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Nato a Mulhouse, al confine fra Francia, Germania e Svizzera, William Wyler si
trasferì a Hollywood nel 1920, ancora adolescente, grazie ad uno zio
che faceva il produttore cinematografico.
Iniziò dalla gavetta, ma nel '26 era già regista di un serial
western.
I primi lungometraggi di qualche respiro sono il western Hell's Heroes (1930),
A House Divided (1931), dramma
calvinista con al centro un patriarca deforme, Counsellor-at-law (1933),
da un dramma di Elmer Rice, melodramma d'ambiente
famigliare attento alla psicologia dei personaggi,
The entire (fast-paced) action takes place in the busy office of a lawyer,
located at a high storey of a skyscraper.
George (John Barrymore) is a self-made Jewish lawyer who frantically juggles
all kinds of cases, assisted by a petulant blonde receptionist, a humble
devoted secretary and two young male assistants (one of whom is madly in love
with the secretary).
He deals with both rich spoiled women and with poor desperate working-class
folks. His personal life is not easy: his mother pulls him in one direction
(towards his roots), his spoiled rich wife pulls him in the other direction
(towards money).
George has his own skeletons in the closet: he once violated the law, and
a rival finds out and threatens to destroy his career.
His wife offers no help and simply wants to fly away to make sure she is not
involved in the scandal.
The only person who cares is his humble secretary, but he hardly notices her.
He finds a way out of his troubles, but also discovers that his wife has been
cheating on him. He sends everybody home and contemplates jumping off the
window.
His secretary, who came back because she didn't want to leave him alone,
walks in just in time to save his life. The phone rings. It's a client.
And the boss is back frantically at work as usual, and for the first time
the secretary smiles.
Good Fairy (1935), written by Preston Sturges and (very) loosely based
on Ferenc Molnar's play "A Jo Tunder/ The Good Fairy" (1930),
is a screwball comedy.
A wealthy impresario walks into a female orphanage looking for girls to hire
as ushers in his movie theater. He picks the lively Luisa. She cries when she
leaves the only place she's ever known, but is also excited at the idea of
venturing into the world. The director makes her promise that she will do
a good deed to thank society for having taken care of her in the orphanage.
Luisa is a naive girl who cries watching the most
obnoxious of romantic films. One night, in order to avoid the attentions of
a handsome young man, she pretends to be married to a middle-aged waiter she
just met, Detlaff. Detlaff takes her to a dancehall and then offers her a chance
to attend a high-society party as a fake aristocrat. She enjoys the party but
is cornered by an aggressive millionaire, Konrad. The waiter tries to rescue
her in all sorts of goofy ways, but she takes care of herself by telling
Konrad that she is married to a lawyer, and she picks a random name from
the telephone book. Konrad promises to do something nice for her husband, and
she is happy to have helped a complete stranger, something that fits with the
values that the orphanage taught her.
Konrad immediately visits her "husband", who turns out to be a poor lawyer, Max.
Konrad appoints him manager of his Southamerican subsidiary (obviously to get
him out of the way) and gives him a large advance.
Luisa cannot resist the temptation to meet in person the man she has helped.
Max is proud of his new job, thinking that it's the reward for so many years
of hard and honest work. Luisa gets excited at hearing him so excited.
She befriends him pretending to be a prospective customer and talks him
into shaving his beard that makes him look boring. Shaved, he is transformed
into a handsome man. She likes him and would like to keep seeing him, but makes
the mistake of telling him that she has to see a rich man at a hotel, which
is the truth: Luisa feels that she owes Konrad a visit after he has kept his
promise of helping her "husband". Upon hearing of her planned visit to Konrad,
the waiter tries to explain to her the danger, but she is so naive she does
not understand. Konrad is in fact preparing a first-class seduction. When
she arrives, he is shocked to see that Luisa has not bought anything of value
with the advance money he has given to her "husband".
Konrad is beginning his assault to Luisa's virginity when the good
waiter breaks in and kidnaps her in order to save her.
Konrad runs after the kidnapper and catches them: he realizes that he has
been fooled and rushes to tell Max that his wife is in cahoots with a waiter.
Max obviously tells Konrad that he is not married, and Konrad is about to fire
him for being useless to his seduction plans, but Luisa and Max arrive just
in time. Luisa tries to concoct another crazy story, but then breaks down
and tells the truth: that she just wanted to do the good deed she had promised
when she left the orphanage. Max falls in love with her for real, and Konrad,
moved, gives up: he let Max keep his job and money, and gives them his blessing.
Nel 1936 ottenne i primi successi.
Come and get in è un vigoroso dramma naturalista ambientato nel
duro habitat della frontiera sulla figura di un ambizioso che ha sposato la figlia del socio e che contende
l'amante al figlio.
These Three (1936) iniziò la collaborazione con la sceneggiatrice Lilian
Hellman: una ragazzina viziata denuncia due insegnanti per comportamenti equivoci che non hanno mai
tenuto, esponendole al pubblico disprezzo finché la nonna le estorce la verità. È il
primo saggio dell'abilità di Wyler nel tratteggiare personalità femminili.
Dead End (1937) è un dramma realista sui ragazzi disadattati dei
quartieri poveri.
