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Grecia

In Grecia gli intellettuali c'erano, ma dovevano riparare all'estero dopo il colpo di Stato dei colonnelli. Il successo internazionale di Melina Mercouri (prima star balcanica, poi ministro della cultura socialista) fece conoscere il cinema greco all'estero: Cacoyannis, Angelopulos e Costa Gavras guidano le fila delle produzioni internazionali, ma in patria si forma un forte filone sperimentale (Rentzis, Markopoulos).

Pantelis Vulgaris: To proxenio tis Anna (1975), borghesia; Happy day (1976), prigionieri politici.

Mikos Panayatopulos: I colori dell'iride, tipo Blow up: è stato filmato il suicidio in mare di un uomo, ma del corpo non si trova traccia, e un testimone che derca invano di convincere le autorità impazzisce al punto da ripetere la stessa scena.

Thanassis Rentzis, sperimentale: Corpus (1979), analisi filosofica di diverse epoche storiche, sinfonia visiva; Bio-grafia (1975); Fiction (1977); L'angelo elettrico (1981).

Nikos Kundurus, neorealista: Magiki polis (1954); O drakos (1955), metafora, paesaggi montuosi deserti; Iparanomi (1958); To potami (1960); Vortex (1971), sessualità, avanguardia; '22 (1981), atrocità turche ai danni di prigionieri greci.

Kostas Skifas: Modello (1974); Metropoli (1975), dibattito poetico-fotografico.

Alexis Damianos: Evdokia (1971), passione amorosa fra soldato e prostituta.

Mico Papatakis, esistenzialismo parigino: Les abysses; Le patres du desordre (1966), profezia della dittatura; La tortura (1975).

George Pan Cosmatos: Cassandra crossing (1976), giallo spionistico e morale; due giovani compioino un attentato per protestare contro la guerra biologica, ma uno muore e l'altro scappa su un treno inseguito dagli americani che vogliono impedirgli di rivelare i loro segreti e che non esitano a preparare un incidente ferroviario che farebbe strage se i passeggeri non si accordassero ed evitassero la tragedia; Cobra (1986) è un'apologia parafascista del giustiziere solitario (Stallone) che combatte la malavita con gli stessi suoi metodi feroci e bestiali; infarcito di tutti gli stereotipi del genere (inseguimenti, omicidi truculenti, scene iperrealiste, sparatorie, assedi, bande di motociclisti).

G. Markoupoulos, pittura e poesia, eccentrico maledetto bohemiem, decadente raffinato, corrosivamente antiborghese, estetismo erotico, Cocteau e underground.


Theodoros Anghelopulos
Michael Cacoyannis

Nato a Cipro, dopo aver studiato a Parigi e Londra, spronò in Grecia il sentimento nazionale. Il suo stile sobrio e solenne, recuperato dalla tragedia classica e applicato ai drammi quotidiani della gente comune, diede fama all'estero al cinema greco.

Il pathos del suo cinema e del suo teatro culminarono con la trilogia euripidea, e in particolare nell'Elettra (1962) cinematografica e nelle Troiane (1963) teatrali (con cast internazionale).

Grande successo arrise anche a Zorba [(1964) da Kazantzakis], melodrammatico omaggio al folklore nazionale, e a The day the fish came out (1967), apologo catastrofico in cui un pastore trova un'arma misteriosa e scatena una tragedia immane.

Sweet country (1986): dramma del colpo di Stato che depose e uccise Allende in Cile.


Costi Costa-Gravas

La Turchia, nonostante la massiccia campagna di occidentalizzazione degli anni Venti, si trovava ancora in uno stadio culturale piuttosto arretrato, e per di più l'instabilità politica ostacolava l'emergere di un ceto di intellettuali.


Yilmaz Guney