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Preston Sturges era figlio di un ricco uomo d'affari e di una eccentrica
mecenate, direttrice di una casa di cosmetici di Parigi. Fra le celebrità che frequentavano il circolo
parigino di cotanta madre, spiccava Isadora Duncan, la ballerina nomade che rivoluzionò la danza
moderna; fu proprio lei ad avviare il giovane rampollo alla carriera teatrale, offrendogli l'assistenza alla
regia dell'"Oedipus Rex" di Stravinskij nel 1914.
Alla fine della guerra, a cui partecipa sedicenne, ritorna negli Stati Uniti e
intraprende seriamente la carriera di commediografo. "Strickly dishonorable" e "The guinea pig" sono
intorno al 1927 due successi colossali di pubblico, e, con l'avvento del sonoro, vengono ridotti per lo
schermo. Sturges viene chiamato a Hollywood per scrivere sceneggiature, basate su una caratteristica
tecnica drammatica: il "narratage", evocazione, da parte di uno dei protagonisti, della storia che il film
racconta. In meno di dieci anni ne firma una trentina, conquistando il primato di stipendio (2500 dollari
la settimana). Nel 1940 fu il primo sceneggiatore di Hollywood a diventare regista (poco dopo sarebbe
stata la volta di Houston, Wilder, etc.
Con il film d'esordio, The Great McGinty (1940), s'inserì nel
filone della commedia sofisticata imponendo un originalissimo timbro burlesco,
satirico e sentimentale (benche' l'ambientazione all'inizio ricordi piu`
i film noir e poi si trasformi in un gangster film).
Attento discepolo dei maestri nell'uso del montaggio, Sturges si dimostra cinefilo anche nel riprendere le
tecniche "Sennett-iane" (gag grossolane a ritmo informale) e nell'emulare di
nascosto le commedie
"provinciali" dei primi anni '30 (quelle che dipingevano a toni gai la
comunità del paesotto
medio americano).
Il suo obiettivo principale è però un altro, un obiettivo che sottendono
tanto la sua abilità sceneggiatrice quanto l'osservanza dei canoni "burlesco" e "pittoresco" di
Hollywood: la satira, tagliente e mordace, dell'America, delle sue convenzioni, dei suoi tabù, delle
sue ipocrisie, delle sue contraddizioni. Vivacità burlesca, ironia pittoresca, malizia polemica,
fecero di Sturges il polo negativo della commedia cinematografica, laddove l'utopismo naif di Capra aveva
rappresentato il polo positivo. L'umorismo di Sturges è in effetti un alibi, che nasconde un
profondo pessimismo, un'amarezza talmente intensa che non sembra dovuta soltanto a insoddisfazione
sociale; il divertimento è falso e cinico ... stride con un malessere vero che gli si annida
dentro.
Piu` che una parabola, si tratta di un grottesco.
In un locale notturno di una localita` esotica un uomo sfoga la sua malinconia
con una delle cantanti e poi tenta di suicidarsi perche' era il cassiere di
una banca. A sventare il folle gesto e` il suo amico e barista, che rivela
alla cantante di essere stato il governatore di uno stato e poi comincia il
racconto.
McGinty e` un barbone che, per racimolare qualche spicciolo, accetta di vendere
il suo voto a un candidato a sindaco di pochi scrupoli. Capito il trucco,
continua a eseguirlo con nomi diversi. Il boss che controlla la citta` e ha
pilotato le elezioni e` divertito nell'apprendere
di questo straccione arrogante che vuole essere pagato 37 volte per 37 voti
e decide di assumerlo al suo servizio. Lo sfama e veste e lo incarica di
riscuotere i soldi che la mafia si fa pagare per "proteggere"
i cittadini. I suoi metodi sono tanto efficaci che presto il boss gli procura
un ufficio personale e una segretaria.
Quando i giornali denunciano la corruzione del sindaco, il boss decide
che e` ora di cambiare sindaco, e decide che McGinty e` il candidato ideale,
non avendo precedenti penali. Lo convoca, gli conferisce l'incarico e, per
inciso, gli dice che dovra` sposarsi per essere il candidato ideale.