Un pericoloso gangster (Bogart), ricercato alla polizia e mitizzato dai ragazzini del suo
quartiere, torna a trovare la madre e l'ex-amante rischiando l'arresto; la prima lo schiaffeggia, affranta, e
la seconda è diventata una prostituta; incontra un ex-compagno di giochi architetto disoccupato,
che ha fede in un futuro migliore nonostante la figlia dei ricchi lo lasci per paura della povertà e si
preoccupa che il fratello di una ragazza bravissima, cresciuta con lui ed ora stanca di quella vita di stenti
non faccia la fine di tanti altri teppisti. I ragazzini, la loro vita povera, violenta, ribelle, in un sobborgo
squallido, al cui centro domina la villa e i ricchi. Il bambino dei ricchi tenta di fare amicizia con loro, ma,
infastiditi dal suo tono, loro lo picchiano. Bogart, deluso di aver rischiato l'arresto per nulla, decide di
rifarsi delle spese organizzando il rapimento del giovane ricco; l'architetto minaccia Bogart, vuole
proteggere il fratello della ragazza che, sotto la sua cattiva influenza, è diventato un teppista.
Bogart lo accoltella e lo getta nel fiume; ma l'architetto sopravvive, ruba una rivoltella a un complice, e gli
dà la caccia, mentre fuori dall'edificio si accalca la folla del quartiere e lo uccide sui tetti; prima di
spirare riesce ancora a ferire un poliziotto; anche il fratello della fidanzata è ricercato per
l'aggressione al giovane ricco, tanto più che ha tentato di eliminare il compagno che lo ha tradito,
ma l'architetto lo convince a costituirsi. Adesso che lui ha guadagnato la taglia è lui a non volere
più la giovane ricca e a scegliere la brava ragazza.
Wyler si rivelò adattatore scrupoloso, attento alla psicologia, alla
tecnica teatrale e agli effetti melodrammatici. La sua era una regia piatta e convenzionale.
Jezebel (1938) è il melodramma (al tema quasi biblico) in cui si
dispiega la sapienza di Wyler per i ritratti di donna, in questo caso una ricca egoista. A New Orleans nel
1852, pittoresco bailamme e vite mondane, schiavi negri e nobili francesi.
Un giovane americano sfida un francese che ironizza su una ragazza, fidanzata
a un suo amico.
Al party in onore della ragazza (Bette Davis) ricca e orfana, vive con la zia, lei
arriva ultima vestita da cavallerizza; donna sicura e indipendente, promessa al figlio di un banchiere del
Nord (Fonda). Lo sfidante la corteggia platonicamente; testarda e capricciosa, ha già fato fallire
un fidanzamento per la sua autoritaria intransigenza. Dopo la festa va a disturbare il fidanzato (Fonda),
che sta tenendo un'importante riunione di lavoro, per farsi accompagnare dal sarto; lui si sta battendo per
far costruire una ferrovia, per portare il progresso a Nord Ovest.
La ama, sceglie un vestito scandaloso per il ballo. Si diverte a fare di testa sua,
sfidando il costume e le tradizioni, viziata e prepotente.
Lui è calmo e remissivo, ma al suo ennesimo capriccio, le impone di
indossare l'abito bianco di norma. Per tutta risposta lei si fa accompagnare alla festa dallo sfidante (ferito
al braccio), ma questi rifiuta per lealtà nei confronti dell'amico. Ma lei riesce egualmente a
convincere il fidanzato accusandolo di aver paura che qualcuno la offenda e quindi di dover sfidare
qualcuno a duello. Sentitosi dare del vigliacco, per dimostrare il contrario, accetta di accompagnarla
vestita di rosso. L'apparizione alla festa gela i convitati; tutti li evitano e li guardano scandalizzati. Adesso
è lei che vuole andarsene, imbarazzata e umiliata, mentre lui, per affermare la sua virile
dignità di fronte a tutti, la costringe a ballare. Tutti smettono di ballare, ma lui la obbliga a
continuare. Soddisfatto anche quest'ultimo capriccio, rompe il fidanzamento. Lei orgogliosa e testarda lo
schiaffeggia e non lo richiama, altezzosa e superba.
Un anno dopo. Epidemia di febbre gialla. Fonda torna dopo un anno di esilio
volontario al Nord. Il dottore ha consigliato Davis di abbandonare la città, ma lei, che si è
isolata e si dedica soltanto all'ippica, lo ama ancora e aspetta ancora che lui torni da lei, è
convinta che lo farà ed è disposta a chiedergli perdono, ad umiliarsi, a cambiare.
All'annuncio del suo ritorno, scoppia in lacrime e decide di seguire il consiglio del dottore perché
nella piantagione avrà più possibilità di incontrarlo.
Nella nuova casa dà una festa. La servitù negra è
mobilitata per il grande reincontro. Grande agitazione, ansia. Arrivano gli invitati. Portano le ultime
notizie: lazzaretto, panico, etc. Arriva anche Fonda con una sorpresa: sua moglie!
Lei è vestita tutta di bianco e va a prostrarsi, ancora ignara, ai suoi
piedi. Quando lui le presenta la moglie, si riprende subito e le dà il benvenuto. Poi si apparta e
sfoga la sua rabbia maniacale, progettando già vendette.
A tavola l'amico invoca l'impiccagione degli abolizionisti del Nord, e Davis gli
dà corda perché vuole mettere in imbarazzo la rivale nordista e fa la figura del traditore.
Anche Fonda è contro l'abolizionismo ma crede che il futuro sia nel Nord industrializzato, non nel
Sud agricolo.
I due vecchi amici finiscono per beccarsi. E Davis sta facendo una corte spietata
all'amico, che per un anno non aveva voluto neanche vedere. In giardino lei conferma i suoi sentimenti e
tenta di baciarlo; fallito il tentativo, circuisce l'amico.
Un socio d'affari sta morendo in città e Fonda deve recarvisi di corsa.
