David Friesen
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Color Pool (Muse, 1975) **
Star Dance (Inner City, 1976) *** with John Stowell
Waterfall Rainbow (Inner City, 1977) ***
In Concert (march 1975 - Vanguard, 1977) * with Glen Moore
Through The Listening Glass (july 1978 - Inner City, 1978) ** with John Stowell
Other Mansions (Inner City, 1979) ** with John Stowell
Heart To Heart (Golden Flute, 1980) * with Paul Horn
Paths Beyond Tracing (Steeplechase, 1980) ***
In Concert (Vanguard, 1981 - Golden Flute, 1984) * with Horn
Storyteller (Muse, 1981) **
Friesen Plus 1 (Next Wave, 1982) * with Hozan Yamamoto Hozan
Amber Skies (Palo Alto, 1983) **
Sentimental 'Round Christmas (Choice Cuts, 1983) *
Encounters (Muse, 1985) * with Mal Waldron
Dedication (november 1985 - Soul Note, 1986) * with Mal Waldron
Shared Visions (Halpern, 1986) * with Steven Halpern
Gonna Plant Me Some Seeds (Grass Root, 1986)
Jonah's Journey (Sound World, 1987) * with Steven Halpern
Born Of Water (Ark, 1987) *
To Hear The World In A Grain Of Sand (Soul Note, 1987) *
Inner Voices (Global Pacific, 1988) ***
Dancing With The Bass (ITM, 1988) *
In Concert (ITM, 1988) * with Denny Zeitlin
Two For The Show (august 1992 - ITM, 1989) ***
Upon The Swing (Shamrock, 1989) *
Other Times Other Places (Global Pacific, 1989) *
Returning (1993) * ** with Glen Moore
Departure (Global Pacific, 1990) **
Castles And Flags (Shamrock, 1990) *
Long Trip Home (ITM, 1991) *
Ageless Pathways (Global Pacific, 1991) *
From Worldbeat To Bluenote (Shamrock, 1992) *
The Spirit Of Christmas (Burnside, 1992) *
Facing The Wind (Power Bros, 1992) *
Voices (West Wind, 1993) * with Joe Henderson
Like Drops In The Ocean (ITM, 1993) *
Global Voyage (Global Pacific, 1994) *
Still Waters (Shamrock, 1994) *
Tomorrow's Dreams (Shamrock, 1994) *
Remembering The Moment (Soul Note, 1994) *
One Two Three (may 1994 - Burnside, 1994) *
Three To Get Ready (february 1994) **
Concord Duo Series Volume 8 (Concord, 1995) * with Denny Zeitlin
Four To Go (ITM, 1995) **
Live At The Jazz Bakery (Intuition, 1995) * with Denny Zeitlin
Made In Berlin (ITM, 1996) *
The Name Of A Woman (Intuition, 1997) *
Ancient Kings (Shamrock, 1998) *
With You In Mind (Summit, 1998) *
Grace (Khaeon, 2002) * with Jeff Gardner
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David Friesen ha ridato nobiltà al contrabbasso, lanciandolo in assoli che sono normalmente esclusiva della chitarra e facendogli suonare le melodie più commosse. Ha prestato il suo talento a Joe Henderson, George Adams, Sam Rivers, John Scofield, Airto Moreira, Denny Zeitlin, Clark Terry, Paul Horn, Dexter Gordon, Stan Getz, Mal Waldron e tanti altri jazzisti. Il suo strumento preferito è il basso Oregon, un incrocio fra la viola da gamba del Rinascimento e le tecniche di registrazione digitali.

Nato a Tacoma, nello stato del Washington, nel 1942 gli anni formativi di Friesen sono quelli del servizio militare, quando, di stanza in Germania, prende lezioni di contrabbasso e ha modo di accompagnare Chet Baker ed Eric Dolphy nei loro tour. Tornato negli USA, studia composizione classica e jazz a Seattle. Nel 1965 ha l'illuminazione mistica che gli ispira la carriera musicale: rinuncia all'ebraismo e diventa cristiano.

