Dalla pagina su LaMonte Young di Piero Scaruffi
La Monte Young, nato nell'Idaho nel 1935, studio' a Los Angeles e a Berkeley composizione, teoria musicale e contrappunto dal 1956 al 1960. Nel tempo libero suonava il sax alto con musicisti jazz del calibro di Eric Dolphy e Don Cherry.
Il primo modello di Young fu l'alea di Cage. Portandola alle estreme conseguenze Young apri' in realta' un'epoca nuova. Composizioni come For Brass (1957) e For Guitar (1958), non esenti da influssi seriali (come le opposizioni atonali e la struttura cromatica organizzata), mostrano una spiccata propensione per i toni puri di durata estesa. For Brass, forse il capolavoro del primo periodo, fa emergere lentamente sezioni individuali di fiati che poi si combinano dolcemente con tutti i timbri di ottoni. For Guitar e' una successione di pause e di note staccate. Nel Trio For Strings del 1958 il violinista sostiene un tono, fa una pausa, sostiene un tono, fa una pausa, e cosi' via per circa tre ore. A giudicare dalla carriera di Young il minimalismo sarebbe un derivato degli esperimenti di Cage. Ma il trio per archi e' anche un naturale discendente della dodecafonia puntillista di Webern (morto nel 1945).
Nel 1959 vinse una borsa di studio e si trasferi' a Darmstadt, dove insegnava Stockhausen. L'esperienza segno' una svolta decisiva nella sua carriera, accentuando la radicalita' delle sue composizioni. Il Poem For Tables, Chairs and Benches dell'anno dopo, per esempio, consisteva semplicemente in un certo numero di ordini per spostare i mobili di una stanza, e il risultato era venti minuti di pura cacofonia. Analogamente in Two Sounds i due esecutori devono strisciare lattine sulle finestre e un secchiello su una porta di vetro.
L'anno dopo abbandono' la ricerca elettronica e, tornato in America, si uni' a John Cage e al suo laboratorio di musica aleatoria. Fu anzi uno dei promotori del movimento Fluxus, che fondeva teatro dadaista e alea-gestualita'. Young divenne uno degli animatori della scena alternativa di Manhattan.
L'influenza del maestro americano si manifesta nelle prime opere degli anni Sessanta, soprattutto nelle brevi Composition costruite attorno a un evento, non necessariamente sonoro. Per esempio lo spartito della #2 dice di accendere un fuoco di fronte al pubblico, la #5 di liberare uno stormo di farfalle sul palco, eccetera. La piu' programmatica e' la #10, che inizia con un motto rimasto celebre, un motto che potrebbe essere assunto a definizione ante-litteram del minimalismo: "draw a straight line and follow it" ("traccia una linea retta e seguila"). La piu' fedele a questa ideologia e' la #7, la quale consiste in una quinta regolarmente annotata con in piu' soltanto l'istruzione "da tenersi a lungo".
La parola "minimalismo" nacque nello stesso periodo. Per Young e' "minimale" la musica "che richiede mezzi minimi". Pezzi come le Compositions e Vision (che combinava "a caso" undici diversi suoni e undici diverse durate) sono forse gli unici di tutta la scuola che possano legittimamente chiamarsi "minimali".
Anche all'interno del movimento Fluxus Young contribui' diverse opere di "concept art" radicale: Any Integer To Henry Flint consta, per esempio, di venti minuti di percussione del pianoforte.
Il termine "dream house" venne coniato per la prima volta nel 1961. La prima "dream house" era una soffitta di New York in cui si radunavano Young, la moglie Marian Zazeela e The Theatre Of Eternal Music, un complesso in cui militavano, fra gli altri, il violinista Tony Conrad, il violista John Cale, il trombettista Jon Hassell, il violista David Rosenboom e l'organista Terry Riley. Il gruppo elaborava un suono continuo e costante, mentre Young costruiva di persona apparecchi per la generazione artificiale del suono. L'atmosfera era decisamente meno accademica che con il Fluxus, molto piu' vicina allo spirito di strada e dei "loft" creativi del Greenwich Village.
