Volker Schloendorff


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Volker Schlöndorff studiò a Parigi e fu poi assistente di Melville e di Malle. Nel 1964, di ritorno in Germania, traspose per il cinema il Törless di Musil con una tecnica narrativa molto più lineare di quella dei suoi coetanei.

Mord und Totschlag/ Vivi ma Non Uccidere (1967) racconta una giornata terribile nella vita di una ragazza nevrotica la quale, dopo aver ucciso il suo ragazzo, chiede aiuto a due amici per nasconderne il cadavere e passa con loro ore di estasi, salvo poi cadere preda del rimorso.

Dopo aver trasposto Kleist e Brecht il regista dà il suo capolavoro con Der Platzliche Reichtern der Armen Leute von Kombach/ Improvvisa Ricchezza della Povera Gente di Kombach (1970), resoconto da ballata dialettale medioevale sulle lotte dei contadini per impadronirsi del denaro delle tasse (modernizzazione del tradizionale genere del "heimatfilm"); il fatto storico è un pretesto per analizzare la psicologia della rivolta, con alterni entusiasmi e scoramenti, contro un sistema monolitico ed indifferente.

Da questo momento ha inizio la collaborazione con l'attrice Margareta von Trotta, protagonista del successivo Strohfeuer/ Fuoco di Paglia (1978), storia di una donna divorziata che, per ottenere la custodia del figlio, deve piegarsi alle leggi e sposarsi di nuovo.

Dopo aver trasposti due romanzi di Böll (Die Verlorene Ehre der Katharina Blum/ The Lost Honor of Katharina Blum/ Il Caso Katharina Blum, 1975), Grass (Die Blechtrommel/ Tin Drum/ Tamburino, 1979) e un reportage esistenziale dal Libano dilaniato dalla guerra civile gira Murder on the Bayou/ A Gathering of Old Men [(1987) tensioni razziali in Louisiana].