Il titolo di Color Pool è ispirato dall'idea armonica che presiede alla musica di Friesen, quella di un patrimonio di colori da cui l'artista seleziona di volta in volta una combinazione di "colori" (il tutto sullo sfondo di una spiritualità cristiana). E' il contrabbasso da solo, nel suo tipico stile "pizzicato" e "staccato", a interpretare i due temi più cantabili della raccolta, resi con una "dizione" cristallina: You Make Me Smile e la title-track. Il disco è però soprattutto un banco di prova per la tecnica di Friesen, che ha modo di sperimentare nel Duet e nell'ambizioso Bass Quartet. Per inciso, il suo stile pianistico scimmiotta quello al contrabbasso, ma finisce per sembrare dissonante e brutale nelle jam scatenate di Vineches e Tether.

Fin dal primo album in proprio, Star Dance, Friesen mise in luce la predisposizione per un suono dalle tonalità calde e, al proprio strumento, un'intelligenza subdola, capace di imporre logiche ardue ma lucidissime al più abulico dei bassi. Paul McCandless, John Stowell e Steve Gadd gli danno una mano a mettere a fuoco i due modi fondamentali della sua arte: il maestoso impressionismo di Winter's Fall e Clouds, e l'umile folk di A Little Child's Poem e della title-track.

Waterfall Rainbow (1977) mise a frutto quelle intuizioni in composizioni ariose e leggiadre, avvalendosi di un'orchestra d'eccezione: la chitarra acustica di Ralph Towner, la chitarra elettrica di John Stowell, l'oboe di Paul McCandless e il flauto di Nick Brignola. Dalla briosa title-track, degna del carnevale di Rio, alla fanfara travolgente di Dancing Spirits Before The Lord, il disco è una parata di armonie esuberanti e lussureggianti, che culmina nell'arrangiamento spettacolare per il tema mediorientale di Spring Wind; e i due assoli, French Festival e Song Of The Stars, non sfigurano per nulla al cospetto delle "canzoni" più scatenate.

La prima svolta di Friesen avvenne con i duetti di Through The Listening Glass (july 1978), con John Stowell nei panni del gregario tuttofare. Echi della world-music e del misticismo di Don Cherry e Paul Horn penetrano il salmo di Wisdom's Star (in cui Friesen suona il flauto shakuhachi), la Carousel Parade (in cui Frisell percuote il contrabbasso per simulare una frenetica percussione), il vertiginoso tribalismo di Ancient Kings. Ai climi ottimisti e spensierati dei primi dischi riportano invece la title-track, l'Autumn Ballet e Wings Of Light.

Ancora Stowell lo accompagna in Other Mansions (november 1979), disco che segna il ritorno ai climi mistici di Listening Glass. Trasudano spiritualità il raga a rotta di collo di Trilogy e la preghiera accorata per soli contrabbassi di All That Has Breath And Life. Se il tema sincopato della title-track è un ennesimo pretesto per esaltare il proprio virtuosismo, Friesen scopre anche un registro più umano e domestico in Tomorrow's Dream.

Amalgamando tutte le esperienze precedenti in un album solista, Friesen perviene a quello che è forse il suo capolavoro: il solo Paths Beyond Tracing. Friesen vi suona violino, contrabbasso e flauto di bambù. Song In The Night, per solo contrabbasso, è il canto appassionato di uno spirito libero che ha trovato la pace con se stesso. Gli accordi agonizzanti delle Symphonies non sono altro che versi di una preghiera interiore. I due "blues", Shapes And Colors e Sword Of The Prophets, si crogiolano in visioni magiche. Tutto il disco è un concentrato di sensazioni intensissime che guardano alla vita dalla prospettiva del saggio.

Storyteller (april 1981) conclude questa prima fase della carriera di Friesen all'insegna di un suono di gruppo (Stowell alle chitarre, McCandless all'oboe e al corno inglese, Tom Harrell al "flugelhorn", Gary Hobbs alle percussioni). Gli inni commossi di Pathway e Dance Of Life e l'impressionismo idilliaco di Spirit Lake e Clouds completano la formazione spirituale di Friesen.