McGinty non e` entusiasta all'idea di sposarsi, ma accetta un matrimonio di
convenienza con la sua segretaria, perche' questa e` tanto contraria al
matrimonio quanto lui. McGinty trova piu` che una moglie: la segretaria e`
divorziata e ha gia` avuto due figli.
Grazie ai soldi del boss, McGinty viene eletto e inizia la sua carriera
di sindaco. La moglie continua a chiamarlo "Mr McGinty" e a comportarsi da
impiegata con il suo capo, e ha persino un galante spasimante che la porta
a cena e dorme in casa loro. Insomma si comporta come se non fossero sposati
per nulla. Ma un giorno McGinty s'ingelosisce e la bacia. Giorno dopo giorno
McGinty s'innamora della moglie e finisce con l'affezionarsi persino ai
bambini.
La moglie ha capito che lui e` un brav'uomo e si rammarica che abbia la fama
di sindaco corrotto.
McGinty e` diventato un vero marito, che asseconda la moglie in tutto,
e in particolare nei suoi ideali umanitari.
Il boss lo fa eleggere persino governatore dello stato,
ma il giorno dell'inaugurazione McGinty ha preso la sua decisione: affronta
il boss e lo butta fuori. Questi tenta di sparargli e finisce in prigione
per aver attentato alla vita del governatore.
Ma il boss si vendica subito: il governatore viene arrestato per un fatto
che risale a quando era sindaco.
Evadono insieme, ma McGinty deve lasciare il paese e abbandonare la sua
famiglia. Il racconto e` finito e l'azione torna nel locale notturno.
La ballerina non crede al suo racconto e si prende invece cura dell'avventore,
Tommy.
McGinty fa finta di rubare dalla cassa e il boss gli si avventa contro: anche
il boss e` dovuto scappare.
Incorreggibile, McGinty e` uno di quei personaggi piacevolmente immorali tipici
delle commedie di Lubitsch e Clair.
E ancora una volta il protagonista si muove in una società
delinquenziale mascherata di perbenismo.
Il mondo squallido delle marionette che
strisciano ai piedi del boss fa da sfondo a un idillio familiare.
Preso di mira è il sistema
democratico americano, gestito con la corruzione e la violenza, che Sturges descrive con uno straordinario
equilibrio fra toni scanzonati e toni caustici.
In Christmas in July (1940)
un piccolo borghese acquista il biglietto vincente di una
lotteria; preso di mira è il mito americano del denaro, per il quale un'intera comunità
può deformarsi e una coppia commettere le più assurde idiozie.
In Lady Eve (1941), terzo dei film sceneggiati personalmente da Sturges.
l'eroe e`
l'erede di un fabbricante di birra, il quale, a bordo di un transatlantico, si tiene in disparte per paura dei
cercatori d'oro, ma finisce per farsi abbindolare da un baro e da sua figlia; se non che quest'ultima se ne
innamora e tutto finisce in nozze.
Lady Eve (1941) is a sophisticated screwball comedy, with
fast-paced witty dialogue, yet another
variation on the immortal cliche` of the battle of the sexes, a worthy
follow-up to Hawks' Bringing Up Baby.
The film begins in an exotic country, where Charles is vacationing,
accompanied by his valet Muggsy, and
practicing his favorite sport: snake hunting.
The vacation is over and, before parting, his professor friend Mac hands him a
gift: a pet snake named Emma.
On board the ship that takes him back to New York, he is the center of attention
for a whole crowd of girls, because Charles happens to be the heir to a fortune
and still a bachelor.
Eugenia is different: she is a sophisticated, aggressive seductive young
woman who spies him and guesses the thoughts he is going through as other
women try to start a conversation with him. She makes fun of their futile
efforts, confident that she can easily beat them at their own game.
Charles is naive and a little dumb and falls into her trap. Soon, he is seduced
and sits at her table.
It turns out she is an adventuress in cahoots with her crooked father, a
professional gambler, and the two make a dangerous couple of con artists.
