La Storia della Musica Rock: 1976-1989

New Wave, Punk-rock, Hardcore
Tradotta da Massimiliano Osini
Storia del Rock | 1955-66 | 1967-1969 | 1970-1975 | 1976-89 | Anni '90 | 2000
Musicisti del 1955-66 | 1967-69 | 1970-76 | 1977-89 | Anni '90 US | Anni '90 non-US | Anni 2000
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(Copyright © 2002 Piero Scaruffi & Max Osini)

College pop

Durante gli anni settanta si sviluppò nel sud degli Stati Uniti, uno stile di rock sguaiato e selvaggio ispirato al boogie, fondato su pesanti riff di basso e chitarra, parente stretto del blues rock di Chicago e dell'hard-rock britannico, nonché epressione di una mentalità conservatrice agli antipodi delle tradizionali ideologie rock. I "red-necks" avevano coniato la loro versione di rock. Con l'avvento della New Wave vennero alla luce tutti i progressi compiuti da queste regioni in discipline quali la politica e l'arte, e gli stati del sud si riscoprirono acculturati e tolleranti come quelli del Nord, se non addirittura liberali come quelli dell'ovest.

Tuttavia il punk-rock non fu mai popolare nel Sud. In qualche modo la musica era ancora considerata ad un livello morale del tutto incompatibile con il punk. D'altro canto la cresente popolazione dei college adottò l'etica e l'estetica della new wave adattandola alla musica melodica. Il risultato fu un pop tanto insolito quanto intellettuale che si trovava in sintonia sia con il revival dei sessanta sia con gli spiriti liberi della new wave. Questo "college pop" aveva le sue radici nel folk-rock dei primi anni sessanta e nell'allegro country-rock dei primi settanta, ma era contaminato dalle paure e dalle nevrosi tipiche dell'epoca.

La geopolitica giocò un ruolo chiave nella ridefinizione della mappa della musica rock. Il Texas, che aveva avuto un ruolo di primo piano nella pirma parte del decennio fu oscurato dalla Georgia la quale fu successivamente oscurata dal North Carolina. Si verificò in generale un allontanamento dallo stato dei cowboy e dei petrolieri verso gli stati della tradizione aristocratica. Era anche uno spostamento dalle metropoli alle città universitarie (Athens, in Georgia, e Railegh, in North Carolina). Inoltre si trattò di un allontanamento dalla mitologia dell'incolto loser/loner verso la mitologia dello studente universitario.

Quando le luci della ribalta si spostarono su Athens, in Georgia, si assistette a un fenomeno di portata storica: per la prima volta una piccola città di provincia si candidava a capitale creativa della musica rock, in diretta competizione con le metropoli da sempre sede delle più importanti scene musicali: New York, Los Angeles, San Francisco, Boston, Chicago e Detroit. Ad Athens la New Wave covò la ricercata musica da ballo con inflessioni sixties dei B52's e il neo folk-rock dei R.E.M., uno dei più grandi successi commerciali di tutti i tempi. A questi che erano la punta dell'iceberg si aggiunsero presto band come Pylon, Swimming Pool Q's, Love Tractor, tutte insolitamente uniche e diverse. La scena includeva anche spettacoli più tradizionali quali Drivin'n'Cryin', LMNOP, Indigo Girls, e cantautori come Trisha Yearwood e Kevn Kinney.

Don Dixon dalla Georgia, assieme a Mitch Easter e Chris Stamey dal North Carolina, furono responsabili di una delle più sottili, ma influenti rivoluzioni del tempo. I tre confezionavano canzoni pop su un livello emotivo e personale, con un tocco di psichedelia, influenzando così una nuova generazione di cantanti pop quali Let's Active, Spongetones, Connells. In particolare Dixon lanciò i due principali talenti del North Carolina: Guadalcanal Diary e Fetchin Bones. Easter fu il notevole mentore dei Windbreakers del Mississippi. Stamey fondò i DB's, uno dei principali esponenti del revival pop-psichedelico. Il North Carolina ebbe la sua parte nella scena del "revival" con i Flat Duo Jets, seguaci di rockabilly, e con i Southern Culture on the Skids, autori di un miscuglio di stili datati riproposti con lo spirito punk.

Un'altra città universitaria, Hoboken, nel New Jersey, fu la sede di una simile scuola di pop intellettuale tra i cui esponenti si annoverano gli Smithereens di Pat DiNizio, i Bongos di Richard Barone e i Cucumbers.

Il College-pop si diffuse in tutto il paese. Fu più significativo del punk-rock per milioni di ragazzi che erano estranei alle "street gang". Risuonava con la psiche di millioni di ragazzi che avevano più bisogno di sicurezza che di istigazione. In prospettiva si può forse dire che i giovani del tempo si dividevano essenzialmente in due categorie: i punk di strada e gli studenti universitari.

Il genere vide il suo apice nella seconda metà degli anni ottanta con esperti autori pop quali i They Might Be Giants di New York, i Green di Chicago, i Velvet Monkeys (in seguito BALL and Gumball) di Washington, i Volcano Suns di Bostons, i Game Theory (poi Loud Family) di San Francisco, i Vulgar Boatmen della Florida, i For Against del Nebraska e le due più grandi band perdute di Seattle, i Young Fresh Fellows e i Green Pajamas.

Jim Steinman fu il più rinomato compositore e arrangiatore melodico degli anni ottanta, anche se solo un album fu accreditato a suo nome. Sia Meat Loaf che Pandora's Box, gli esempi definitivi in fatto di rock melodrammatico, furono le sue creazioni.

Una più creativa e divertente forma di pop fu tentata dai Pianosaurus, che suonavano con strumenti giocattolo. Un umile gruppo, gli Hugo Largo, presero il meglio che il genere potesse offrire, lo sposarono alla musica classica e al dream-pop britannico.


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