"). Durante il Lollapalooza del 1992 il gruppo distrusse 1.010 televisori nell'arco di 40 concerti in altrettante citta`.

P.H.L.A., l'inno dello "Psychedelic Human Liberation Army", e` il loro brano piu` celebre; ma il repertorio conta anche le cassette Feed Our Frenzy (Gladys Pearce, 1988) e E-Ville Mind Crush del 1989. Benche' su disco l'impatto della loro "musica" (si fa per dire) sia molto inferiore, al crescere della fama ha fatto da contraltare una rinnovata attivita` discografica, culminata nell'album del 1993, Blowtorch Facelift (Primitech).

Sharkbait were more like a circus than a rock band, but Feed Our Frenzy (1988) nonetheless unloaded a chaotic mass of hard-rock riffs, found percussions, samples and electronic noises.
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