L'amico offende la moglie di Fonda; il fratello minore di Fonda che l'ha avuto come modello gli dice che
si sta facendo strumentalizzare da Davis, che si sta comportando da cafone, e lo sfida a duello. La Davis
cerca di impedire il duello, ma è ormai troppo tardi: l'amico, per non sparare su un pivello, si
lascia uccidere.
Adesso la Davis difende ad oltranza le tradizioni del Sud che aveva sempre
sfidato da giovane. Lo fa soltanto per fare dispetto alla nordista, che osserva con disgusto quelle
manifestazioni punitive e antiquate, dallo schiavismo al duello.
Gli ospiti adesso vorrebbero andarsene, ma le autorità hanno bloccato
tutte le vie di comunicazione per impedire che l'epidemia dilaghi. E Davis gode che la rivale si debba
ancora fermare in casa sua.
In città è un continuo trasporto di cadaveri ammassati sui carri.
Fonda non può tornare. Apprende in albergo l'accaduto. Colto da malore, viene subito
abbandonato dagli amici, soltanto il dottore lo aiuta. La notizia arriva a casa della Davis.
Si preparano due spedizioni: una capitanata dal fratello e una (segreta) dalla
Davis. Eludendo la sorveglianza delle autorità la Davis e un negro riescono a raggiungere Fonda
nella casa dove è stato nascosto dal dottore, e gli rimane accanto come infermiera. Quando
arrivano il fratello e la moglie la Davis rimane colpita: la moglie chiede di seguire il marito al lazzaretto,
ma la Davis si oppone al suo desiderio, le dice che soltanto lei ha l'esperienza per aiutarlo in quel posto,
una straniera non avrebbe speranza di sopravvivere: dice di volere redimersi, sembra sincera, supplice. E
lei alla fine si lascia convincere, sia pur a malincuore, per il bene del marito. Davis e Fonda se ne vanno
sul carro stracolmo di corpi per le strade trasformate in un unico, lugubre, interminabile funerale.
Patetico, ma anche apocalittico. La parabola di Davis da antipatica ragazzina
viziata a eroina passionaria sovrasta gli eventi politici (secessione) e quelli sociali (la febbre gialla).
Alcune delle sue migliori riuscite sono adattamenti di romanzi famosi, come
Dodsworth (1936) di Sinclair Lewis e
Wuthering Heights (1939) di Emily Brönte.
The Westerner (1942) è un western ambientato nel caos morale
seguito alla Guerra di Secessione.
Gary Cooper e` un avventuriero che ha appena comprato un cavallo rubato da
un ladruncolo. Capitato nel villaggio su cui regna il despota ed eccentrico
giudice Roy Bean, viene sommariamente processato e condannato all'impiccagione.
Lo difende una generosa ragazza, ma a convincere del tutto il giudice a
lasciarlo andare e` la promessa di procurargli un ricciolo della cantante
di cui e` invaghito. Poi arriva anche il ladro, dal quale Cooper si fa
restituire con la forza i soldi. Il giudice spara al ladro prima che possa
uccidere Cooper alle spalle e poi condanna il cadavere ad essere impiccato.
Il giorno dopo Cooper tenta di lasciare il paese, ma il giudice lo insegue
a cavallo e Cooper deve sottrargli la pistola per impedire che lo costringa
con le cattive a mantenere la promessa. Prima di andarsene Cooper si ferma
al ranch della ragazza per ringraziarla. La ragazza e suo padre hanno un
bisogno disperato di aiuto per proteggere la loro terra. Gli allevatori non
vogliono concedere agli agricoltori il diritto di recintare le loro terre
e il giudice e` dalla parte dei prepotenti. Wyatt Earp organizza una
spedizione per andare a linciare il giudice, ma Cooper interviene e salva la
vita al giudice avvertendolo in tempo. Poi pero` lo convince a scendere a
patti con loro in cambio del famoso favore. Cooper va di persona con il
giudice a prendersi cura delle mandrie in modo che non infastidiscano piu`
gli agricoltori. Il giudice lo tradisce, pero`, e mentre non lo sta
controllando fa dar fuoco alla prateria. Il padre della ragazza perisce
e tutti i raccolti vengono distrutti.
Quando Cooper va ad affrontare il vecchio giudice, scopre che il paese
e` al massimo dell'eccitazione per l'arrivo della celebre cantante. Cooper
va ad arruolarsi come vice-sceriffo. Gli agricoltori acquistano tutti i
biglietti dello spettacolo. Il giorno dello show l'unico spettatore e`
il giudice, tutto tirato a lucido ed emozionatissimo, ma, quando il sipario
si apre, sul palcoscenico c'e` Cooper, che gli intima di arrendersi.
Nel duello il giudice muore e fa appena in tempo a intravedere la sua adorata.
Cooper e` un pistolero timidissimo, che arrossisce quando la ragazza dimostra
di gradirlo, ma pronto ad affrontare qualsiasi nemico e solidale con gli
altri uomini, anche quando sono un po' matti come il giudice.
Il film e` condotto con il tono della commedia leggera.
The Letter (1940) è un dramma esotico che racconta la storia di una
donna (Davis) che vive con il marito in una piantagione della Malesia e che tenta di nascondere il suo
adulterio ma commette invece un omicidio e viene ricattata da un cinese.
In una piantagione di gomma della Malesia una donna (B. Davis) uccide un
uomo sotto gli occhi di tutti i lavoranti.
Al marito dice che lui ha tentato di violentarla. Il marito, affettuoso, non dubita.
