Edward-Morgan Forster



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Edward-Morgan Forster (Britain, 1879)

"Where Angels Fear to Tread" (1905)

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"The Longest Journey" (1907)

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"A Room with a View" (1908)

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"The Machine Stops" (1909)

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"Howards End" (1910) ++

Perduta la madre inglese ed il padre tedesco, Margaret ed Helen Schlegel ed il loro fratellino Tibby sono amorevolmente controllati dalla zia Julie Munt. Helen è stata invitata ad Howard's End dai Wilcox, una famiglia conosciuta in Germania, di cui fanno i figli Charles e Paul e la figlioletta Evie. Helen scrive a Margaret d'essere innamorata di Paul, ma quando la zia si precipita a Howard's End rivelando involontariamente il misfatto a Charles e scatenando, quindi, un putiferio, è già tutto finito: s'è trattato, infatti, d'un colpo di fulmine senza conseguenze, dovuto più che altro al carattere leggero ed impulsivo di Helen, che la zia riconduce a Londra.

Durante un concerto, le due sorelle hanno modo, dopo che Helen gli ha involontariamente rubato l'ombrello, di fare la conoscenza di Leonard Bast, un giovane povero; Leonard si sente inferiore a loro, e a casa (vive in un umile alloggio con Jacky Lanoline, una donna volgare, che ha promesso di sposare al compimento della maggiore età) si sfoga cercando di studiare un po'.

I Wilcox giungono a Londra stabilendosi proprio vicino a casa Schlegel, ma, nonostante i timori di Margaret e della cugina Frieda Mosebach, molte cose sono cambiate: Paul è a maturare in Nigeria, e Charles - sposato con Molly Fussell - è in viaggio di nozze a Napoli. Dopo che Helen e Frieda sono partite per Stettino, Margaret e la signora Wilcox diventano grandi amiche, ma la Wilcox è già corrosa da un male incurabile che, in breve, la porta alla tomba: lascia un biglietto in cui, sorprendentemente, chiede al marito di regalare, all'insaputa di questa, Howard's End a Margaret, ma, assicuratosi che lei non s'aspettasse nulla, Wilcox si limita a regalarle il carrozzino di sua moglie.

Margaret, il cui carattere mite e riflessivo contrasta con quello giocoso e vivacemente sfrenato di Helen, è colpita dalla morte dell'amica, ma deve anche pensare all'avvenire di Tibby, ora ad Oxford, e a trovare un'altra sistemazione, visto che presto dovranno lasciare la casa in cui sono nati; Margaret è colpita anche da due persone tanto differenti come Jacky Lanoline (che fa irruzione in casa loro, convinta che suo marito si sia nascosto lì) e Leonard Bast (che viene a chiedere scusa e a spiegare l'equivoco): tanto la prima è squallida quanto il secondo è poetico.

Mentre Helen prende a cuore la faccenda dei Bast, Margaret è al centro delle attenzioni di Henry Wilcox, che - perduta la moglie e in procinto di sposarsi anche la figlia - desidera trovarsi una degna compagna. Il fidanzamento con Margaret non è visto di buon occhio da Charles e Dolly, ma sembra procedere bene sino al giorno del matrimonio di Evie; quel giorno Helen si presenta inaspettatamente portando con sé i Bast: per aver seguito un consiglio di Wilcox, Leonard è rimasto disoccupato, ed ora i due fanno la fame; Margareth cerca di far capire alla sorella che non è un momento opportuno per disturbare Henry, e la convince a ritirarsi con i suoi protetti, mentre espone diplomaticamente la cosa al fidanzato, che si dimostra disponibile ad assumere Leonard, ma quando incontra Jacky si scopre una clamorosa verità: tra loro, in passato, v'è stata una relazione. Margaret ne è addolorata soprattutto per la povera signora Wilcox; pensando si tratti d'un piano ordito da Margaret, Henry rompe il fidanzamento; Margaret lo perdona facilmente e tutto si sistema: Helen perde i suoi protetti, che, sfrattati, non lasciano traccia.