Le composizioni che segnano il passaggio a quello che e' oggi noto come "minimalismo" sono proprio quelle concepite in soffitta, logiche evoluzioni del trio per archi: Death Chant (1961), uno dei suoi rari pezzi per ripetizione (invece che per droni); Composition 1961; Aeolian Blues in Bb with a Bridge (1961), una versione infinita del formato blues; The Second Dream Of The High-tension Line Stepdown Transformer (1962), Early Tuesday Morning Blues, Dorian's Blues In G (1963), The Overday (1963) e 5th Day Of The Hammer, tutti orchestrati per sassofono, tamburi indiani, viola, chitarra ad arco e un cupo rumore di sottofondo. In essi si delineano chiaramente le tendenze del lavoro futuro di Young: suoni sostenuti a lungo, improvvisazioni di sassofono e continuum ininterrotti.
The Second Dream of the High-Tension Line Stepdown Transformer (Gramavision, 1991) offers a 77-minute "melodic" version of the namesake piece that was oiriginally composed in 1962, here performed in 1990 by eight muted trumpets, droning together for periods determined by the players' breathing cycles. The flow of sounds is partly mathematical and partly improvised. Indirectly, Young had bridged the most scientific, deterministic form of music and the most free-form, open, random form of music.
Nel 1964 la "dream house" divenne un progetto piu' ambizioso: un locale chiuso, appositamente costruito per produrre e fruire della musica considerata a tutti gli effetti come un organismo vivente. La composizione ha una durata indefinita e consta di un suono costante (o di piu' suoni costanti simultanei); l'ascoltatore ne fruisce le riverberazioni secondo la posizione, e muovendosi percepisce delle modulazioni. In altre parole, egli vive in simbiosi con il suono e puo' partecipare a crearlo. L'esecuzione dal canto suo richiede una grande preparazione e una grande concentrazione da parte degli improvvisatori, soprattutto i cantanti che devono tenere i toni gutturali dei mantra indiani. Dal settembre 1966 al gennaio 1970 la "dream house" erogo' ininterrottamente il suono in cui "vivevano" Young e Zazeela. Nel giugno 1969 alla galleria Heiner Friedrick di Monaco si tenne la prima presentazione pubblica di un modello di "dream house". Negli anni successivi altre ne seguirono, di durata variabile fra i quattro e i cento giorni, sia in Europa sia in America.
Il brano fondamentale (semi-improvvisatorio) dell'ensemble, iniziato nel 1964, si intitola The Tortoise His Dreams And Journeys ed e' diviso in diverse sezioni, fra cui Map Of 49's Dream: The Two Systems Of Eleven Sets Of Galactic Intervals Ornamental Light-years Tracery, che e' l'unica di cui esistette a lungo un frammento su disco (quaranta minuti, Jon Hassell alla tromba, Garret List al trombone, Zazeela alla voce e Young all'elettronica). L'esecuzione piu' lunga di cui si abbia traccia e' quella tenuta alla galleria di Harrison Street a New York, che duro' ininterrottamente per sei anni, dal 1979 al 1985.
Nel 1964 Young compose anche quello che restera' forse il suo capolavoro assoluto, il colossal minimalista di cinque ore The Well Tuned Piano per toni esatti (il titolo parodizza il Clavicembalo Ben Temperato di Bach), che richiese un mese soltanto per preparare l'accordatura del pianoforte. E' questa la composizione che meglio esemplifica il concetto di musica come organismo vivente: l'esecutore inizia suonando le note che ha prestabilito, ma presto il piano accordato secondo l'intonazione giusta provoca dei cambiamenti, e, dopo che l'esecutore si e' adeguato a questi cambiamenti, deve subire altri cambiamenti, e cosi' via; proprio come un organismo che cresca a poco a poco. In breve, la performance diventa frenetica e ipnotica. Come Tortoise questo pezzo non ha fine. L'album The Well-Tuned Piano documenta cinque performances di questa idea.