Mantiene una fredda compostezza. L'indagine rivela però abbastanza elementi per condurre
all'accusa di omicidio. I lavoranti orientali, che vivono separati dalla casta bianca, fungono da "coro" della
tragedia.
La vedova trova una lettera compromettente che chiarisce tutto: l'ucciso era
l'amante di Davis e aveva deciso di lasciarla.
L'avvocato delle donne, amico di famiglia, le fa confessare. Davis riesce
però a convincerlo di tentare di comprare la lettera, non tanto per salvare lei (lui è
irreprensibile, e probabilmente la disprezza) quanto per evitare un dolore al marito (un uomo onesto e
ingenuo, che non ha mai sospettato nulla e ne sarebbe distrutto). Il viscido assistente orientale
dell'avvocato funge da intermediario: la vedova vuole un'ingente somma di denaro, ma soprattutto vuole
che venga consegnata dalla omicida in persona.
L'incontro avviene nell'atmosfera sinistra e surreale del quartiere cinese, fra
fumatori di oppio e tintinnii ipnotici. La vedova è una cinese orgogliosa, che costringe Davis ad
inchinarsi per raccogliere la lettera da terra. Mantiene i patti, ma il suo petto è scosso
dall'odio.
Al processo viene assolta come una donna esemplare. L'avvocato deve lottare
contro i suoi principi morali per farsi complice di questa truffa. La vita sociale riprende come prima.
Ma il marito comincia improvvisamente ad avere sospetti e alla fine chiede di
vedere la lettera. E allora lei confessa tutta la tresca, e finalmente perde il controllo e si lascia andare e
mentre racconta urla e piange. Il marito ne è distrutto, ma anche la vita di lei diventa un inferno.
Per quanto lei ammiri e stimi il marito, che si trascina rispettandola nonostante tutto, dentro di sé
continua ad amare l'uomo che ha ucciso, e lo ammette persino al marito. Se ne vergogna, ne è
terrorizzata, ma è così: non se libererà mai.
Una sera si trova di fronte la vedova, che è venuta a vendicarsi e la pugnala.
Little Foxes (1941) è il capolavoro della Hellman, di nuovo alle prese
con egoismi e crudeltà, dal quale Wyler trae una acuta denuncia dell'etica perbenista e una
metafora sul male nazista. Grazie all'operatore Gregg Toland, Wyler mise a punto un tipo di inquadratura
profonda che, riducendo i cambi di inquadratura e i primi piani, ridefiniva il film sotto il profilo
psicologico: non più analisi dei sentimenti sul volto di un personaggio, ma ritratto di gruppo, ben
più complesso e ambiguo.
La storia è quella di una donna estremamente avida che rovina
l'esistenza della figlia e del marito; all'insaputa di questi usa i suoi risparmi per un'impresa commerciale
congegnata con i due altrettanto perfidi fratelli e, quando questi scopre il misfatto, lo lascia morire di
infarto. L'atmosfera claustrofobica di malvagità (tutta l'azione si svolge in una casa coloniale
sudista) e la teatralità delle scene sono i segni più caratteristici della regia.
Mrs Miniver (1942) è una donna coraggiosa, che vive a Londra
durante i bombardamenti nazisti, con il marito e figlio sotto le armi.
Il film ritrae la vita di una famiglia media inglese durante la guerra,
estraendo dalla massa una donna esemplare e commovente.
Mrs Miniver e` una donna gentile, amata da tutti, e suo marito non e` da meno.
Vivono in un tranquillo villaggio di campagna, alla vigilia della seconda
guerra mondiale.
Vin, il figlio appena tornato da Oxford e` invece arrogante e impulsivo,
e litiga con una giovane aristocratica, Carol, che e` venuta a chiedere un
favore per la nonna (con cui vive in una grande mansion).
Ma poi i due ragazzi si innamorano, proprio quando scoppia la guerra.
La nonna di Carol e` una nobile altezzosa, che disapprova l'amicizia fra i
ragazzi. Tutti, borghesi e nobili,
devono adattarsi a vivere con gli allarmi notturni.
Vin si arruola nell'aviazione. Suo padre si unisce a una spedizione di
volontari. Carol viene sequestrata in casa da un tedesco e gli abitanti si
fanno in quattro per accudirlo, invece di denunciarlo. Mrs Miniver convince
la scontrosa nobile ad approvare il fidanzamento fra i due giovani.
Nonostante le traversie, tutte attraversate con dignita`,
i due giovani si sposano e la vita del villaggio prosegue idilliaca come
sempre. La terribile nonna e` definitivamente domata al festival dei fiori,
quando rinuncia persino al premio, che ogni anno le viene aggiudicato, per far
felice il buon fioraio che ha davvero preparato una rosa migliore della sua.
Ma la felicita` dura poco: Carol muore sotto l'ennesimo bombardamento. Le
esequie vengono celebrate nella chiesa semidistrutta.
Dopo l'intervallo della guerra, Wyler diresse uno dei suoi capolavori e uno
dei film piu` importanti di quell'anno,
The Best Years Of Our Life (1946),
adapted by playwright Robert Sherwood from MacKinlay Kantor's novella "Glory for Me" (1945),
sui drammi dei reduci
con punte di feroce denuncia sociale.
Veterani di guerra rientrati negli USA e ammassati in uno stanzone ad aspettare
il volo che li porta a casa. Un capitano, un sergente, un marinaio dalle mani amputate volano sullo stesso
aereo verso la stessa città. Il marinaio è timoroso per via delle mani, ma tanto la famiglia
quanto la ragazza lo accolgono a braccia aperte, ma poi la madre scoppia a piangere. Scena commovente
anche a casa del sergente, con un lungo abbraccio alla moglie e gioia di figlio e figlia, ma poi c'è
un po' di imbarazzo fra persone che ormai non si conoscono più. Il capitano trova i genitori ma
non la moglie, che si è trasferita in centro e lavora in un night-club. Il sergente si fa portare in
città da moglie e figlia per riprendere contatto con la realtà e finisce per ubriacarsi.
