Lost Aaraaff's Lost Aaraaff (1971) was devoted to three improvised acid jams.
Their young guitarist, Keiji Haino penned the eastern mass Ama No Gawa - Milky Way (1973).
Then, inspired by free-jazz master Takayanagi Masayuki, Haino formed Fushitsusha in 1978 to play improvised psychedelic jams.
Their beginnings are documented on 1978 (PSF, 2003), which collects two 1978 live tracks.
Starting with Live I (1989), 100 minutes of noise that ranked among the masterpieces of the psychedelic jam of all times, a bacchanal that vomited debris of Blue Cheer, MC5, Iron Butterfly, free-jazz, Grateful Dead and Jimi Hendrix, this prolific trio (originally a quartet) released monumental and dissolute works that seemed to know no limits. Fushitsusha (1991) and Hisou - Pathetique (1994) were among the follow-ups, but later releases such as The Wisdom Prepared (1998) and I Saw It (2000) were equally torrential.
In the meantime, Haino was also busy with Nijiumu and Vajra.
His solo albums included the galactic suites Affection (1992) and Execration (1993), and his boldest experiment, I Said This Is The Son Of Nihilism (1995).
As the influences of LaMonte Young and Brian Eno increased, Haino arrived at
Abandon All Words At A Stroke So That Prayer Can Come Spilling Out (2001), which contains a hypnotic piece for hurdy-gurdy and treated voice, and an industrial collage of metallic noises, distortions and ghostly vocals.
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Il chitarrista giapponese Keiji Haino, ispirandosi al grande e misconosciuto
Takayanagi Masayuki degli anni '70, ha dato prove di grande rilievo nel
campo della musica rock d'avanguardia. Alcuni suoi dischi si ispirano alla
grande tradizione psichedelica, altri si ispirano ai Popol Vuh e a Tim
Buckley, altri ancora si ispirano al minimalismo di LaMonte Young. Purtroppo
Haino ha il difetto di registrare qualunque cosa gli passi per la mente,
e senza rifletterci su. Il risultato e` una valanga di musica in gran parte
inascoltabile o semplicemente mal registrata. Avesse condensato le sue
intuizioni in un disco doppio, ne sarebbe venuto fuori uno dei capolavori
della musica del Novecento. Cosi` com'e`, invece, la sua discografia e`
quasi tutta da buttare.
Haino era attivo fin dai primi anni '70 nel mondo del rock psichedelico con
il gruppo Lost Aaraaff. L'album Lost Aaraaff (PSF, 1971) contiene tre
brani improvvisati per un totale di oltre un'ora di musica.
Un concerto del 1971, Concert From The Genyasai Festival (Purple Trap, 1995), due tracce per un'ora di musica, vedra` la luce soltanto un quarto di secolo piu` tardi.
La carriera solista di Keiji Haino ha inizio con
Watashi Dake/ Only Me (Pinakotheca, 1981) (PSF, 1983), un disco
di grande forza inventiva anche se limitato a voce e chitarra.
La registrazione di un concerto dal vivo del 1973 vedra` la luce anni dopo
su Ama No Gawa - Milky Way (Mom'n'Dad, 1993) e rimane uno dei suoi
capolavori, una furibonda "messa" orientaleggiante alla
Mahavishnu Orchestra.
Blueprint For The Shimmering Quivers Of The Deep Purple Ultraviolet Tuning Fork, off Free Rock (PSF, 2002), is a 1982 live improvisation with Los Angeles' noise trio Doo-Dooettes and guitarist Rick Potts.
Fushitsusha e` il progetto "psichedelico" di Haino, che qui tenta di trasferire
i suoi esperimenti nel formato del trio rock.
Al suo fianco sono Yasushi Ozawa (basso),
Maki Miura (chitarra), e Jun "Akui" Kosugi (batteria).
Il primo album fu un monumentale doppio, Live I (PSF, 1989),
otto tracce per cento minuti di musica,
che rimane fra i capolavori della jam psichedelica di tutti i tempi, un
baccanale di Blue Cheer, MC5 e Iron Butterfly, free jazz e Jimi Hendrix
(in particolare Fuwafuwa e la lunga Koko/ Lost Child in stile Dark Star dei Grateful
Dead o 1983 di Jimi Hendrix).
