See also the Best Spanish Films of All Time
Grottesco macabro...
Bunuel""0"(....??)
De Orduna ""7"(....??)
Saenz"""11"(....??)
Lucia"
Gil 13 (....??)
Nieves 15 (....??)
Berlanga 21 (....??)
Bardem 22 (....??)
La guerra ispano-americana del 1898 aveva sancito la decadenza della gloriosa Spagna ed aveva aperto le porte a una generazione di intellettuali critici nei confronti dell'aristocrazia e della Chiesa (la generazione (...) del 98 appunto). La Spagna soffri` nel primo dopoguerra di una cronica instabilita` politica: la monarchia costituzionale aveva perso il controllo della situazione, i governi si succedevano a ritmi semestrali, la Catalogna anelava all'indipendenza, le colonie marocchine erano in rivolta. Ma sopra ogni altra cosa la crisi politica aveva una causa sociale: la contrapposizione fra i feudatari moderni, appoggiati dalla chiesa e dall'esercito, e la classe lavoratrice, tanto nelle campagne quanto nelle citta`. La dittatura militare instaurata nel 23 provoca dimostrazioni e alimenta la sovversione; nel 1931 essa deve accettare elezioni democratiche, che portano al potere i repubblicani, sostenuti dalla borghesia liberale, dalle classi lavoratrici e da larga parte degli intellettuali, e osteggiati invece dalle destre, dai leninisti e dagli anarchici. Nei cinque anni successivi la neonata repubblica attraversa un periodo assai travagliato, finche` nel 1936 le nuove elezioni danno la maggioranza al Fronte Popolare costituito da repubblicani, socialisti, comunisti anarchici. Il generale Francisco Franco capeggia una rivolta militare alla quale si uniscono monarchici, cattolici e fascisti; gli insorti ricevono aiuti militari da Italia e Germania, mentre (1960.000) volontari accorrono da tutto il mondo in sostegno della resistenza. Per tre anni una feroce guerra civile dilania il paese (un milione di morti), ma 1939 Franco entra in Madrid e instaura la dittatura. Cervelli intellettuali abbandonano la Spagna, che cade in totale oscurantismo, coronato dall'adesione alla Nato (1955) e interrotto soltanto dai disordini studenteschi e dagli scioperi dei primi anni sessanta peraltro duramente repressi.
Il primo cinema spagnolo ha sede in Barcellona ed indulge nel colore locale (danzatrici e toreri). Madrid si allinea negli anni Venti, ma punta soprattutto sulle coproduzioni: Benito Perojo gira a Parigi i primi film di qualita`, Luis Bunuel segue Dali` in Francia. Con l'avvento del franchismo i pochi talenti (Bunuel in testa) sono costretti all'esilio. Proliferano i generi di regime: quello della "crociata" (esaltazione del franchismo) tipo l'agiografia di Raza, 42, di Jose` Saens, quello folcloristico (Goyescas, 42, di Perojo), e quello calligrafico (di ispirazione letteraria) inaugurato da El escandalo" di Jose` Saens. Nel dopoguerra si contrappongono l'epopea castigliana (romanzesca e tendenziosa esaltazione del passato storico), e il neorealismo La princesa de las ursinos di Luis Lucia, Alba de America, 51, di Juan de Prduna(...) La guerra de dios di Rafael Gil (1963).
In ogni caso la cinematografia spagnola esprime la mentalita` cattolico-borghese del ceto dominante. Grande scandalo nell'ambiente bigotto del cinema spagnolo suscito` percio` Iurcos (1951) di Jose` Nieves-Conde, cruda analisi della miseria dei sobborghi. Al neorealismo si ricollegano anche i due maggiori registi rimasti in patria, l'introspettivo Juan Barden e l'ironico Luis Berlanga.