Juan Bardem
si diplomo` nel 1947 in
cinematografia, in compagnia di Berlanga. Scrive per una rivista specializzata, milita nelle file
dell'opposizione, e collabora con Berlanga ad alcuni progetti di sceneggiature. Nel 1951 l'amico ha la
possibilita` di dirigerne uno, Mister Marshale, e pochi mesi dopo i due girano insieme Esa pareja
felix, minuta analisi viscontiana del barrio suburbano, venata di umorismo nostrano. Dopo altre due
commedie neorealiste, Comicos (1953), e Felices Pascuas (1954), Bardem diresse
Muerte de un Ciclista (1955),
revisione dell'Antonioni di Cronaca di un amore: la crisi scoppiata tra due coniugi in seguito a un
incidente nel quale hanno ucciso un operaio in bicicletta, che e` anche la crisi di coscienza dell'uomo, un
industriale messo brutalmente di fronte al mondo dei lavoratori e degli studenti, e incapace di tollerare
ancora la corruzione del proprio ambiente. Ai Vitelloni di Fellini si rifa` invece la tragicommedia
provinciale di Calle mayor (1956): i giovani di buona famiglia non sanno come ingannare il tempo e allora
imbastiscono uno scherzo ai danni di una zitella, una delle tante fanciulle pudiche e bigotte della Spagna
ultra-cattolica. Bardem si distingue dall'originale per l'accurato intimismo: il giovane che si e` finto
innamorato e` preda di una profonda crisi di coscienza che lo porta alle soglie del suicidio. La venganza
(1957) indulge in sentimentalismi zavattiniani, mentre Las cinco de la tarde (1960) smitizza il mondo delle
corride. Le pianos mecaniques (1964) e` vignettismo provinciale (la gestrice di un locale e i suoi
spasimanti).
El puente (1976) e` la storia di una moderna don Quijote in motocicletta ed
approccia ritmi narrativi piu` hollywoodiani.
|
If English is your first language and you could translate the Italian text, please contact me.
Scroll down for recent reviews in english.
|