Il chitarrista Carl Weingarten è attivo dagli anni '70 con la sua
versione di jazz-rock spaziale.
Con il gruppo sperimentale dei Delay Tactis (Walter Whitney e David
Udell) eseguiva un synth-pop strumentale influenzato da Brian Eno e Bill Nelson. Poi con Gale Ormiston
si immerse nei suoni elettronici: Submergings fa un uso massiccio dei "tape loop", con il
risultato di assomigliare un po' troppo ai dischi di Eno e Robert Fripp e di indulgere in lunghe suite
ambientali; Windfalls si allontana dal modello di Fripp & Eno (nonostante la title-track sia
pura "frippertronics") e propone un'elettronica più vivace (Between Clouds, Luna e
soprattutto Rainy Journey). Poi da solo con Living In The Distant Present
inventò una variante per chitarra elettrica della musica ambientale.
Laughing At Paradise diede vita a un programma di "musica da
camera progressiva" che in realtà era semplicemente un campionario di suoni insoliti.
Originariamente avrebbe dovuto essere un album doppio, ma la seconda parte, Pandora's
Garage, venne pubblicata soltanto quattro anni dopo. Dal Prelude To Pandora al
Romance And Evolution In B Minor questo disco perduto dimostra quanto Weingarten fosse in
anticipo sui tempi.
La musica ambientale di Dreaming In Colors nasce
dall'accoppiata fra il suo stile elegante e atmosferico e i sottofondi elettronici di Walter Whitney. Il
chitarrismo di Weingarten trova un varco fra Robert Fripp (la title-track) e Manuel Gottsching
(Ritual), scodellando una piccola gemma come In The Sun. L'elettronica si affida a
melodie dolcissime (Pipe Winds) e alle movenze seducenti dei Tangerine Dream (Maiden
Flight).
Con Primitive Earth viene a galla il tocco più subliminale
di Weingarten. Brani come Before The Wave vivono di tintinnii leggeri, di echi lenti e lievi.
L'album è però un lavoro eterogeneo di gruppo, in cui le individualità non sempre
si amalgamano.
Critical Path annovera invece Joe Venegoni al dulcimer e segna
l'incontro di Weingarten con il folk asiatico.
Dispersivo invece Slide Of Hand, un lavoro più
aggressivo del solito. Redwood Melodies è una raccolta di ballad acustiche per piccolo
ensemble (chitarre, violino, piano, contrabbasso e percussioni).
Lo scenario tribale e futurista di Acoustic Shadow sembra aprire
nuovi orizzonti, con uno stile complesso, cinematico e drammatico che impone strutture più agili
e compatte. Di ciascuno strumento dell'accompagnamento vengono esaltati i timbri più insoliti, in
maniera da renderlo irriconoscibile, seguendo l'esempio delle cento personalità della chitarra (che
in Cambodian Waltz si mescola al fitto tintinniio delle percussioni).
Se i brani d'effetto sono quelli in cui il flauto si mimetizza fra le percussioni
e propelle la marcia, come Daughter Of The Monk e Light Years Dark Skies,
emblematica della nuova fase è soprattutto la polifonia esaurita di The Signals, dove si
cita Steve Roach ma senza impiegare l'elettronica, o di Fire In The Temple, dove regnano ormai
soltanto rumori indecifrabili. Continuando in questa progressione Weingarten approda a una forma
austera di musica da camera, prima con Dream Carefully (per violoncello, cimbali e sintetizzatori)
e poi con Acoustic Shadow, un lungo, affusolato sibilo composto di "droni" elettronici e accordi
dilatatissimi di chitarra. Appartengono tutto sommato al passato i lamenti psichedelici nel pastorale
paesaggio elettronico di Shaman's Blues e il crescendo trascinante e assordante di Secret
Agents.
Weingarten sta coniando una scienza della spersonalizzazione della
chitarra.
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