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Yves Allegret si impose nell'immediato
dopoguerra come il più solido confezionatore di film noir a catena, alcuni dei quali esprimevano
con toccante delicatezza il disagio morale di quell'epoca turbolenta. I film migliori sono quelli del periodo
con Signoret, sua moglie:
Dedée d'Anvers (1947) è una prostituta del porto che ha la possibilità di rifarsi la vita con un marinaio italiano, ma il vigliacco che la sfrutta e la picchia non glielo vuole permettere e uccide a tradimento il marinaio (Dedée si fa giustizia schiaccaiandolo sotto le ruote dell'auto del padrone del locale); Une Si Jolie Petite Plage (1949) è un giallo
psicologico (uno studio sul rimorso) in cui si dispiega tutto il mestiere di Allegret,
la storia di un giovane (Philippe) che torna alla locanda dove serviva da
ragazzo ed è condotto al suicidio da un uomo che conosce il segreto del suo
passato, l'omicidio cioè di una ricca amante che aveva incontrato proprio in quella locanda;
Occupe-toi d'Amelie/ Oh Amelia (1949)
Les Orgeuilleux (1953), scritto da Sartre, è la storia di
un medico alcoolizzato(Philippe) distrutto dal rimorso di aver provocato la morte della moglie che
trascina la propria esistenza in un villaggio messicano e che viene redento da un'altra disperata rimasta
vedova.
I film di Allegret descrivono ambienti squallidi e sinistri e riportano ai climi dell'anteguerra. | If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me. |
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