Charles invites Jean in his cabin and shows her Emma the snake: she runs
to her room, screaming, and Charles follows her.
Jean and her father travel with their own valet, Gerald, who is aware of their
schemes.
In vain warned by Muggsy, who has figured out the two con artists,
Charles is seriously falling in love.
Her father is ready to play cards again with Charles and take all of his money,
but Jean tells him that she is falling in love with him and that he may
ask her to marry him. Her father is not impressed and is determined to go ahead
with his plan. Jean, furious, warns him that she will be playing against him.
During the game, Jean intervenes to make sure that Charles wins some of the
money back. After the game, Charles proposes.
Jean's father seems honestly worried that she is falling in love with someone
who will not forgive her for deceiving him.
In the meantime, Muggsy has done his little research and found photographs of
the two con artists. Charles is led to suspect that Jean is simply aiming for
a bigger game: seduce him to get their hands on his fortune.
During the confrontation, Jean swears her true love in tears but Charles is too
hurt to forgive her, as her father had predicted.
Jean is now bitter and swears revenge.
The ship finally reaches New York. At the horse races, Jean and her father meet
their friend the fake "sir" Alfred, who thrives as a card shark in a town full
of millionaires. Jean introduces herself in society as his niece, with the
intent of getting near Charles' family. Pretending now to be the English
aristocrat Lady Eve, she shows up at a dinner party that has been prepared
with trepidation in anticipation of the distinguished guests.
Again, Muggsy is suspicious of the lady, who looks so alike Jean under
the veil and the English accent, whereas Charles is merely mesmerized by the
similarity (causing him to fall akwardly a couple of times).
Charles' father is easily conquered by the charming Lady Eve, but Muggsy keeps
warning Charles that she is Jean under disguise.
Unbeknownst to Lady Eve, the "uncle" improvises a simple explanation for the
similarity: Lady Eve has a stepsister, the fruit of her mother's adultery with
a coachman, and that stepsister is the black sheep of the family.
(As Charles remarks that the two girls look perfectly alike, the "uncle"
insinuates that the coachman may have struck twice...)
Before the dinner party comes to an end, Charles is the victim of more hilarious
incidents (worthy of a Mack Sennet slapstick).
The following day Lady Eve is already confident that she will succeed in her
revenge. She can predict exactly how he will propose to her.
Reality follows her script and they soon get married.
The "uncle" telephones Lady Eve's father that she is close to getting her
revenge, but it is not clear yet what the revenge will be.
The couple takes off for their honeymoon on a train. That first night Lady Eve
revels in distressing Charles with the story of how she ran away with a boy
when she was still a teenager: she is no virgin. Charles is ready to forgive
her that youthful escapade, but Lady Eve continues
in a frantic crescendo with ever more troublesome stories: she is a
nymphomaniac.
Charles is so shocked that he gets off the train at the first stop, still
wearing his pajama and falling into a pool of mud.
Lady Eve has got her revenge but she is not as happy as she envisioned.
Jean's father is excited at the opportunity of extorting a fortune from
Charles in exchange for a divorce, but, instead, Jean hesitates.
Jean talks to Charles' father over the phone and says she doesn't want
any money but Charles has to come and ask her in person for the divorce.
She obviously still loves him and now regrets she wasted her last chance to
make him hers.
Charles refuses and, instead, books a passage on a ship.
On the ship Charles stumbles and falls as usual... and Jean (who, of course,
caused the incident) is right there to grab him. He doesn't even ask her a
question and merely steals her away. He asks her not to explain anything
anymore. As he learns that she is married too (he still doesn't get it),
they retire in her room.
One more time, Sturges has an amoral message for his audience:
the calculating scoundrel wins a honest man; who, at the end,
sleeps with her even if he thinks they are both committing adultery.
One more time, the naive hero is adrift in a corrupt society.
Sullivan's Travels (1941) è un apologo melodrammatico e un
testamento
filosofico.
