Glen Velez
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Handance (Music Of The World, 1983) **
Internal Combustion (CMP, 1985) **
Seven Heaven (CMP, 1987) ***
Assyrian Rose (CMP, 1989) ***
Ramana (Music Of The World, 1991) **
Doctrine Of Signatures (CMP, 1991) ****
Mokave: Mokave volume 1 (AudioQuest, 1991) ***
Mokave: II (AudioQuest, 1992) ***
Border States (Interworld, 1993) *
Ettna (Music Of The World, 1993) * with Enzo Rao and Gianni Giabbia
Pan Eros (CMP, 1994) ***
Ars Moriende (Day Eight, 1994) * with Jonas Hellborg
Mokave: Afrique (AudioQuest, 1994) ***
Trio Globo (Silver Wave, 1994) **
Carnival Of Souls (Silver Wave, 1995) **
Rhythmcolor Exotica (Ellipsis, 1996) ***
Rhythms of the Chakras (Sounds True, 1998)
Breathing Rhythms (Sounds True, 2000)
Elephant Hotel (Daftof, 2003)
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Glen Velez (nato a Dallas, laureato in composizione classica) è un pirotecnico percussionista che si mise in vista collaborando con il compositore minimalista Steve Reich (dal 1972) e il Consort di Paul Winter (dal 1983). La sua specialità è il tamburello e in generale tutte le percussioni della sua famiglia che si suonano con le mani.

Nei suoi dischi solisti impiega tamburi arabi, indiani, africani e caraibici. In realtà ben poco rimane delle culture che hanno inventato quegli strumenti: Velez si impossessa delle loro sonorità e le plasma in lunghe suite che sono l'analogo delle jam improvvisate del jazz.

Le composizioni soliste di Internal Combustion (may 1985), in particolare Bodhran (per l'omonimo strumento irlandese) e Rain (per un tamburello mediorientale), sono soltanto esplorazioni degli universi sonori resi possibili da quegli strumenti. La title-track, ispirandosi alle musiche indiane e arabe (nonché a Reich), consente di improvvisare attorno a uno scheletro predefinito (con la differenza però che l'improvvisazione non è guidata da una parte melodica).


I duetti con Layne Redmond, invece, si spingono oltre: la title-track presenta geometria e forza che ne fanno qualcosa di più di un semplice esercizio teorico, e Bendir, che mescola un canto per sovratoni (tempo lentissimo) a un tribalismo delle percussioni africane (tempo frenetico), trova un ispirato equilibrio di timbri e poliritmi.

Seven Heaven (may 1986) aumenta il duo con i fluati di Steve Gorn. Sono prominenti gli accenti mediorientali, in particolare nelle spirali arabe di Amulet Of Bes. I bansuri (flauti di bamboo) rubano un po' la scena alle percussioni, che talvolta rimangono nulla più che un fitto trepestio di sottofondo. C'è indubbiamente molta più vita nella danza festosa di Ramana e nella lunga processione "hare krishna" del brano eponimo. C'è anche più profondità di significato: l'impasto di timbri afoni, soprattutto in Sweet Season, favorisce immersioni psico-etniche alla Jon Hassell.

Proseguendo nella progressione verso una musica sempre meno ardua, su Assyrian Rose (june 1989) i suoi vertiginosi assoli sono al servizio di intricate armonie per piccolo ensemble (bansuri, corno francese, armonica). L'altra novità è rappresentata dalla riabilitazione della melodia: i motivi sono per lo più malinconici e dimessi, ma, a differenza del bansuri di Seven Heaven, sono sviluppati fino in fondo. Il nuovo formato si presta per suggestive escursioni "primitive" come Assyrian Rose, contrassegnate da una stralunata polifonia in cui collidono non solo molteplici ritmi ma anche molteplici linee melodiche (i cui tempi, lenti, non sono quelli, rapidissimi, delle percussioni).


Il quintetto perviene forse alla sintesi più suggestiva con quel surreale incrocio fra fanfara caraibica, tema swing e blues di piantagione che è Blue Castle. La sognante Drala e l'esuberante Amazonas sospingono decisamente Velez nell'agone della world-music.

Dopo la prova piu` solista di Ramana, con la magica polifonia di Elemental Triad fra tre tamburelli accordati, Velez ha registrato il più vario Doctrine Of Signatures (december 1990), la cui title-track è un pezzo di quarantacinque minuti per cinque percussionisti da suonarsi camminando in tondo (per facilitare il sincronismo) ed è una delle sue opere più sperimentali. L'altra composizione del disco, White-Throated Sparrow è orchestrata per due percussioni e un flauto di bambù bansuri ed è simile alle cose precedenti di Velez.

Border States (december 1992), con Howard Levy all'armonica e Randy Crafton alle percussioni, sperimenta con una cornucopia di stili, dal pop etnico alle stasi minimaliste.

Al cospetto di queste opere austere Pan Eros (october 1992) è una parentesi leggera: ammicando al jazz-rock più atmosferico (Madrepora) e alla world- music più colorita (A Different World), Velez ha modo di dimostrare che le sue percussioni non sono fini soltanto al virtuosismo.

Insegnante musicale a New York, Velez è un personaggio semplice e modesto che ha prodotto alcuni dei dischi per percussioni più geniali di sempre.

Mokave è un trio formato dal bassista Glen Moore (ex Oregon), dal percussionista Glen Velez e dal pianista Larry Karush (questi due ultimi si erano conosciuti nell'ensemble del compositore minimalista Steve Reich ai tempi della Music For 18 Musicians e hanno poi suonato nel Consort di Paul Winter).
Karush è la forza della natura che guida il doppio album (july 1991). Song For A New City è l'ode che corona il suo tour de force.

Lo stile di Afrique (september 1993) è ispirato in egual misura dalla world- music di Paul Winter e dal jazz del trio di Bill Evans. Il protagonista è Karush, che in Africa 3/2 e nella title-track dà saggi di africanismi alla Dollar Brand e in Country compete con le meditazioni di Keith Jarrett. Le ritmiche ossessive di Velez e Moore servono soltanto a rendere un po' misterioso lo sfondo su cui si svolgono le acrobazie stilistiche del pianoforte.

Trio Globo (january 1994) è Glen Velez (percussioni), Howard Levy (pianoforte) e Eugene Friesen (violocello), che qui eseguono un jazz molto più etnico.

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Carnival Of Souls (february 1996 - Silver Wave, 1995)

Rhythmcolor Exotica (october 1997 - Ellipsis, 1996)

Rhythmcolor Exotica (Ellipsis, 1996) is a tribute to the ancient frame drums. Velez is joined by many percussionists. The nine pieces are inspired by and dedicated to cultures from all over the world. Flute and violin help steer Golden Seal. A trombone leads the festive dances of Pan Eros and Rosanna's Turquoise. But these are mere appetizers for the main dishes, which are mainly percussive. The 13-minute Mesopotamia feels like a journey back in time, and the 12-minute Procession for Bes is a hypnotic confluence of civilizations.

Rhythms of the Chakras (Sounds True, 1998) was another tour de force at a number of frame drums.

Both that work and Breathing Rhythms (Sounds True, 2000) were specifically designed for meditation/relaxation.

Elephant Hotel (Daftof, 2003) features Lori Cotler on vocals, Adam Rogers on guitar, Howard Levy on harmonica.

(Translation by/ Tradotto da xxx)

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