La Storia della Musica Rock: 1976-1989

New Wave, Punk-rock, Hardcore
Tradotta da Massimiliano Osini
Storia del Rock | 1955-66 | 1967-1969 | 1970-1975 | 1976-89 | Anni '90 | 2000
Musicisti del 1955-66 | 1967-69 | 1970-76 | 1977-89 | Anni '90 US | Anni '90 non-US | Anni 2000
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(Copyright © 2002 Piero Scaruffi & Max Osini)

L'età dell'oro dell'heavy-metal

L'heavy-metal negli anni settanta era rappresentato da gruppi come Aerosmith, Kiss, AC/DC, Bachmann-Turner Overdrive, Rush, Journey, Blue Oyster Cult, ed era il più teatrale tra i generi rock. Non era facile ricondurre questo genere all'etica anti-eroica del periodo punk. Sembrava addirittura impossibile rivitalizzare una musica che stava lentamente soccombendo sotto la spinta di valori che erano l'esatto opposto del machismo che essa proponeva.

Tuttavia anche l'heavy-metal seppe sfruttare a proprio vantaggio il fenomeno delle etichette indipendenti facendo coincidere la propria rinascita con il periodo new wave. La spinta iniziale va accreditata alle band europee, soprattutto quelle britanniche, tra le prime a incorporare nelle proprie sonorità elementi tipici del punk. I Motorhead in particolare furono i primi a tracciare un ponte tra l'heavy-metal canonico, gli Stooges/MC5 e il punk-rock. Dopo di loro la scena britannica si arricchì di numerosi gruppi che si impegnavano a perpetuare la tradizione dei Led Zeppelin (i fondatori dell'hard-rock), tanto che i media coniarono la definizione "New Wave of British Heavy Metal" in contrapposizione alla "New Wave of Rock Music". Le linee generali di questa scena furono tracciate da Judas Priest, Iron Maiden e Def Leppard (questi ultimi il successo commerciale più grande), ma negli anni seguenti dozzine di gruppi seguirono le loro orme in tutto il mondo. In particolare gli inglesi Venom, assieme agli svizzeri Celtic Frost e ai tedeschi Helloween, coniarono una versione gotica dell'heavy-metal che reinventò il "black metal" e precorse il "death metal".

Negli Stati Uniti coloro che più di altri fusero la new wave con l'heavy-metal furono i Van Halen, destinati a diventare il primo gruppo metal a sfondare le classifiche. Tuttavia l'heavy-metal americano di quegli anni era piuttosto una sorta di "hard-rock crossover" pił influenzato dagli Who e dai Kinks che dai Led Zeppelin, un genere che vedrà il suo picco a metą degli anni ottanta con il successo di Bon Jovi. All'inizio del decennio, in America, la principale attrazione in fatto di heavy-metal era lo "shock-rock" e il "metal-glam" di Twisted Sister (a New York) e Motley Crue (a Los Angeles). I loro spettacoli erano poco più che la riproposizione dello stesso "porno-cabaret" propugnato anni prima da Alice Cooper e dai New York Dolls.

La svolta avvenne a Los Angeles con la nascita dello "speed metal", un incrocio tra le sonorità più estreme dell'hardcore (Discharge, Black Flag, Misfits) e dell'heavy-metal (Motorhead, Venom). Megadeth e Metallica furono i padri fondatori, subito seguiti dagli Slayer che a loro volta diverranno i fondatori del "death-metal". La scena di San Francisco era altrettanto ricca, per quanto derivativa e poteva contare su band come Death Angel, Exodus, Vicious Rumour, Testament. A New York facevano base due delle migliori: Anthrax e White Zombie. Dall'Arizona provenivano senza grandi variazioni Flotsam & Jetsam e Sacred Reich. In Canada operavano gli Exciter, a onor del vero da annoverare tra i fondatori dello speed-metal assieme a Metallica e Megadeth.

Fondandosi su sonorità estreme Lo speed-metal (in seguito pił conosciuto col termine di "thrash metal") vide i propri adepti gareggiare per tutto il decennio nel proporre ritmi sempre più veloci, distorsioni sempre più lancinanti e vocalizzi sempre più stridenti. Con l'avvento dei newyorkesi Nuclear Assault (nati a metà anni ottanta da una costola degli Anthrax) si cominciò a postulare l'esistenza di un nuovo genere: il "grindcore" che trovò la sua massima espressione in Gran Bretagna con i dischi di Napalm Death, Carcass, Bolt Thrower e in Brasile con i Sepultura.

La stessa maniacale rincorsa alla frenesia estrema rese obsoleto un termine come "black metal" che venne sostituito dal più esplicito "death-metal". Il termine fu coniato dai Possessed di San Francisco, ma la culla del genere fu senza dubbio la Florida, dalla quale provenivano Death, Deicide, Morbid Angel, Obituary, e molti altri.

Verso la fine del decennio fece capolino il "doom-metal", una estremizzazione delle sonoritą cupe e lente dei Black Sabbath che ebbe nei Saint Vitus di Los Angeles i migliori esponenti.

L'heavy metal negli anni ottanta non fu comunque solamente limitato a produrre frenesia e rumore. Il panorama era ricco di band che sperimentavano ogni sorta di temi e innesti. Gli eclettici Living Colour da New York sono solo un esempio. I Manowar da New York e i canadesi Voivod introdussero un tono epico e una visione futurista estremamente originali, per quanto di dubbio gusto. Il Progressive-metal esplose a Seattle, con Queensryche, Sanctuary e Giuffria (in seguito House Of Lords), e in Texas, con King's X, Pantera e Galactic Cowboys. Più o meno legati a questa scuola erano i Dan Reed Network dall'Oregon e i Fates Warning dell'Ohio. Ancor più lontani dalle tendenze in voga e dagli assalti rumoristi erano Joe Satriani a Los Angeles e Eric Johnson in Texas, virtuosi della chitarra che suonavano elaborata musica strumentale in un'era dei "barbari".

La decade si concluse a Los Angeles con le sonorità epiche della "street scene", un hard-rock violento e selvaggio che era intriso di iper-realismo, nichilismo, rabbia e disperazione. Si trattava della quintessenza dell'alienazione urbana e i suoi eroi erano Guns 'n' Roses, Jane's Addiction, Faster Pussycat, LA Guns.


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