Sullivan e` un celebre e ricco regista di Hollywood. Colto da scrupoli di
coscienza al cospetto dalla crisi economica, decide di fare un film impegnato,
che descriva davvero la vita della gente comune. Per farlo l'unico modo e` di
vivere la loro vita per qualche mese. Decide pertanto di vestirsi da barbone
e mettersi in viaggio. Ma i direttori dello studio si oppongono in tutti i
modi e acconsentono soltanto quando lui accetta una scorta. Inizia pertanto
a camminare sulla strada seguito da un autobus con tutti i comfort. Approfitta
pero` del passaggio offertogli da un ragazzino di tredici anni, spericolato
guidatore, per gettare lo scompiglio nell'autobus (scene comiche di caos
durante il vertiginoso inseguimento, con la segretaria a gambe all'aria,
stile slapstick del muto). Li convince allora che per provare davvero la
vita deve farlo da solo e da` loro appuntamento a Las Vegas.
Trova impiego presso una signora, che pero` gli civetta attorno perche'
sta cercando marito. Una notte scappa dalla finestra (nel fuggire cade in un
secchio d'acqua e inciampa in un bidone della spazzatura, alla Laurel & Hardy).
In un ristorante incontra una biondina disillusa che e` venuta a Hollywood
per cercare la fortuna nel cinema. Commosso dalla sua storia, si offre di
riaccompagnarla a casa. Va a prendere la sua auto (quella del regista
Sullivan) e si avvia. Lei sospetta che lui l'abbia rubata a qualcuno e non
gli crede quando lui comincia a dirle la verita', lo prende per l'ennesimo
uomo che si vanta a sproposito. La polizia li ferma e lo arresta, ma i suoi
camerieri lo tirano fuori dai guai. Soltanto che in questa maniera tradiscono
la sua identita'. A Sullivan non resta che tornare a casa, nella sua villa
gigantesca con piscina e campo di tennis, portandosi appresso la sbigottita
fanciulla. Lei pensa che lui abbia voluto prendersi gioco di lei e lo
scaraventa in piscina. Poi ci cade anche lei.
Sullivan e` ancora determinato a compiere il suo esperimento fra i barboni.
Lei si appassiona al suo piano e lo supplica di portarlo con lui.
Cadono tutti in piscina, compresi i due camerieri. I camerieri li portano
al punto in cui i barboni in genere saltano sul treno. E di li` inizia
la vera avventura. Ad aspettare il treno sono in centinaia. Sullivan e
la ragazza saltano in un carro bestiame sotto lo sguardo divertito dei
veri vagabondi. I due tengono ancora una conversazione aristocratica, poi
la realta` li travolge: durante la notte lui si prende il raffreddore,
scendono dal treno (in maniera buffa) e lui ha perso tutti i soldi.
Ma un ristoratore generoso gli offre colazione gratis e li` vicino lo
stanno aspettando i suoi colleghi con l'autobus: e` arrivato a Las Vegas.
Nell'autobus c'e` tanto di doccia e di camerino per rimettersi dalle
privazioni del viaggio. Il raffreddore viene prontamente curato, ma lui
e` piu` che mai furibondo di non essere riuscito a vedere come vivono i
poveri.
Ancora una volta lei decide di seguirlo. Questa volta finiscono in mezzo
ai vagabondi accampati alla meno peggio. Poi nelle code dell'Esercito
della Salvezza, negli ostelli per i senzatetto, nei dormitori affollati.
I due riescono comunque sempre a divertirsi. Lei e` affettuosa, ma la loro
relazione rimane platonica.
Gli rubano le scarpe, fa l'uomo-sandwich, etc.
Poi l'esperimento finisce e lui torna alla base. Rifocillato e pulito,
accudito dagli uomini dello studio, Sullivan medita di distribuire un
po' di soldi ai barboni. La bionda apprende con costernazione che lui
e` sposato (e fedele), anche se si e` trattato soltanto di un matrimonio
di convenienza e adesso vivono separati.
Sullivan si veste di nuovo da barbone e va in giro a distribuire i soldi senza
farsi notare. Ma uno dei barboni lo nota, lo segue fino al treno e lo
aggredisce. Poi il disgraziato incespica, lascia cadere i soldi, si
china per raccoglierli e viene investito da un treno.
