- Dalla pagina su Ron Boots di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)


(Tradotto da Stefano Iardella)

Il musicista elettronico olandese Ron Boots (nato nel 1962) è un fedele discepolo sia dei Tangerine Dream sia di Steve Roach. I suoi primi esperimenti con il sequenziatore apparvero su cassette come Linear Waves (1987), Dreamweaver (1987), New Dream (1987), Wind in the Trees (1988).
Moments (1988), Bookworks (1989), Hydrythmix (1989), sono accreditati ai Project Two Point One (una collaborazione con Bas Broekhuis) e con la jam in tre parti da 21 minuti Ocean Tale.

L'influenza di Steve Roach è stata più forte nei suoi primi CD, Dreamscape (1990), per chitarra, basso, batteria ed elettronica, la cui title-track era una suite in tre parti, e Ghost of a Mist (1991).
Offshore Islands (1990), una collaborazione con il musicista britannico John Kerr contenente l'evocativa Oceans Of Emotions e la magica For Those In Peril On The Sea.
Poi arrivarono i suoi due album più popolari, Different Stories and Twisted Tales (1993) e Detachment of Worldly Affairs (1994).
Cutting Branches (1995), che include Rumor Control, mostra i due volti della sua arte, quello lenitivo/rilassato/meditazionale e quello ritmico/ipnotico/propulsivo.

Screaming Whispers (1996), che include Gibberish, ha creato lo stereotipo per le registrazioni successive, come Current (1997) e Tainted Bare Skin (1998), forse il suo album più barocco.

Boots ha sperimentato nuove tecniche in Too Many Secrets (1997), un lavoro ambient da 74 minuti, forse il suo lavoro più completo.

La tetralogia della "verità" di Out There Lies the Truth (1996), The Truth is Twisted (1996), Truth or Dare (1997) e Four the Truth (1998) è stata ispirata dalla serie TV "X-Files" (1993-2002) di Chris Carter.

Close But Not Touching (2000), Liquid Structures In Solid Form (2002) e Area Movement (2003) ripetono i soliti motivi.


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