Wayne Gratz (nato in North Carolina e cresciuto in Pennsylvania, ma
residente in Florida, e laureato in informatica) è uno dei pianisti new age della seconda
generazione, quella che ha fatto tesoro della lezione della generazione di David Lanz. La sua formazione
musicale avvenne in un complesso di musica pop della Florida, i Paradise, in cui milita dal 1979.
Gratz esordì con un album, di squisita fattura,
Reminescence, orchestrato per piano, synth, flauto, violino, basso e percussioni, le cui eleganti
melodie si svolgono lente e leggiadre in un tripudio di piccoli effetti cromatici. Nelle aggraziate partiture
di questo lavoro Gratz mise in luce un linguaggio pianistico che è innanzitutto classico, poco o
per nulla contaminato dal folk e dal jazz.
Il suo forte sono acquerelli impressionisti come Rain On The Pond
e Chest In The Attic, immersi in armonie lussureggiantii. Soltanto in Glasses Of The Sun
Gratz tenta l'assolo di pianoforte, con risultati peraltro ipnotici, così come nel duetto con l'oboe di
Nancy Rumbel in Going Home. Emblema lirico del disco è la serenata di Karen's
Song, ma il suo talento melodico si esprime soprattutto in inni commossi, lenti e maestosi, come
The Shallows, degne delle sonate romantiche per pianoforte, e in fantasie sbrigliate come Red
Sky.
His elegant pop reached a zenith of formal perfection with Panorama,
dedicated to the vast natural spaces and scored for keyboards, strings,
bass, guitar, oboe and percussion.
Dream Tower opens the journey with
sprightly pace, a dense sparkling texture and hypnotic strumming, a technique
reprised by the evocative East To West.
The same exuberance permeates the singing piano of Sunshadow and
surfaces between the lines of Quiet Turning.
This mood of ecstatic optimism is tempered by the romantic mood of abandon
that seeps through A Place Without, Enzian,
Wind And Willow.
The chamber music of Appalachian Sunrise and the piano meditation of
Meadows are different ways to achieve the same, impressionistic magic.
The dynamic and seemless orchestration "paints" the landscape and then each
instrument populates it with colors and living tones.
Follow Me Home è aperto dal tema tenero di
Southlands, che dà subito la misura di come la musica di Gratz stia diventando sempre
più esuberante e colorita; ma quel brano non è nulla al confronto di ciò che viene
dopo: una fanfara trionfale del sintetizzatore e un attacco di batteria aprono The Lighthouse, il
tintinnio dimesso di Water Song s'impenna in un ritornello trascinante e Friend in L.A.
è di fatto un brano di musica rock, per quanto intriso di una superba cantabilità. Il Gratz
pensoso degli inizi si ritrova soltanto qua e là, in Imaginary Friend e nella title-track.
Il più pastorale e meditato Blue Ridge è dedicato
alla sezione dei Monti Appalachi che corre lungo gli stati sudorientali.
Accompagnato da violoncello,
dulcimer, chitarra, violino, mandolino e percussioni, Gratz ripete il suo canovaccio in un contesto meno
pomposamente orchestrale.
Prevalgono i toni della musica country (Blue Ridge 2,
Scenes of Reflection, Peaks Of Otter),
anche se Gratz continua ad eccellere nell'arte della sonata romantica
(A Heart in the Clouds)
e in temi tanto grandiosi quanto melodiosi (Dancing Lights).
Ha contribuito con due delle sue composizioni più melodiose e
liriche alle compilation Wilderness Collection (ocala), A Childhood
Remembered (The Green Room), Piano Solos (So Close e Cypress)
e Romance (Summer Fields e As I Fall).
"Impiegai diversi anni a comporre e registrare il primo
album. Come tutti gli esordienti, non mi sentivo sicuro di me stesso e non
erano in molti a incoraggiarmi. Quando finalmente usci`, mi sentii rinato:
avevo una carriera. La casa discografica mi incoraggio` a continuare, facendomi
notare il riscontro positivo che l'album stava avendo in termini di critica
e di pubblico. Poi e` chiaro che ogni album successivo e` stato piu` facile
da comporre e registrare del precedente. Col passare del tempo diventa quasi
una routine. Ma in realta` per me ci sono state poche differenze fra un
album e l'altro. Sono stati tutti composti e registrati qui, a casa mia, a
Orlando, in Florida. La mia musica non e` cambiata molto, di proposito: ho
cercato di conservare il mio stile. Di qualche album ho un ricordo piu` bello
ma piu` che altro perche' e` stato piu` divertente registrarlo. Per esempio,
"Blue Ridge" e` il mio preferito perche' lo registrai con un'apparecchiatura
completamente nuova e mi sentivo come un bambino quando mette mano a un
nuovo giocattolo. Gli ultimi dischi sono dischi di musica altrui, e questo
e` un fatto stimolante. L'idea e` stata della Narada, cosi` come la scelta
dei pezzi. Erano tutti pezzi che conoscevo molto bene, ma non e` facile
cimentarsi con la musica altrui. Di alcune non ho neppure voluto imparare
lo spartito. E` stato interessante entrare nel mondo di un'altra persona,
sapendo che quel mondo e` stato condiviso nei decenni da milioni di ascoltatori,
e provare a ritagliarsi un posticino personale. Adesso sto lavorando al mio
nuovo album, che sara` invece di materiale interamente mio."
"In realta` non ce l'ho! Da piccolo presi lezioni di pianoforte, ma nulla di
particolare, le stesse cose che fanno milioni di bambini negli USA. Poi
imparai da solo a suonare la chitarra e entrai a far parte di alcuni gruppi
di musica rock. Volevo diventare una star, come tutti a quell'eta`. Presto
passai alle tastiere, perche' i miei miti erano gli Emerson Lake & Palmer e
gli Yes, e infine tornai al pianoforte. Sono del tutto autodidatta, non so
nulla di musica! Le mie influenze sono le piu` disparate, da Keith Emerson
a Rachmaninov. Mi piace la musica classica e la ascolto spesso, ma da profano.
La musica che eseguo al piano e` semplicemente cio` che riesco a scrivere.
Non cerco di imitare nessuno perche' non saprei chi imitare...
Ho appreso per lo piu` ascoltando a caso. Passo la mia giornata ascoltando
un po' di tutto. Per esempio, amo un cantautore come Lyle Lovett, ma anche
un complesso di rock progressivo come gli Yes.
Dei pianisti contemporanei mi piacciono soprattutto George Winston,
Michael Jones, David Lanz."
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