Il marinaio, depresso dall'imbarazzo dei familiari e dei vicini, se ne va a spasso.
Si ritrovano tutti e tre in un bar. Alla fine la figlia del sergente deve prendersi cura del capitano (solo e
afflitto da incubi).
Soltanto il giorno dopo il capitano trova la moglie. Poi va al suo vecchio
impiego, ma il manager gli può offrire soltanto un posto da assistente di quello che era il suo
assistente prima della guerra. Il sergente si vede invece offrire il posto di vicepresidente della sua ex-
banca, che ha bisogno di esperti nel campo dei veterani. Il marinaio rifiuta l'amore pietoso della sua
fidanzata. Il capitano proibisce alla moglie di lavorare nei night, ma poi non trova un lavoro e la moglie
non accetta di vivere miseramente. È così costretto ad accettare il posto allo store. L'unica
che lo capisca è la figlia del sergente, e i due finiscono per innamorarsi. Il sergente viene
redarguito dalla banca perché concede prestiti ai veterani che vogliono avviare un businness ma
non offrono alcuna garanzia. La figlia del sergente affronta la moglie del capitano e, resasi conto che
quella non potrà mai farlo felice, racconta tutto ai genitori. Il sergente va a chiedere spiegazioni al
capitano, il quale gli promette di non vederla più. Al bar il sergente incontra il marinaio, che ha
imparato a suonare il piano con i suoi uncini. Il capitano è ora cameriere del bar; il marinaio va a
trovarlo; un avventore gli dice "he fought the wrong people" e il capitano lo butta fuori. Viene licenziato.
La fidanzata ama ancora il marinaio, ma lui la vuole liberare di quel legame, ma lei è disposta ad
accettare di vivere con un menomato. La moglie diserta il capitano e se ne torna al mondo dei night. Lui
decide di partire: in attesa del volo passeggia in un immenso cimitero di aerei da guerra. Al matrimonio
del marinaio il capitano rivede la figlia del sergente e si promettono eterno amore.
The Heiress (1949) è un altro ritratto femminile.
The story is set in the high society of the mid 19th century.
A clumsy, shy and plain-looking girl, Catherine,
orphan of her mother, is the disappointment of her father,
who dispairs of ever marrying her. Instead, encouraged by her widowed aunt,
at a ball she is suddenly romanced by a handsome young man, Morris.
Her father sees through him: the young man is merely trying to get to her
fortune. Morris proposes to her, and Catherine is ecstatic that such a handsome
man would pick her. But her father knows why such a handsome man has picked
such a clumsy girl: for her money. His suspicion is reinforced when he meets
Morris' sister, a widow with children who lived in semi-poverty while Morris
wasted his inheritance in Europe.
When Morris calls on her father to ask for her hand, her father
confronts him in a rude manner. But Catherine is blinded by love. Even after
a lengthy trip to Europe, he still wants to marry him, and he is still
waiting for her. Her father resorts to telling her what he things of her:
she is the least attractive of girls, has no qualities other than money.
She is deeply hurt and decides to elope with Morris, but makes the mistake
of telling Morris that her father would never forgive them: Morris never
shows up.
Years go by.
Catherine, no longer the meek and dreamy girl, becomes a cold soul full of
hatred. She doesn't forgive her father, not even on his death bed.
She doesn't forgive Morris either. When Morris hears of her father's death,
he comes back asking to marry her, but she takes her revenge: she gives him
the same appointment of the firs time, but this time she leaves him outside
and goes to sleep.
Detective Story (1951), the film version of Sidney Kingsley's 1949 theatrical play, per quanto ancora fortemente melodrammatico spinge
più a fondo l'analisi psicologica.
Douglas è un ispettore di polizia dai modi brutali che
è cresciuto nell'odio del padre, colpevole di aver fatto impazzire sua madre. Nel suo posto di
polizia si susseguono casi umani che lui tratta sempre senza pietà (un ragazzo che ha rubato per
amore viene perdonato dal derubato, il suo principale, ma non da Douglas, che, impassibile davanti alle
rimostranze della devota amica d'infanzia che invano testimonia la sua bontà d'animo, lo manda
in carcere). Un dottore viscido e perverso, chirurgo macellaio di origine tedesca, suscita in lui un odio
viscerale; il criminale ha finora eluso la giustizia, e anche questa volta se la cava comprando una teste e
grazie alla morte di un'altra. Il capo di Douglas scopre che anche sua moglie si rivolse a lui per un aborto
in gioventù; Douglas ne era all'oscuro, ma il dottore può usare questo fatto per insinuare
che Douglas agisca per motivi personali. Nell'apprendere la verità Douglas è colto a una
crisi isterica: crolla il suo mito della purezza, la sua fiducia di essere fuori dalla sporcizia del mondo (lei
non solo è stata con un altro, è rimasta incinta, ha abortito, è stata sotto i ferri del
macellaio, ed ora è sterile), e a lei non rimane che lasciarlo. Rimasto solo con le sue fobie,
Douglas tenta di fermare un teppista che vuole fuggire e viene ucciso; prima di morire strappa il rapporto
contro il ragazzo e chiede perdono a Dio.
Carrie (1952) is an adaptation of Theodore Dreiser's novel.