La chitarra mostruosa di Haino domina l'intensita` wagneriana di queste
composizioni.
Tracks:
Acchi/ Over there (12:32)
Ango/ Cipher (10:21)
Suki ni Sureba Ii/ You should do as you like (11:38)
Todokanai/ It does not Reach (10:27)
Fuwafuwa/ Here (08:04)
Nattanjanai/ Floating (07:46)
Maigo/ You did not become (10:03)
Koko/ Lost Child (26:06)
Il doppio dal vivo Fushitsusha (PSF 15/16, 1991) non fu da meno:
tredici tracce per 150 minuti di musica.
La formazione e` scesa a un trio: Haino, Ozawa (basso) e Jun Kosugi (batteria).
A renderli celebri fu invece un'opera tutto sommato minore,
Allegorical Misunderstanding (Avant, 1993), prodotta da John Zorn e
piu` compromessa con il jazz.
Molto piu` rock sara` Pathetique (PSF, 1994), noto anche come
Hisou, contenente quattro improvvisazioni dal vivo, per un totale di
un'ora e un quarto, nello stile del Neil Young piu` nevrotico ed elettrico.
L'album strumentale The Caution Appears (Les Disques du Soleil, 1995)
mise in primo piano il chitarrismo demoniaco del
leader. I brani sono insolitamente brevi.
Un altro doppio dal vivo, Purple Trap (Blast First, 1995),
noto anche come The Wound (Blast First, 1996), otto tracce per quasi cento minuti.
L'epopea continua imperterrita con
A Death Never To Be Complete (Tokuma, 1997), sei tracce per settanta
minuti;
e
The Time Is Nigh (Tokuma, 1997), quattro tracce per 75 minuti.
Altri due album testimoniano delle loro spettacolari esibizioni dal vivo:
Gold Blood (Charnel Music, 1998), quattro tracce per 72 minuti,
registrato a San Francisco, e
Withdrawe (Les Disques Victo, 1998), otto tracce per 65 minuti,
in Canada.
Con un nuovo batterista, Ikuro Takahashi, viene registrato
A Little Longer Thus (Tokuma, 1998), ben nove tracce per soli 61 minuti,
una rarita` per questo gruppo.
Il trio si sublima su
The Wisdom Prepared (Tokuma, 1998): il disco contiene una sola traccia
di 75 minuti.
Entrambi i dischi rappresentano capitoli importanti per Haino.
Su Gold Blood (Charnel, 1998), dal vivo a San Francisco,
Haino finisce per suonare
un po' come Helios Creed, salvo che il barrage cacofonico e` alquanto piu`
violento. Ma, come nel caso di Creed, ogni brano e` un estenuante cerimoniale
di purificazione sonora, al termine del quale non sembra piu` esserci nulla
da suonare.
E` esemplare come, in The Halation, Haino cava un lugubre tema
della chitarra iper-distorta dal caos frenetico di batteria, come dilata
e frattura il riff pachidermico di Cipher (ventiquattro minuti) fino a farlo
diventare un semplice ronzio.
Hazama (sedici minuti) vive di una suspence prolungata metodicamente, di
un'angosciosa attesa della forma, un'attesa fatta di sibili sinistri e di
dissonanze da fantasma.
C'e` ordine in questo disordine estremo, c'e` una personalita` dietro
la totale pazzia.
Nel frattempo sono state pubblicate diverse collaborazioni, dai due volumi di
Live In The First Year Of Heisei (PSF, 1990), che e` una delle sue
opere piu` romantiche, a
Gerry Miles With Alan Licht And Haino Keiji (Atavistic, 1997) con
Alan Licht. Haino registrera` poi con Derek
Bailey, Barre Phillips, Loren Maccacane Connors e Peter Brotzman.
Nijiumu e` il progetto gotico di Haino.
Nijiumu (PSF, 1990) e soprattutto
Era Of Sad Wings (PSF, 1993) sono meglio arrangiati e vertono piu`
sulle atmosfere che sulla potenza esecutiva. La polifonia sfiora le opere
new age di Deuter e le messe dei Popol Vuh, ma l'effetto e` piu` cacofonico
che rilassante.