I suoi collaboratori aspettano invano che rientri. Quando trovano il
cadavere del rapinatore, viene identificato come Sullivan perche'
gli ha rubato le scarpe, in cui Sullivan aveva nascosto una carta
d'identita'. I giornali escono con i titoloni che Sullivan e` morto.
La biondina e` affranta.
Il film da commedia diventa improvvisamente tragedia.
Quando Sullivan si risveglia, ancora stordito dal colpo alla nuca,
si trova steso in un vagone che sta arrivando dentro una stazione.
Il capostazione lo scaccia a bastonate, lui si ribella, ancora sotto
shock, affetto da amnesia.
Arrestato, processato e condannato senza che riesca a ricordarsi chi e',
finisce in un campo di detenzione in mezzo a veri delinquenti.
Il guardiano lo picchia, lo lega con le catene, gli proibisce qualsiasi
contatto con l'esterno. Lavora con gli altri nelle paludi. Per infrazioni
veniali gli vengono inflitte punizioni martorianti.
Un giorno dopo la messa in una chiesa viene proiettato un film per i detenuti
(accolti da un inno cantato dei fedeli). Il film e` un semplice cartone animato
di Walt Disney. Quegli uomini rotti a tutte le esperienze si sbellicano dalle
risate. Sullivan e` sconcertato, ma alla fine si mette a ridere anche lui.
Sullivan ha ormai recuperato la memoria ma non sa come dimostrare la sua
identita'. Escogita un metodo: confessa di aver assassinato Sullivan!
La sua fotografia finisce su tutti i giornali e presto la biondina la vede.
Il film torna sul tono della commedia. Agli studio tutti si mettono a correre
come nelle slapstick. Sullivan viene prontamente liberato e torna a Hollywood
accolto in maniera trionfale.
Il produttore si aspetta che lui cominci subito il lavoro sul film tragico
che aveva in mente all'inizio. Ma Sullivan ha cambiato idea: bisogna fare
film che facciano ridere, che divertano la gente, che facciano dimenticare
le miserie di tutti i giorni.
La moglie e` andata a vivere con un altro, lasciandolo legalmente libero di
divorziare e risposarsi con la biondina...
Il film è sostenuto da più registri. Quello autobiografico prevale
in molti punti: quando fa la caricatura della comunità di Hollywood e quando esprime per bocca
di Sullivan le proprie massime (ma anche più indietro, quando schernisce la mondanità
che ben conobbe durante l'infanzia parigina). Quello sentimentale (l'idillio fra il regista-barbone e la
bionda compagna d'avventura) è di riempimento, pura accademia commediografica ma, come nel
film precedente, il matrimonio viola il codice morale puritano. Determinante invece quello meta-
linguistico: il film è un mosaico di scene prese a prestito da altri film o filoni di film, dalle
sequenze allucinanti di
I'm a Fugitive a quelle puerili di
Mickey Mouse (per non parlare della rissa sui
binari); realizza una magistrale fusione narrativa di stereotipi (resi tali dai film del passato). Il registro
filosofico specula sul contrasto universale fra la gioia di vivere e la disperazione di vivere; la conclusione,
una rinuncia a fare il cinema impegnato, può essere interpretata sia come una cinica denuncia
della stupidità del pubblico, sia come una satira del cinema disimpegnato (infatti la deduzione che
il regista trae da tutti gli orrori cui ha assistito è del tutto illogica), sia come apologia del
lumpenproletariat capace di ridere nonostante tutto, sia come messaggio chapliniano di umanitarismo
generico.
The Palm Beach Story (1942) is a very minor comedy that does not fully
take advantage of the zany characters it creates and of the rather amoral
situation it sets in motion.
An elderly couple visits the apartment they intend to rent. The old man
finds a gorgeous girl hiding in the bathtub: she's the wife of an inventor
who does not have money to pay rent and is being evicted. The old man is
charmed by her beauty and gives her enough money to pay the bills. When
the inventor, Tom, comes back home, she is excited (and amused by his jealousy).