Roman Holiday (1953), ancora un ritratto femminile, è una commedia
sentimentale.
A charming princess (Audrey Hepburn) tours Europe amid great fanfare and
eventually arrives in Rome. Here she goes through the tiring routine of
aristocratic social events, but envies the young people who dance in
the park near her palace. Sleepless and unhappy, during the night she escapes.
Joe (Gregory Peck) leaves his friends after a night of playing cards and walks
home. He finds the princess Ann asleep on a park bench (the doctor had given
her a sedative to make her sleep). Assuming that she is broke, he summons a
taxi and offers to pay for her ride home, but she refuses to reveal her address.
He has no choice but to take her home. As she undressed, still drowsy from the
sedative, she admits she has never been alone with a man.
The following morning Joe, who works as a reporter, wakes up late for his assignment: attending the
princess' press conference. The press conference has been canceled anyway,
because the embassy told the press that the princess is sick (to hide the
fact that she has disappeared), but Joe doesn't know. He tells his boss that
he has been at the interview and shows him the day's headlines. Joe finally
recognizes the princess in the pictures. He immediately realizes that he is
sitting on a gold mine: he can sell an exclusive interview with a celebrity.
He walks back home and wakes her up. She is embarrassed by what she has done,
and the landlord and landlady think she is just a prostitute. When she leaves
the house, Joe follows her. She wanders around in ordinary streets
for the first time in her life. She gets a haircut to make sure she cannot
be recognized. Joe calls his friend, a photographer, and they show her around
Rome, taking pictures of everything. At one point she even rides a scooter
into a market and gets briefly arrested. In the meantime, a whole army of
secret agents is searching Rome for her and eventually finds her dancing
on a boat with the barber who cut her hair, while Joe and the photographer
relish the scandalous potential of the scene. The secret agents try to kidnap the girl but Joe, his friend
and the barber defend her. The riot attracts the police. Joe and Ann flee
by jumping in the river. She emerges from the river cold and wet. Joe kisses
her. He is falling in love with her for real, and she cries love tears when
she bids him farewell to finally return to her palace.
Feeling guilty that he used her,
Joe refuses to write the article for his newspaper. Loyal to his friend,
Irving the photographer,
who is all excited about the pictures he has just printed, does the same.
Finally the princess holds a much delayed press conference. Joe and Irving
are in the front row, as a sort of confession. Irving even takes a picture
with the same camera disguised as a lighter that he used to take pictures of
her, thus confessing his role in it. When she shakes the hands of each and
every journalist, Irving hands her an envelope with the photos.
She thanks everybody and disappears inside the palace.
It's sort of a sentimental version of Capra's It Happened One Night.
Desperate Hours (1955) è un ritorno al gangster film, con lo stesso
protagonista: Bogart.
A stereotypical family (stern middle-aged father in suit and tie on his way
to work, kind affectionate mother, polite teenage daughter in love and
funny boy) are having breakfast.
While the mother is cleaning up,
the radio broadcast the news that three dangerous convicts have escaped.
A police detective is alarmed when he hears the news, because he knows how
clever and brutal Glenn is.
Glenn (Humphrey Bogart) and his two partners break into the house of the
family. The mother is home alone.
At the police the investigator who knows Glenn is put in charge of the manhunt.
The father and the daughter come home and find an unknown car in their garage.
As soon as they walk inside, they are taken hostage.
Glenn explains that he just needs a safe place to wait for a cohort who is
bringing him money.
In the meantime the detective's men have found out where Glenn's girlfriend is:
she is driving towards the town. They are following her, hoping that she will
bring them to his hide-out.
Unfortunately, she runs a red light and gets arrested. The detective is furious
that his plan is ruined and can only ask that all calls from that town be
traced. The girlfriend in fact calls Glenn to tell him that she can't reach
him that night. Glenn asks her to mail the money to his hostage's bank office.
The following morning he asks both father and daughter to go about their
business as usual. He keeps the mother and the little boy as hostages.
An old kind man who picks up the trash sees their car hidden in the garage.
One of the three takes him for a ride and kills him. Then calls the father
to come and pick him up.
The detective suspects the murder is related to the three convicts and orders
to find out where the garbage man worked.
The father brings back the killer to the house and gives Gleen some of his
own money for him to leave the house. Glenn is determined to wait for
his girlfriend's money, but his younger brother has had enough and decides
to leave alone. The kid hijacks a car to get out town. When he hears on the
radio that the police have identified the neighborhood where Glenn is hiding,
he stops at a restaurant to phone him. Two police officers walk in. Glenn
shoots one and runs out. The other police officer shoots him. Wounded, the kid
falls under a truck and dies.
The envelope has arrived at the bank. The father drives to the bank to pick it up.
In the meantime the police has tracked down the kid's gun
to the house, which happens to be in the neighborhood where the garbage
man worked. The detective makes the connection. Police officers prepare to
lay siege to the car. The girl's boyfriend, an attorney, is there with them
and wants to bring her out of the house. So he calls, knowing that the gangsters
are probably listening, and asks to see the girl. The mother forces the girl to
go out with him. As soon as they drive out, the girl realizes that the police
are surrounding her house. The police also stop the father on his way back home
with the envelope for Glenn and tell him what is going on. They give him
a few minutes to go into the house (and see if the gangsters leave once they
get the money) before storming the place. The father takes a gun but removes
all the bullets. When he gets home, Glenn takes the gun. Then the father
finds a way to send out the other gangster who gets massacred by the police.
Glenn takes the child hostage, but the father has outsmarted him: he simply
tells the child to run, and Glenn realizes that his gun has no bullets.
