Jacob's Mouse
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No Fish Shop Parking , 7/10
I'm Scared , 6/10
Rubber Room , 6/10
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I Jacob's Mouse furono uno dei gruppi britannici piu` originali degli anni '90. In un'epoca in cui le classifiche britanniche erano invase dal Brit-pop piu` corrivo, i Jacob's Mouse ebbero il coraggio di suonare musica rock bislacca e creativa ispirata invece alla tradizione dei moderni rumoristi americani, dai Pixies ai Sonic Youth, dai Dinosaur Jr ai Big Black. Il cantante Sam Marsh e i fratelli Hugo e Jedd Boothby non erano grandi musicisti, ma la follia delle loro composizioni era indubbiamente di quelle geniali.

A rivelarli furono gli EP Dot (1989), Adopt (1990), e Ton Up (Wiiija, 1992), quest'ultimo con il rock and roll febbrile di Oblong e il blues terrificante di Fridge.

No Fish Shop Parking (Blithering Idiot, 1992) e` un breve ma nobile (ed eclettico) esercizio di rock ubriaco. La girandola di stili e` quantomeno disorientante: Company News sembra una parodia del "Madchester" sound, Tumbleswan sembra una parodia degli "shoegazer", A Place To Go sembra una parodia del dark punk. La loro vera vocazione sta comunque altrove, nei riff pungenti e nei baccani hardcore di She Is Dead e Carfish, nei rockabilly demenziali di Caphony e Ghetto Queen, dove il trio esegue musiche altamente emotive deformando orribilmente la tradizione da party degli anni '60. Twist, fondendo Public Image Ltd e Sonic Youth, raggiunge apici di caos e rumore che aprono orizzonti ancor piu` audaci.

I singoli Good e Group Of Seven sono altrettanto interlocutori.

I'm Scared (Wiiija, 1993) e` al tempo stesso piu` omogeneo e piu` aggressivo. I filoni principali sono ora schizofrenicamente tre: un "acid folk" che si ispira agli Holy Modal Rounders e a Captain Beefheart (Deep Canvas Lake, Zig Zag), un hardrock martellante che lambisce il grunge (Box Hole, Solo, Kettle) e una ballata psichedelica sui generis (Column, soprattutto l'incalzante This Room). Un David Peel che si desse all'hardcore potrebbe concepite brani come Ashtray. Il gruppo non esita neppure a sporcarsi le mani con reggae (Body Shop) e voodoobilly (Coalmine Dig). Il loro e` comunque sempre piu` un campionario di regole violate, un continuo e tortuoso detour per evitare gli stereotipi, e, in definitiva, un saggio di come suonare al tempo stesso moderni e classici.

I singoli Fandango Widewheels e Rubber Room danno pero` l'impressione di una certa stanchezza. Wryly Smilers (Wiiija, 1994) raccoglie i singoli.

Rubber Room (Wiiija, 1996) e` forse ancor piu` convulso e teso, vicino al baccanale punk-jazz-funk-dub del Pop Group (Kuff Prang, Foam Face, Public Oven, Hawaiian Vice).

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