But Geraldine is also determined not to live in debt anymore: realizing that she is
only a burden to him (she can't cook or do any chore), she offers that they
part ways, that he goes to live by himself and she takes care of herself.
He is very much in love with her and doesn't want her to go. So she decides
to flee to Palm Beach that has the reputation of being the best place to
get a divorce. Geraldine is wildly successful in getting rich men to pay for her
expenses, while her husband is desperately trying to find her.
When he finds her, she tells him candidly that she aims to get engaged to a
young tycoon and extort money from him. She introduces her husband to her
fiance' as her brother, and her fiance's sister falls in love with him.
Her husband's jealousy almost spoils her plans, and she decides to go back with
him. Luckily, when they tell the rich fiance and his sister that they both have
twins, everybody can get married (the fiance with Gerry's twin sister, his
sister with Tom's twin brother).
Sturges non risparmia neppure il piu` sacro di tutti i temi del tempo: la
guerra.
Hail The Conquering Hero (1944) è una spassosa presa in giro
del mito dell'eroismo, e della virilità, e, più in generale, un
affresco lucido e corrosivo della apatica e fanatica provincia americana.
Lo stile e` un misto di Marx Brothers e Frank Capra.
L'eroe in questione, Woodrow, sta bevendo solo e malinconico al bar mentre una
affascinante cantante esegue un numero commovente, accompagnata da un
quartetto di camerieri. Un gruppo di militari entra nel locale e, avendo
notato che non hanno soldi per pagare, Woodrow offre un giro di birra.
A loro racconta che e` stato scartato dai marines perché afflitto da una
forma cronica di febbre da fieno. E` triste perche' il suo sogno era di
imitare suo padre (un eroe di guerra ucciso il giorno che lui nacque)
e rendere orgogliosa sua madre. Non se la sente di tornare a casa, ma
i marines telefonano a sua madre e inventano un'eroica storia e lo convincono
a vestire l'uniforme con tanto di medaglie e tornare come se fosse un eroe di
guerra, e lo scortano persino in treno.
La voce si sparge per il paese, che organizza un ricevimento colossale.
Le bande marcianti suonano a tutto volume, il sindaco
spreca elogi (continuamente interrotto dalle bande che si fanno concorrenza),
e Woodrow abbraccia la madre e l'ex fidanzata, Libby.
I suoi "commilitoni", che sembrano tutti piu` o meno senza famiglia (uno di
loro tratta la madre di Woodrow come se fosse la propria madre), si
immedesimano nella parte (forse la parte che vorrebbero per se stessi).
Lui e` imbarazzato e non vede l'ora di metter fine alla pagliacciata, ma ormai
e` troppo tardi: i concittadini stanno raccogliendo soldi per erigere una
statua all'eroe. Una delegazione di cittadini viene a proporgli la candidatura
a sindaco e ogni sua parola di modestia suscita il loro entusiasmo: e` proprio
il candidato onesto che loro sognano. Come se non bastasse, il sergente
racconta a tutti come Woodrow gli salvo` la vita con un'impresa eroica.
Il sindaco uscente era cosi` sicuro della rielezione che stava preparando il
discorso di inaugurazione. Appresa la notizia, furibondo, licenzia Libby,
che e` la sua segretaria oltre che la fidanzata di suo figlio Forrest.
Libby non ha ancora trovato un momento per dire a Woodrow che e` fidanzata:
fu Woodrow stesso a dirle di non aspettarlo (sempre perche' si sentiva un
fallito).
A Forrest dice che non deve preoccuparsi, che e` ancora fedele a lui,
ma a casa scoppia a piangere, chiaramente innamorata di Woodrow.
Libby finalmente trova il modo di dire a Woodrow che sta per sposarsi con
Forrest, e Woodrow, invece di essere geloso, e` entuasiasta all'idea:
e` felice che lei sposi un bravo ragazzo come Forrest invece che una truffa
come se stesso. Libby e` offesa dal suo entusiasmo e scoppia a piangere
professando il suo amore per Forrest che in realta` significa amore per
Woodrow. Woodrow tenta di spiegarle che lui e` una truffa, ma causa soltanto
piu` commozione alla ragazza. Arrivano i commilitoni e lo trascinano via.