Il matrimonio allontana Helen dalla sorella, ed il suo comportamento diventa preoccupante, visto che trascorre otto mesi all'estero, non risponde all'appello della zia malata, e non vuol far sapere dove si trova. Tibby sospetta che sia matta e chiede soccorso a Wilcox, che spinge Margaret a mandare la sorella a Howard's End, dove le verrà tesa una trappola; il pretesto sono alcuni libri di Helen ammassati a Howard's End, casa abbandonata dopo la morte di Ruth Wilcox e riordinata dall'anziana miss Avery. Quando Margaret arriva a Howard's End, Helen è già dentro, e Margaret scopre la verità: Helen è incinta. Margaret si preoccupa di mandar via subito gli uomini che l'hanno accompagnata, poi cerca di riannodare la confidenza con la sorella, che le chiede di dormire una notte con lei a Howard's End.

Margaret va a supplicare Henry di concederle questo piccolo favore: i due litigano violentemente e, nonostante Henry glielo proibisca, Margaret va a trascorrere la notte con la sorella a Howard's End; colto, nel frattempo, dal rimorso, anche Blast (seduttore di Helen) si dirige alla villa per chiedere perdono a Margaret, ma non appena si mostra in casa viene aggredito da Charles, appena arrivato, ed ucciso.

Margaret ha già deciso di lasciare il marito, e trasferirsi in Germania con la figlia, quando Charles viene condannato a tre anni e Henry, distrutto, s'aggrappa disperatamente a lei. Margaret e Henry vanno a vivere a Howard's End, e Helen, col bambino, nella vicina fattoria; come Ruth aveva desiderato, Henry dona la casa a Margaret. Per tutto il romanzo Ruth è aleggiata attorno alle vicende di Margaret.

Il romanzo è incentrato attorno alle vicende di Margaret, buona ed intelligente, tanto da amare e perdonare sia gli sbagli crudeli di Henry sia quelli irresponsabili di Helen, sia di colui che ne è uscito vincitore sia di colei che ne è uscita vittima; squarci della nuova realtà sociale, con il denaro (Henry) da un lato e la disoccupazione (Leonard) dall'altro: Henry e Leonard hanno commesso la stessa colpa, ma Henry ne è uscito indenne, mentre Leonard ha dovuto subire le conseguenze del suo (Jacky) e del proprio peccato (la morte).

"A Passage to India" (1924) +

1. Chandrapore è una città dell’India famosa per le sue grotte. Gli inglesi trattano i nativi con sufficienza e qualche arroganza. Aziz è un giovane dottore, nipote di Hamidhullah Begum, vedovo e padre di tre figli (Ahmed, Karim e Jamila), particolarmente urtato dal comportamento del maggiore Calendar, suo superiore, e di sua moglie. Nella moschea incontra Mrs. Moore, madre di Heaslop, magistrato locale, che è venuta in India per accompagnare Adela Quested, amica e quasi fidanzata di Heaslop.

Mentre l’aristocrazia bianca, capitanata da Benny Heaslop e da Mrs. Turton, organizza un party per le personalità indigene, tra cui l’influente Nawab Bahadur, il dottor Aziz viene invitato a prendere il tè in casa di Fielding, un insegnante molto liberale; al suo invito rispondono anche le due signore, Moore e Quested, che hanno così modo di fare amicizia con Aziz, che si offre di far da guida alla Quested nelle grotte, ma Heaslop rovina la conversazione presentandosi seccato per la troppa confidenza concessa dalle donne ad un indiano; Aziz, di riflesso, si comporta in modo provocante, attirandosi l’antipatia di Heaslop.

Urtata dal carattere autoritario di Heaslop, miss Quested decide di non sposarlo, ma cambia idea dopo un incidente in auto nel corso del quale la macchina di Nawab Bahadur investe una iena (per i nativi si tratta dello spirito di un uomo investito da Nawab nove anni prima; solo Aziz rifiuta la superstizione) e finisce fuori strada.

