- Dalla pagina su Tom Johnson di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)


(Tradotto e integrato da Stefano Iardella)

Tom Johnson (Greeley, 1939), allievo del Colorado di Morton Feldman, ha gettato un ponte tra minimalismo e dadaismo, ovvero LaMonte Young e John Cage.
An Hour For Piano (Lovely 1081, 1979), composto nel 1971, è subliminale piece per pianoforte che suona come il tintinnio del gamelan.
Altri lavori "minimal" includevano Nine Bells (India Navigation, 1982), un esercizio di musica topologica, Rational Melodies (Hat Art, 1993), composto nel 1982, forse il suo più ambizioso, una sequenza di 21 semplici melodie (derivate da operazioni matematiche) eseguibili su qualsiasi strumento, Bedtime Stories (1985), dodici racconti per clarinetto e voce, pubblicato prima come Historias Para Dormir (2003) e poi su Rational Melodies/ Bedtime Stories (Ants, 2006), Eggs and Baskets (1987) per testo e Failing: A Difficult Piece for Solo String Bass, per esecutore "parlante" (l'esecutore deve parlare mentre esegue lo score quasi impossibile).

The Four Note Opera (1972) è la sua opera più famosa, costruita, letteralmente, attorno a sole quattro note. Altre opere includono Riemannoper (1988) e Trigonometry (1997).
"Minimal" sono anche i suoi brani radiofonici: J'Entends un Choeur (1993), Music and Questions, Die Melodiemaschinen (1996). Tutti loro sono sminuiti da Bonhoeffer Oratorium (1996) per orchestra, coro e solisti, la sua composizione più ambiziosa.
Johnson si è trasferito a Parigi nel 1983, dove ha pubblicato il suo libro "Melodie autosimili" (1996).

Music for 88 (XI, 1993) è un altro esercizio di matematica applicata alla musica: ciascuno dei nove brani è, in sostanza, la dimostrazione di un teorema matematico.

The Chord Catalogue (XI, 1999) è una esecuzione matematica di tutti gli 8178 accordi possibili in un'ottava: i 78 accordi a due note, i 288 accordi a tre note, i 1287 accordi a cinque note, ecc., fino ai 1287 accordi a otto note, poi giù fino ai 715 accordi a nove note, ai 286 accordi a dieci note accordi, ecc., e infine l'unico accordo a 13 note.

Kientzy Plays Johnson (Pogus, 2004) raccoglie diverse composizioni di Johnson per sassofono. Kientzy Loops è una ripetizione minimalista vorticosa nella sua forma più ipnotica. Narayana's Cows (originariamente composto per trio di sassofono, basso e chitarra, ma qui scritto per sassofono multitraccia) separa ed enfatizza in modo indipendente melodia, linea di basso e bordone. Lo stesso Johnson legge alcuni segmenti parlati che illustrano un problema matematico (da cui il titolo) e che dovrebbero anche illustrare come si evolve la composizione. Man mano che diventa più complesso, lo schema inizia a riecheggiare la musica allegra di Michael Nyman, ma con un senso più forte di determinazione. Le quattro Infinite Melodies utilizzano lo stesso processo generale: ogni nuova frase è più lunga della precedente, "protendendosi verso l'infinito". L'effetto è quasi giocoso in II, funebre e intimidatorio in IV, trascendente in III e disorientante in I, che ricorre al silenzio come componente della frase, così che il brano tenda al silenzio assoluto.

Johnson è morto a Parigi l'ultimo giorno dell'anno del 2024, all'età di 85 anni.


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