Originario del Kentucky, una delle patrie del frenetico bluegrass, cresciuto
ascoltando chitarristi jazz come Django Reinhardt e Pat Martino e chitarristi classici come John Williams
e Segovia, Bruce Becvar è specializzato in mini-sinfonie per chitarra e orchestra elettronica per le
quali si ispira alla world-music, al jazz, al minimalismo. A una tecnica virtuosistica unisce una
sensibilità quasi mistica che trasforma i suoi pezzi in miniature romantiche traboccanti di
pathos.
La sua carriera musicale ebbe inizio a Sonoma, a nord di San Francisco, nei
primi anni '70, ma non fu una carriera di musicista: Becvar aprì un negozio di chitarre e divenne
in breve un artigiano prestigioso. Ci vollero più di dieci anni perché decidesse di
registrare la propria musica.
Il suo disco migliore rimane ancora Take It To Heart, le cui lente
e delicate partiture (la title-track per tutte) trasudano un elevato grado di spiritualismo. La
religiosità del disco trapela anche da quelle come Spinning The Light Fantastic, che
potrebbero essere trascinanti danze religiose, e da un salmo ecclesiastico come Hymn For A New
Age, destinato a rimanere la sua melodia più toccante. Sono in minoranza i momenti di
evasione, che peraltro rivelano in Becvar un abile assimilatore di esotismo (Tropic Of Daydream)
e jazz (Easy Street).
All'estremo opposto del virtuosismo e della tecnica acrobatica, gli
acquarelli semplici e modesti, ma non per questo meno eloquenti, di Becvar sposano la prassi della
Windham Hill alla filosofia orientale: meno borghesi e populisti di quelli di Ackerman, più
metafisici e mistici.
A progredire su The Nature Of Things è soprattutto la sua
abilità alle tastiere elettroniche, con le quali simula i cori angelici della title-track e i "droni"
paradisiaci di New Earth New Heaven (l'inno a suggello del disco), che rappresentano più
corrivamente il suo anelito ultraterreno. La chitarra di Becvar è a sua volta diventata uno
strumento più duttile, dagli schemi melodici intensamente indiani di Shaktipat alle
piroette vivaci e cantabili di Towards A Distant Land, dalla salsa di Jamaicadoo a
Always Good News, l'unica che ritorni alla placida trascendenza del primo disco.
Trasferitosi a Santa Barbara, in California, Becvar registrò il disco
che lo lanciò su scala internazionale, Forever Blue Sky, con composizioni affabili come
Chrysalis. La differenza rispetto al precedente è praticamente solo nell'orchestrazione: le
armonie sono stipate di percussioni ed elettronica.
Becvar giunse così alla prova per piccolo ensemble di Rhythms
Of Life, in linea con gli sviluppi della new age. Se nella title-track le simmetrie e le
regolarità dell'armonia ricordano le composizioni da camera della Penguin Café
Orchestra, è nei brani prevalentemente acustici che Becvar può sfogare la sua più
autentica vena folk (Razamataz) ed etnica (Tangarro). Trame jazz imperlano Ras-
Lila, l'Oriente più misterioso fa capolino in Koto Yoyo e un impressionismo
soprannaturale permea Beyond The Lakes. Il cantore pensieroso di Gift Of Life è
però forse giunto al suo capolinea. Fra i collaboratori: Paul McCandless, Randy Tico, Alex Acuna,
Richard Hardy.
Becvar prende fiato. Arriba è una parentesi gioconda con
cui Becvar compie un'incursione nel "nouveau flamenco", aiutato da un percussionista e un sassofonista. Il
capolavoro è Spanish Rose, forte di una melodia strappalacrime e di un arrangiamento
lussureggiante, seguito da Forever In My Heart, con la chitarra ancor più triste e il
ritornello canticchiato a mezza voce, dall'arioso tema jazz di Heart Of The Moon e dai singhiozzi
reggae di Roar Of The Lioness. Ma il tema del disco è un altro, è quello "latino"
dell'esuberante Istanbul, della ballad Flamenco Highlife, della danza vertiginosa di
Flamenco Flambe. Con il virtuosismo pirotecnico di Noche Pintada e Fuego,
infine, Becvar dà anzi una sonora lezione a Ottmar Liebert. Un disco di grande classe.
Con la sua partner cecoslovacca Nada Shakti, che canta in sanscrito e
guarisce con i suoni secondo la tradizione yoga, ha realizzato due lavori molto più spirituali;
preghiere devozionali più che dischi.
Becvar è diventato famoso anche per le chitarre che ha inventato,
nelle quali si ritrovano caratteristiche dell'arpa, del koto e della cetra: una di esse è esposta al
Metropolitan di New York e uno dei modelli più recenti ha qualcosa come ventotto corde.
I temi di Take It To Heart, Hymn For A New Age, The
Nature Of Things, New Earth New Heaven, Spanish Rose, lo pongono fra i grandi
della new age chitarristica.
Nel 1993 Becvar ha preso residenza alle Hawaii. Per lo scienziato del relax
Deepok Chokra ha realizzato una serie di musiche terapeutiche.
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