2. Aziz e Fielding organizzano il picnic alle grotte, cui prendono parte tre signore: Mrs. Moore, miss QQQqqQ

Quested e la nuova arrivata miss Derek. Durante il picnic Aziz ed Adela Quested rimangono soli, e, ad un certo punto, Aziz la perde di vista; spaventato, dapprima teme che si sia persa in una delle grotte, poi la vede allontanarsi sull’auto di miss Derek, e non si preoccupa oltre, ma quando ritorna con Fielding a Chandrapore la polizia lo arresta sotto la pesante accusa d’aver cercato d’aggredire la giovane inglese: pare che, sull’orlo d’un precipizio, miss Derek abbia soccorso Adela, e che questa, sconvolta, le abbia raccontato, ancora sotto shock, d’essere stata aggredita da Aziz e che, nella colluttazione, le siano caduti gli occhiali, gli stessi che Aziz ha casualmente raccolti da terra e che, rimasti nelle sue tasche, costituiscono ora la prova del crimine; solo Fielding si ostina a ritenerlo innocente e tenta di far luce sulla verità, mentre, prevenuti come sono nei confronti dei nativi, gli altri inglesi si lasciano facilmente influenzare dai pettegolezzi, che esagerano l’accaduto; Callendar arriva ad immaginare addirittura un complotto che consisteva nel corrompere gli uomini di scorta e nell’uccidere Mrs. Moore. Fielding, verso cui è rivolto un sincero disprezzo per non aver protetto Adela, proclama apertamente la sua fede nell’innocenza di Aziz, attizzando la collera ipocrita di Callendar.

Nel frattempo Adela si riprende, e, con più calma, si rende conto d’aver ingiustamente accusato Aziz: nella grotta è stata spaventata da un’eco e poi s’è sentita afferrare da un’ombra, ma non può dire nulla contro Aziz; nonostante anche Mrs. Moore sia convinta dell’innocenza di Aziz, Heaslop è deciso ad andare avanti col processo: si libera della madre rispedendola in Inghilterra ed attribuisce le parole di Adela in parte alle sue precarie condizioni mentali, in parte all’influenza che una lettera di Fielding può avere avuto su di lei; nonostante le vergognose pressioni cui viene sottoposta dai suoi amici inglesi, però, al processo Adela dice la verità e ritira la denuncia: il pubblico indiano fa esplodere la sua gioia, ma gli inglesi non perdonano ad Adela lo scorno. Mentre Heaslop riceve da Aden un cablo che annuncia la morte di Mrs. Moore (uccisa forse più dalla brutalità del figlio che dal caldo), Adela viene ospitata provvisoriamente nel collegio di Fielding, l’unico bianco che le sia rimasto vicino.

Fielding cerca di convincere Aziz a non prendersi la sua vendetta su Adela, a rinunciare al compenso monetario per la falsa accusa: ormai incattivito contro gli inglesi, Aziz cede soltanto come contributo alla memoria di Mrs. Moore, alla quale s’era sinceramente affezionato. Senza troppi complimenti, Heaslop imbarca Adela verso l’Europa; Adela è sconsolata non tanto per il matrimonio fallito, quanto per il disturbo portato dalla sua breve visita sia agli inglesi sia agli indiani: indifesa ed impreparata, è stata presa tra due fuochi e s’è buttata precipitosamente prima verso l’uno poi verso l’altro, senza capire bene neppure lei perché.

Nel paese si sparge, soprattutto dopo che l’insegnante viene richiamato in Inghilterra, la voce che Fielding ed Adela si amino segretamente; non solo Aziz crede ai pettegolezzi sul conto dell’amico, ma addirittura si offende con lui per non essere stato messo al corrente della relazione.

3. Due anni dopo Aziz e Godbole, un discepolo indù di Fielding, vivono a Mau, centinaia di chilometri da Chandrapore. Fielding, che ha sposato Adela Quested, giunge in visita ufficiale: Aziz è infastidito da quella visita, perché è tenuto ancora sotto controllo dalle autorità per colpa di quella denuncia, perché è stato preso da un’inguaribile fobia verso gli inglesi in generale, perché - come volevano i pettegolezzi di Chandrapore - i due si sono sposati. Ma quando lo incontra, scopre che Fielding non ha sposato la sua acerrima nemica, bensì Stella Moore, figlia della sua cara amica; Aziz si pente in parte del suo astio irrazionale verso gli inglesi, ma, mentre ammette che un indiano sia amico di un inglese, continua a pensare i due popoli come nemici.


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