Dopo una notte insonne (i soldati fanno la guardia perche' non scappi),
Woodrow si risveglia felice e rilassato: ha avuto l'idea che lo liberera`
del peso enorme che lo assilla.
Ha convinto infatti uno dei soldati a telefonare e fingere di essere un
colonnello che gli ordina di tornare nell'esercito seduta stante. Woodrow
lo annuncia a tutti con gli occhi che sprizzano gioia: si puo` finalmente
togliere dall'imbarazzo. I soldati mangiano pero` la foglia e si avventano
sul traditore che ha fatto la telefonata. Woodrow tenta di difenderlo ma
i soldati si rifiutano di battersi con lui lasciando intendere che non e`
un vero soldato.
Al tempo stesso il sindaco uscente riceve un telegramma che rivela la verita`
sul servizio militare di Woodrow.
Woodrow sfila comunque nella parata per la campagna elettorale, ma, invece di
tenere un discorso, confessa la truffa davanti alla cittadinanza esterrefatta
(accusando i cittadini, senza mezzi termini, di lasciarsi troppo facilmente
abbindolare dai truffatori come il sindaco uscente e come se stesso).
Si accusa persino di aver abbindolato i soldati, si prende tutta la
responsabilita` che in realta` e` loro.
Libby e la madre sono imbarazzate davanti a tutti, ma Libby va da Forrest a
restituirgli l'anello di fidanzamento e poi torna da Woodrow: ha capito perche'
Woodrow l'aveva respinto.
Intanto pero` il sergente ha tenuto un discorso senza peli sulla lingua
alla cittadinanza e tutti marciano verso la stazione dietro di lui.
Woodrow teme un linciaggio, ma invece vogliono che accetti la candidatura
a sindaco, perche' ha avuto il coraggio di essere onesto.
Denunciando la propria debolezza e i propri peccati, Woodrow ha tenuto il
miglior discorso politico che sia possibile.
Finalmente i soldati possono prendere il treno e lasciarlo al suo destino.
Il film offre al tempo stesso una satira del mito del successo Americano
e un inno alla brava gente Americana.
Il metodo è ancora lo stesso: i meccanismi dell'"American way of life"
vengono scardinati dal di dentro all'insegna dello spasso più
disinvolto.
C'e` anche un sotto-tema un po' patetico: l'intera epopea di Woodrow e`
fabbricata da sei marines che stanno tornando alla vita civile senza alcun
futuro, e l'epopea che fabbricano a Woodrow e` in realta` quella che hanno
sognato per se stessi ma che non succedera` mai.
Dopo The Miracle of Morgan's Creek, altra perversione di una
comunità provincialotta, Sturges cade vittima della fine dell'era di Roosevelt,
The editor of a small town's paper calls the governor of the state with news
that get him hysterical. A flashback shows what happened in the small town.
Soldiers, new recruits, were looking for girls, and visited the music store
to invite a cute clerk to their farewell party.
A nice, polite young man, Norval, a humble bank clerk, is too late to invite
Prudy, and can't compete with the soldiers because he was repeatedly rejected
by the army. Trudy lives with her stern widowed father, the town's constable,
and her smart funny
little sister. Her father forbids her to go to the dance, so she calls
Norval to go to the movies. He is excited like a child. Instead, she's
just using it: she wants him to lend her his car so she can go to the
dance. He is so much in love with her that he accepts. She spends the whole
night dancing with the soldiers, while Norval waits alone on the sidewalk.
She is so drunk that she doesn't even realize she gets married to one of the
soldiers.
She finally returns in the morning, drunk and having damaged his car,
remembering absolutely nothing. Poor Norval takes
her home, where her furious father tries to kill him.
