Alexander Kluge


7.0 Yesterday Girl (1966)
7.0 Artists under the Circus Tent (1968)
7.0 The Power of Emotions (1983)
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If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me. Fra i firmatari del Manifesto di Öberhausen vi era Alexander Klüge, che esordì nel 1965 con Abschild von gestern, biografia godardiana di una ragazza ebrea e profuga dall'Est, incapace di integrarsi, ora ladra ora truffatrice ai danni del padrone-amante, ora pupilla di un uomo politico che la mette incinta e la liquida con un po' di denaro, che alla fine va volontariamente a costituirsi. La sua vita è del tutto negativa, vittime delle ingiustizie e delle ipocrisie sociali.

Die artisten in der zirkusküppel (1967) è ancora l'odissea di una donna, figlia del proprietario di un circo sfracellatosi durante un numero di equilibrismo, che vorrebbe rifondare l'arte del circo e, ereditata un'ingente somma da un'amica, riesce a portare a compimento il sogno, ma solo per rendersi conto del fallimento dei suoi principî e che, dopo un'infelice tentativo con la televisione, si dà alla carriera politica, il tutto all'insegna della teoria di Adorno sull'impotenza dell'arte nella società capitalista. Moderno Wilhelm Meister sull'utopia dell'arte, estende il godardismo del precedente ad un brechtismo epico-saggistico: discontinuità, straniamento, ellissi, inseriti documentari. Film aperto nell'accezione di Resnais, la cui trama narrativa è incompleta.

Willi Tobler (1971) attacca l'economia capitalista sul piano della satira. Il protagonista è un ambizioso senza scrupoli che, per fare carriera, accetta di collaborare alla repressione dei disordini che stanno affliggendo l'intera galassia e cambia bandiera ogni volta pur di stare sempre con i più forti, ma, restaurato l'ordine, non gli sarà perdonato l'ultimo voltagabbana.

Il grande caos di questo e degli altri film di fantascienza di Klüge lascia molto spazio all'improvvisazione (le tecniche di finzione si ispirano a Meliès).

Gelegenheits arbeit einer shlavin (1973) ritorna alla biografia femminile con un'altra vittima dell'idealismo: una giovane casalinga, piena di entusiasmo anche se un po' goffa, nonostante le avversità la costringano a procurare aborti illegali e nonostante l'attività politica in fabbrica venga spezzata dal licenziamento del marito. Straniamento e surrealismo, paradosso e sarcasmo, anticapitalismo e filo-femminismo e, soprattutto, il montaggio eterogeneo sono la costante del cinema di Klüge; i suoi eroi sono positivi, sono malati di fantasia e di utopia, inesorabilmente destinati ad ogni piè sospinto.

In gefahr und grosster (1974) è un virtuosismo di montaggio che sovrappone diverse sequenze documentarie e due storie a soggetto, un collage che disgrega il materiale; la teoria critica di Klüge professa un cinema pubblico che nasca dall'incontro fra la realtà sociale e la finzione individuale.

Der starke Ferdinand (1976) è un apologo grottesco sul capitalismo avanzato: il capo dei vigilantes di una fabbrica (peraltro un corrotto vizioso) applica metodi militari con l'efficienza di un tecnocrate e va tanto in là con la sua dedizione al dovere da proporre la chiusura della fabbrica come stato di suprema sicurezza; licenziato, organizza un attentato contro un ministro per dimostrare la validità delle sue tesi; la sua fanatica crociata per l'ordine assoluto è una satira del mito dello zelo germanico, ma anche un avvertimento sulle contraddizioni del capitalismo.

Die macht der gefuhle (1983) è un film-saggio sullo spettacolo come fabbrica dei sentimenti: episodi che parafrasano la cronaca nera sono mescolati a sequenze documentarie e a interviste a protagonisti dello spettacolo.

Alexander Kluge (Germany, 1932), one of the leaders of the German avantgarde of the 1960s, specialized in film-essays such as Abschied von Gestern/ Yesterday Girl (1966) and Die Artisten in der Zirkuskuppel/ Artists under the Circus Tent (1968). After the sci-fi film Willi Tobler und der Untergang der 6. Flotte, 1977 (1969), Gelegenheitsarbeit einer Sklavin (1973) and the satirical In Gefahr und Groesster Not Bringt der Mittelweg den Tod (1974), he continued in the film-essay genre with: Der starke Ferdinand (1976), Deutschland im Herbst/ Germany in Autumn (1978), Die Patriotin (1979), Der Kandidat/ The Candidate (1980), Biermann-Film (1982), Die Macht der Gefuehle/ The Power of Emotions (1983), one of the best, Krieg und Frieden (1983), Der Angriff der Gegenwart auf die Uebrige Zeit/ The Assault of the Present on the Rest of Time (1985), and Vermischte Nachrichten/ The Blind Director (1986).

Kluge also wrote the historical novel "Schlachtbeschreibung/ The Battle" (1964), which includes a collage of documents and charts, and the sci-fi novel "Lernprozesse mit Toedlichem Ausgang/ Learning Processes with a Deadly Outcome" (1973).

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