On the other hand, the father has a gun with real bullets, the gun he has
just taken from the other gangster. The quiet family man has methodically
outsmarted the experienced criminal and now the roles are reversed. First he
tells Glenn that his brother is dead. Glenn is devastated and wants to die.
Then the family man forces Glenn to walk out of the house. The police asks
Glenn to surrender. Glenn walks out holding his hands up. But then he throws
his gun against a lamp and the police start shooting.
The drama has two protagonists, who are antithetic in every possible way.
The obvious protagonist is the gangster, who is living a dream of his own.
Fate is not on his side: his girlfriend does not come, his brother gets killed,
he gets outsmarted by a humble family man. His is a tragedy of great ambitions
gone berserk, an utter ridiculous failure.
The other protagonist is the family man, a man as ordinary as it gets (as
introduced in the first scene). This man turns out to be a volcano of ideas.
Once his family is in danger, he becomes the most rational of people.
His brain focuses only on saving his family. The quiet and faceless middle-aged
bank manager becomes a machine designed to overcome any obstacle, break any
law, use any means to save his family. He does not have physical strength or
shooting skills, and therefore has to use another weapon: his brain.
Gless is a beast driven by a visceral instinct to start a new life.
The family man is an animal driven a visceral instinct to protect his tedious,
uneventful, predictable family routine. One uses violence, the other one uses
intelligence.
Friendly Persuasion (1956), adapted from Jessamyn West's novel
"The Friendly Persuasion" (1945),
è invece un western che narra le
disavventure di una famiglia di quaccheri legati agli ideali non-violenti durante la guerra civile.
During the Civil War Jess (Gary Cooper) is the head of a Quaker family.
A major enters the church during a Quaker mass to preach in favor of joining
the army, but the Quakers are convinced pacifists and refuse to fight.
A county fair tests the faith of the family: the daughter, Mattie, dances
with a soldier who has fallen in love with her,
the child is fascinated by gambling,
Jess gets into a fight with men who are harassing his son
Josh (Anthony Perkins).
Jess's bigot wife Eliza is ashamed of all of them.
One day Jess tests Eliza's will: he buys an organ, a musical instrument,
something that goes against their principles. Eliza refuses to live in the
same house with the organ and moves to the barn. However, his love prevails and
she moves back in, as long he moves the organ to the attic.
Jess even buys a faster horse for the sole purpose of beating his friend Sam
to church, even if it means that his family arrives completely covered in dust.
Jess also tolerates that the soldier comes to visit and romance Mattie.
The enemy is getting closer. The soldier comes to say goodbye and to propose
to Mattie. Josh grabs a gun and decides to follow him. His mother is hurt
twice. His father lets him make his own decision. Sam and other Quakers
are also taking up arms. Jess refuses. The soldiers and the volunteers
prepare a trap for the enemy at the river crossing. The battle begins.
Back home Jess and his wife have no news. But then Josh's horse returns home
without Josh, and Jess does not hesitate anymore: he grabs a gun too and rides
to the site of the battle. Meanwhile a ruthless enemy platoon reaches the
ranch, and Eliza is brave to feed them until they leave in peace, although
she briefly loses her temper when one of them tries to kill their pet.
All ends well: Josh is only wounded, Jess brings him back home, the
Quakers resume their life in their ranch.
The film spends too much time describing the lifestyle of the Quakers, both
in comedy and in tragedy, and too little time working on an interesting plot.
The Big Country (1958) è un altro western, ancor più esplicito nella sua polemica
contro il mito della forza e sul suo inesorabile declino.
Peck viene dall'Est civilizzato a sposare la fidanzata in un selvaggio villaggio
dell'Ovest. Il damerino viene subito preso di mira dai quattro maneschi figli del patriarca rivale del padre
della ragazza. Il quale è a sua volta abituato a fare le veci della legge con le maniere dure. I
bifolchi vivono in misere baracche e hanno modi piuttosto volgari. Il "maggiore" è invece
l'emblema della buona società locale, ipocritamente legalista ma altrettanto feroce e prepotente.
Organizza subito una spedizione punitiva, di cui restano vittime tre dei ragazzi.
Peck è contrario a ogni genere di prevaricazione, compresa la vendetta
del suo futuro suocero. È malvisto dagli altri perché non è un "duro". Soprattutto
il soprastante lo odia in segreto: allevato a immagine e somiglianza del "maggiore", non gradisce che quel
damerino sia stato preferito a lui.
La maestrina del paese, corteggiata dal primogenito dei selvaggi, è
padrona di una proprietà da cui dipende l'acqua dei selvaggi, ma appartiene alla buona
società degli altri.
Il patriarca dei bifolchi va a minacciare sanguinose faide se il maggiore facesse
un'altra scorreria.
La fidanzata è una ragazza impulsiva, che ora paga lo scotto di aver
scelto un uomo fuori del suo ambiente; scherno, ostilità, scetticismo.
Peck pensa di risolvere l'odio fra le famiglie acquistando lui l'ambita
proprietà della maestrina.
Ma dopo l'ennesima vigliaccheria di Peck, che rifiuta di battersi con il
soprastante che l'ha ingiuriato, scoppia una crisi fra lui e la ragazza. In pubblico rifiuta dimostrazioni di
forza, ma poi di notte va a sfidare di nascosto il soprastante e, soli, si pestano finché il soprastante
si convince di aver avuto torto a considerarlo uno smidollato. Peck non crede alla violenza come metodo
per dirimere le controversie, e vuol restare coerente al suo principio anche a costo di passare per vigliacco.