A quel punto Friesen viene trascinato da Paul Horn e Steven Halpern sulla strada della musica meditativa. Con Amber Skies (january 1983) al fianco di Chick Corea, Paul Horn e Airto Moreira, e Inner Voices (1988) ha inizio il suo periodo più mistico e intimista, in cui l'artista si avvicina ai modi e ai contenuti della new age. Dopo Departure (july 1990), però, la sua attività si è fatta frenetica e un po' dispersiva.

I duetti con il sintesista Jeff Johnson di More Mistletoe Magic (1985), con il chitarrista Uwe Kropinski di Departure (july 1990), quelli con l'altro bassista Glen Moore di Returning (april 1993), quelli con il pianista Denny Zeitlin, i trii con il pianista Randy Porter e il batterista Alan Jones di 1,2,3 e tanti altri dischi in collaborazione con altri musicisti ne fanno il bassista più prolifico della storia della musica.

L'impresa più ambiziosa di questa fase è la tetralogia di dischi per la ITM, culminata nei duetti assortiti di Two For The Show (august 1992) e con i trii con Clark Terry e Bud Shank di Three To Get Ready (february 1994).

Friesen è un contrabbassista in grado di suonare come un'intera sezione ritmica, con una densità (prima ancora che velocità) senza eguali. Il suo stile è soprattutto uno stile energico, vulcanico, effervescente.

Midnight Mood (Intuition, 2005), recorded in 2002, documents a piano trio.

The double-CD Connection (ITM, 2007) contains 15 duets with guitarist Larry Koonse (recorded in 2005) and several covers recorded in 2001 by a trio.

Summary.
White contrabassist David Friesen cycled from the mostly solo-contrabass experiments of Color Pool (october 1975) to the mellow ethnic-tinged chamber jazz-rock of Star Dance (november 1976), in a quartet with horn and oboe player Paul McCandless, guitarist John Stowell and percussionist Steve Gadd, and of Waterfall Rainbow (august 1977), featuring McCandless, Stowell, guitarist Ralph Towner, flutist Nick Brignola and two percussionists, back to the solo album Paths Beyond Tracing (february 1980), but in a spiritual new-age vein. Longer compositions and a more intimate mood characterized Storyteller (april 1981), in a quartet with McCandless and Stowell, and especially Amber Skies (january 1983), with tenor saxophonist Joe Henderson, flutist Paul Horn, pianist Chick Corea, drummer Paul Motian and percussionist Airto Moreira.
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Circle of Three (2011) is a jovial collaboration with tenor saxophonist John Grass and pianist Greg Goebel.

Testimony (december 2018) documents David Friesen with orchestra and quartet. The bassist recorded in december 2018 ten pieces accompanied by National Academic Symphonic Band of Ukraine, plus six pieces recorded in october 2019 on which he led his quartet, comprising of Eugene Dobrovolskyi (vibraphone), Alex Fantaev (drums, percussion) and Mykola Ryshkov (tenor sax), whereas he played bass, piano and percussion. All pieces were composed by Friesen. Previously, let’s remember, the same label released other two Friesen’s works: Structures, a 2CD set on which, on bass and piano, he led Joe Manis (sax) and Larry Koonse (guitar), who recorded (CD1) a march 2017 concert, from which were extracted ten tracks, and (CD2) nine studio pieces (february 2017); and another 2CD set, My Faith My Life, that collects (CD1) thirteen solo bass pieces, studio recorded in february 2017, and (CD2) sixteen solo gran piano pieces (july and august 2018).

Passage (february 2015 and february 2020) documents collaborations with pianist Bob Ravenscroft.

Day Of Rest (february 2020) David Friesen played bass and also piano on the solo album

Volume 1 of This Light Has No Darkness (february 2023) documents a 12-part one-hour composition performed with Paul Lees (piano), Charlie Doggett (drums) and a 33-piece chamber orchestra.

Friesen played piano and percussion on A Light Shining Through (Origin, 2024), recorded between 2019 and 2023, with Joe Manis (sax), Charlie Doggett (drums), Alex Fantaev (percussion) and the Kyiv Mozart String Quartet.

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