Later, while talking with her sister, Trudy begins to remember that she
married someone, but not who she married. She does remember that she gave
the wrong name. She also finds out that she is pregnant. Now she'd like to
find out who her husband is, but he (whoever he is) left for the war and
he may not remember either, and in any case he (whoever he is) does not
know her real name. Trudy and her little sister Emy try all avenues.
Emy comes up with the solution: marry Norval, and blame him for the
pregnancy (after all, it was him who was out with her all night).
Norval loved her all his life, since when they were children, and is happy
to hear that she wants to marry him. But then she can't take advantage of
him, and tells him the truth, which almost kills him.
The town begins to gossip about the engagement of Norval and Trudy.
Eventually, Trudy's father hears about it and confronts Norval. Norval
finds himself engaged despite his and Trudy's will. Norval isi still in
love and wants to help Trudy, so he decides to marry her but in a way that
will get her out of trouble: marry her as an anonymous soldier and get her a
marriage certificate, after which she could divorce legally and be free again
to marry him for real. Unfortunately, Norval signs the marriage certificate
with his real name after pretending of being someone else, and thus gets
arrested and taken straight to Trudy's father, who, first thing, asks for
the marriage certificate to be destroyed and then puts Norval in jail.
When his daughters finally tell him the whole story, and how Norval tried
to help Trudy, the constable lets him escape (despite the fact that Norval
has no intention of escaping, and does not quite understand what the
constable wants him to do) and even helps him rob the bank to get some money
before leaving town.
The flashback stops for a minute as we see the governor and all his
assistants listening over the phone to the tale of the town's newspaper
editor. The governor calls Norval "the most famous person in the world",
and begs to know if the girl is married or not.
What happened is that Norval did escape, but then came back, only to find out
that the constable had been fired and he and his daughters moved out of town.
He gets arrested again. As the constable is pleading for his release, Trudy
gives birth to... six boys! The news spreads around the world and makes
Norval the most famous man in the world (Mussolini even resigns at the news
that an American has had six boys and Hitler, totally hysterical, demands
a recount).
Now the flashback is over: the governor on the phone with the town's authorities
demands that everything be straightened out so that Norval and Trudy can be
declared legally married. It has become a matter of national pride.
Released from jail, Norval is hailed as a hero by the town and taken to see
the babies, whom he contemplates ecstatic just like he were the real father.
This slightly amoral and immensely funny fable
makes fun of conventions and stereotypes.
Sturges manages to turn into hilarious comedy even the most dramatic of
tragedies. In fact, the funniest scenes of the film are the ones in which
the chracters are confronted with the most devastating revelations.
Sturges finds goodness even in the most evil acts.
The real meaning of life is not in the good orderly routine of every day,
but in the mistakes that people make and cause harm to themselves and
to others; and the secret is to accept them and overcome them and laugh
about them.
Love is greater than life.
dirige un film per
Harold Lloyd (
Mad Wednesday) che non verrà rilasciato per quattro anni.
Unfaithfully Yours (1949) è il canto del cigno di uno dei narratori
più geniali della commedia americana: un goffo direttore d'orchestra, convinto erroneamente che
la moglie lo tradisca, sfoga la sua morbosa gelosia durante l'esecuzione di una sinfonia, associando a ogni
tempo una probabile avventura erotica della consorte; il tentativo poi di vendicarsi della presunta infedele
fallisce comicamente e infine scopre che gli è sempre stata fedele.
L'anno dopo The Beautiful Blonde From Bashful Bend è causa di violenti litigi col produttore, al punto che Sturges,
emarginato da Hollywood, decide di tornare in Francia. Gli ultimi dieci anni sono umilianti: in
difficoltà finanziarie, deve adattarsi a dirigere o produrre filmetti insipidi.
Lungi da qualsiasi velleità ideologica, la sua critica del sistema chiude
in bellezza la prima fase della commedia cinematografica americana, dimostrando (con la sua stessa
persecuzione) come la denuncia sotto forma di risata possa essere più efficace (e temibile per il
sistema) di quella diretta. Sturges, con la sua saga di anti-eroi brava gente, completa il quadro di vita
americana fornito dalla commedia degli anni trenta.
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