Vajra e` un altro progetto. Il trio questa volta e` composto da
Keiji Haino, Toshiaki Ishizuka (batteria), veteran folksinger Kan Mikami (chitarra e canto) e
la musica e` un noise/folk/punk-rock.
Tusgaru (PSF, 1995) contiene soltanto una composizione di mezz'ora.
Ring (PSF, 1996) contiene soltanto una composizione di 40 minuti, la
piu` "percussiva" della sua carriera.
Sichisiki (PSF, 1997) contiene invece 9 tracce per un totale di appena
35 minuti.
Sravaka (PSF, 1998) contiene 7 tracce per un totale di appena 35 minuti
e rappresenta uno dei suoi lavori piu` accessibili, quasi blues nel suo
formato e nel suo romanticismo.
Mandala Cat Last (PSF, 2002) features some of their most cohesive
and accessible improvisations
(The Sky Looks Green To Me, Monkeys Don't Pray).
Vajra's dummer Toshiaki Ishizuka released solo ambient albums for an "orchestra" of tonal percussion instruments such as In The Night (1999) and Drum Drama (2006),
besides collaborations with Kan Mikami such as
Shinshi No Yuutsu (2001) and Daikanjyo (2002).
Intanto Haino ha dato alle stampe lavori sempre piu` agguerriti.
Affection (PSF, 1992) e` un lungo brano siderale.
Execration (Forced Exposure, 1993) e` un'altra suite (questa volta
in quattro movimenti) dall'impatto devastante.
Il minuscolo esperimento di Guitar Works (Table of the Elements, 1994),
Beginning An End Interwoven (Streamline, 1994), con
la commossa As It Is Now e un generale tono religioso-psichedelico,
Tenshi No Gijinka/ Imitator Of Angels (Tzadik, 1995)
presentano Haino nei panni dello sperimentatore ostico, ma non
indulge negli esperimenti (tredici tracce per 73 minuti), che rimangono
frammenti incompiuti.
I Said, This Is The Son Of Nihilism (Table of the Elements, 1995)
contiene invece una sola traccia per un'ora di musica, e costituisce una
delle sue opere piu` riuscite, e
21st Century Hard-y Guide-y Man (PSF, 1995), quattro tracce
per 73 minuti, raccoglie i suoi
primi esperimenti all'organetto hurdy-gurdy, che rimandano alla musica
statica di LaMonte Young.
The Third Heart (Purple Trap, 1995) torna al formato della composizione
breve.
Suite Reverberation (Purple Trap, 1995) contiene quattro lunghe
suite-collage che sembrano datare dai primordi della carriera di Haino.
So Black Is Myself (Alien8 Recordings, 1997) e` un lungo
drone di 67 minuti.
Nel 1995 escono un'infinita` di dischi, fra cui anche
Forest Of Spirits (Purple Trap, 1995), contenente materiale degli anni
'70, e
Saying I Love You (Blast First, 1995).
The Book Of Eternity Set Aflame (Forced Exposure, 1995) riassume la sua
filosofia musicale con (fra l'altro) un pezzo per chitarra solista e
un pezzo per droni e voce in stile LaMonte Young.
A Challenge To Fate (Disques Du Soleil, 1995) contiene, fra l'altro,
tre brani a cappella e un salmo finale alla Popol Vuh (Affection).
Keeping On Breathing (Tokuma, 1997) e` una raccolta di canzoni
psichedelicamente deteriorate ma teneramente disperate, un po' come se Tim
Buckley si fosse fatto accompagnare dai Red Crayola
(My Shadow, Waiting, Here).
Gli fanno seguito
Sruthi Box (Tokuma, 1997) e
Even Now Still I Think (Tokuma, 1998), una composizione di 72 minuti
per organetto hurdy-gurdy.
An Unclear Trial (Avant, 1998) e` il suo album jazz, uno dei piu`
ordinati della sua carriera, che si sublima nella mezz'ora di
Did I Imagine That.
E` poi la volta di Purple Trap (Tzadik, 1999), un supergruppo formato
con Bill Laswell e Rashid Ali.
Grande genio del rumore (psichedelico e non), Haino e` uno di quei poeti
a braccio che riesce sempre e comunque a declamare versi memorabili.
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