In privato però ha bisogno di dimostrare a sé stesso di non essere un vigliacco.
La fidanzata cerca di convicersi che è meglio farla finita, ma la
generosa e buona maestra le svela il comportamento segreto di Peck e comincia a capire. Ma ormai
è lui a non credere più al loro matrimonio. Lei è ancora succube del padre, va in
escandescenze quando lui le dice che intende lasciare che i bifolchi si abbeverino alla sua nuova
proprietà.
Nel frattempo i bifolchi rapiscono la maestrina per convincerla a sposare il
primogenito e inglobare il terreno con l'acqua che credono ancora loro. Appreso che il terreno appartiene
ora a colui che credono il genero del maggiore, il patriarca decide di dichiarare guerra.
Il primogenito cerca di violentare la prigioniera; sorpreso dal padre e duramente
punito, cerca di strangolarlo, ma il padre lo vince.
Il maggiore decide di massacrare i rapitori. I bifolchi sono appostati fra le rocce del canyon. Peck si
precipita per evitare lo scontro.
Dal tono con cui Peck e la maestra si difendono a vicenda, il vecchio capisce
ciò che neppure loro hanno il coraggio di dirsi, che si amano. Quando il primogenito lo capisce
schiaffeggia la ragazza; Peck accetta allora per la prima volta un duello alle pistole, ma il vecchio
stabilisce che il figlio ha bisogno di una lezione, e stabilisce che il duello sarà all'europea. Il
primogenito non rispetta le regole e fa fuoco prima del tempo, ma lo ferisce soltanto, poi fugge pregando
sotto un carro, ma Peck lo grazia. Tenta di vendicarsi a tradimento e il padre lo uccide. Nel frattempo, il
maggiore non riesce a scatenare l'attacco perché tutti i suoi uomini si rifiutano di dare inizio a una
guerra privata fra i due vecchi, incluso il soprastante. Il maggiore si avvia allora solo e il soprastante lo
segue per proteggerlo, e in breve tutti gli uomini lo seguono. Ci si avvia al grande scontro. Ma cadono
nell'imboscata.
Arrivano il patriarca bifolco, Peck e la ragazza. Il vecchio interrompe la
sparatoria e invita l'antico rivale a risolvere di persona il diverbio fra loro due. Il duello nel canyon si
conclude con la reciproca uccisione.
Il film indulge in tutti gli stereotipi del western e del melodramma.
Dramma dell'onore e del coraggio. Tutti uomini meno le due ragazze.
Ben Hur (1959) fu il suo primo kolossal: l'odio che antepone due amici
d'infanzia, uno romano, l'altro ebreo, durante l'occupazione romana della Palestina.
The Children's Hour (1961) e` un remake di
These Three (1936).
The Collector (1965) is an adaptation of John Fowles' bestseller.
How To Steal A Million (1966) è un'altra commedia sentimentale
imperniata sulla naivitè di Audrey Hepburn.
Un barone francese dipinge e scolpisce falsi che poi vende alle aste più
esclusive. La figlia è una brava ragazza ed è preoccupata. Un suo rivale si insospettisce
alla vista di un Cellini e manda un suo uomo a prendere un granello di van Gogh. Questi penetra
nottetempo nella casa, ma prima che possa dileguarsi viene sorpreso dalla ragazza con un pistolone
d'antiquariato. Non potendo chiamare la polizia, nel timore che si scopra che il dipinto è falso, lei
decide di lasciarlo andare. Ma inavvertitamente lascia partire un colpo che lo ferisce ad un braccio.
È così che deve persino riaccompagnare a casa e scopre così che il "ladro" ha
un'auto sportiva e alloggia al Ritz. Lui ne approfitta anche per baciarla. Il barone assicura senza farci caso
la scultura di Cellini, ora al museo nazionale, ma poi capisce il rischio quando l'assicuratore gli dice che
un esperto dovrà esaminare l'opera d'arte. Panico.
La figlia escogita un piano: far rubare la statua dal ladro. Questi progetta il furto
del secolo pur di farla contenta (anche se non riesce a capire perché lei voglia rubare una statua
che le apparteneva). Il giorno del furto lei viene "distratta" da un ricco americano invasato della statua che
la vuole sposare e per liberarsene lei accetta il fidanzamento. Anche se un po' maldestri la ragazza e il
ladro riescono a farsi strada nel museo di notte. Giocando d'astuzia lui riesce a "convincere" le guardie a
disattivare l'allarme e lei porta via la statua travestendosi da janitor. Nel bel mezzo dell'operazione le
rivela di aver scoperto che suo padre è un falsario. Appena apprende la notizia l'americano si fa in
quattro per mettere le mani sull'opera d'arte e finisce per chiedere aiuto proprio al ladro. Il ladro gli
promette di fargli avere la statua se rinuncia alla ragazza. A lei rivela di essere un criminologo
specializzato in falsi d'arte, incaricato di incastrare il barone. Lei si spaventa, ma lui la sposa e riforma il
padre, o almeno crede ...
Funny Girl (1968) è un musical sentimentale in cui
Fanny Brice, una show-girl fattasi dal nulla, rinuncia alla sua carriera per
sposare l'uomo che ama; ma
questi, incallito giocatore d'azzardo, si rovina e lei deve tornare sulle scene.
The Liberation Of L. B. Jones (1970) è un dramma sociale sul
razzismo.
Un negro, impresario di pompe funebri, divorzia dalla moglie, che lo tradisce apertamente con un
poliziotto bianco, e cerca di riconquistare la propria dignità, ma paga con la vita.
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