An unauthorized two-LP bootleg of 1992 contains live performances of Sunday AM Blues (1964), B Dorian Blues (1963), The Well-Tuned Piano (1964), and Map of 49's Dream (1971).
Molti di questi brani sono raccolti sulle undici cassette illegali della Velvet Underground Appreciation Society.
LaMonte Young also scored Winterbranch (1964) for Merce Cunningham's dance company.
Nel 1967 Young elaboro' l'omonimo "The Two Systems Of Eleven Categories", il libro magico che fornisce le basi per il suo metodo di composizione. I Drift Study, per esempio, sono costruiti su due o piu' onde sinusoidali, le cui frequenze sono selezionate in modo da creare gli intervalli previsti dal libro.
Nel 1970 Young comincio' a studiare i raga indiani sotto la guida del massimo vocalista indiano vivente, Pandit Pran Nath. L'influenza spirituale e musicale dell'esperienza dell'Himalaya incise profondamente sugli studi del compositore, che comunque continuava ad affinare gli strumenti della "dream house", il "continous live electronic sound environment", ai tampura indiani anteponendo le onde sinusoidali, simulazione tecnologica di yin-yang.
Young e' l'unico vero minimalista. Fin dagli anni Cinquanta e' venuto assimilando elementi di jazz improvvisato, di composizione indeterminata, di serialismo, di elettronica e di canto kirana. La fusione di quelle componenti ha originato uno stile che non e' soltanto di musica ma anche di rappresentazione della musica. Ha pagato la sua totale dedizione alla musica radicale con l'emarginazione: tre soli dischi in trent'anni e rarissime esibizioni. Nel 1982 la prima mondiale di Trio For Strings (1958) di tre ore (for sustained chords and silence) e nel 1984 il contratto per registrare un disco quintuplo del suo capolavoro Well Tuned Piano (eseguito al Custom Bosendorfer Imperial grand piano, il Concorde dei pianoforti!) lo hanno finalmente portato agli onori della cronaca.
La Monte Young considera la musica come un essere eterno, indipendente dall'esistenza dell'uomo, e critica la civilta' occidentale che ha cercato di adeguare la musica all'essere umano, in tal modo snaturandola e perdendone l'essenza.
Il suono e' una creatura dotata di vita propria. Il suono e' eterno ed immutabile: la nota, prolungata per tutta la durata dell'esecuzione, e' funzione, per effetto di interferenza, della posizione d'ascolto, ma si noti che in un ideale ambiente infinito non subirebbe variazioni. La musica e' una forma di religione e La Monte Young e' il sacerdote delle cerimonie che si svolgono nel suo tempio elettronico. Young recupera la dimensione di ipnosi e trance della musica primitiva.
Il minimalismo di LaMonte Young, al confine fra psico-acustica e musica spaziale, rappresenta la piu' radicale impresa della musica moderna, una sorta di black hole sonoro dove tutte le nozioni musicali vengono perdute.
Time Crystals (1990) era un quartetto d'archi.
Young ha anche formato la Forever Bad Blues Band, un quartetto (chitarra, basso, batteria e sintetizzatore) che suona linee pseudo-blues ipnotiche e dilatate sul doppio disco Just Stompin' (Gramavision, 1993), una performance dal vivo del 1992 del suo Dorian's Blues In G (1963). Dopo i 15 minuti di introduzione per solo pianoforte, che trasmette l'essenza dell'idea, l'ambientazione rock del resto è piuttosto deludente, ricordando più le trenodie nevrotiche di Neil Young che non la "Dream House".
Inside the Dream Syndicate vol 1: Day of Niagara (Table of the Elements, 2000) è una terribile registrazione di 31 minuti di una session dell'aprile 1965 (facente parte di The Tortoise His Dreams And Journeys) con John Cale (viola amplificata), Tony Conrad (violino amplificato), Angus Maclise (percussioni appena udibili), Young e Zazeela. Cale e Maclise si sarebbero uniti ai Velvet Underground qualche mese dopo, e questa sessione suona più simile al noise-rock che al celestiale e ronzante minimalismo di LaMonte Young.