- Dalla pagina sugli Yardbirds di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)


(Testo originale di Piero Scaruffi, modificato da Stefano Iardella)

Gli Yardbirds, formatisi a Londa nel 1963, vissero nell'era delle stornellate del Mersey-beat e dei teenage idols, ma rappresentarono un tipo di musica rock molto più matura. I loro esperimenti erano diversi anni in anticipo sui tempi. I loro tre chitarristi che si sono succeduti daranno vita a tre delle band britanniche più influenti di tutti i tempi (Jeff Beck Group, Cream, Led Zeppelin).

Per quanto meno osannati di altri complessi britannici dell'epoca, l'importanza degli Yardbirds fu colossale.
Gli Yardbirds affermarono, innanzitutto, il primato della chitarra, conferendo dignità rock all'assolo e e agli effetti del feedback e del fuzztone (il primo già abbozzato da Lowman Pauling dei Five Royales nel 1958 e popolarizzato in Gran Bretagna dal chitarrista di Howlin' Wolf, il secondo già usato nel 1957 da Link Wray).
Gli Yardbirds inventarono il "rave-up", il brano di blues scatenato e travolgente, che sarebbe stato la base di gran parte del rock dei secondi anni '60.
Gli Yardbirds usarono gli effetti della chitarra per comporre brani che non erano soltanto blues, erano anche orientaleggianti e psichedelici.
Sia il garage-rock, sia l'hard-rock, sia il progressive-rock, sia l'acid-rock devono la propria esistenza agli Yardbirds.

Agli inizi (giugno 1963) erano semplicemente i più colti e fedeli discepoli del blues di Chicago. Furono loro a rimpiazzare i Rolling Stones nei blues club del quartiere londinese di Richmond quando Jagger e compagni divennero delle star.
Ma gli Yardbirds si differenziarono dai Rolling Stones per il modo più pulito di suonare e per una maggiore serietà, professionale e personale, sulla scena e fuori; si distinguevano dagli Animals, perchè non erano impostati attorno a un cantante e un organista ma attorno a un chitarrista.
Il loro fu un contributo più squisitamente tecnico all'evoluzione dello stile.

All'inizio alla chitarra c'era l'enfant prodige Eric Clapton (che aveva cominciato a suonare nel gennaio 1963 nei Roosters), e attorno a lui si disimpegnavano la chitarra ritmica di Chris Dreja, la batteria di Jim McCarty e l'armonica del cantante Keith Relf.
La struttura del complesso e la scelta del repertorio li avvicinò subito ai musicisti neri, procurando loro l'amicizia del bluesman americano Sonny Boy Williamson (Rice Miller), con l'aiuto del quale batterono a lungo il "Crawdaddy" di Giorgio Gomelsky e incisero il primo album (pubblicato nel 1965).

Fu comunque il secondo album, Five Live Yardbirds (1964), zeppo di blues iper-cinetici, a procurare loro un discreto seguito di pubblico negli Stati Uniti, terra in cui avrebbero inciso gran parte del loro repertorio. Di quel periodo si ricordano magistrali jam marchiate dagli assoli di Clapton, in particolare una Smokestack Lightning con uno spettacolare call-and-response fra chitarra e armonica.

Nel marzo del 1965 tentarono la carta dell'hit con For Your Love, scritto da Graham Gouldman e prodotto da Gomelsky, un brano pieno di effetti: picchiettio di bongo, chitarre scampanellanti, il clavicembalo crepitante di Brian Auger (e che aveva sul retro lo strumentale Got To Hurry, con il primo feedback to Clapton, registrato nell'estate 1964).
L'album seguente, For Your Love (1965), ricavato ampliando un precedente EP, speculava sul successo del 45 giri, proponendo un blues molto più annacquato (I Wish You Would) ma proponeva anche gli esperimenti chitarristici (fuzztone) di I'm Not Talking.

Il complesso abbandonò quella rigida visione epigonica del blues quando Jeff Beck e la sua chitarra distorta subentrarono a Clapton (sull'album For Your Love erano presenti entrambi).
Beck concepiva la chitarra come uno strumento non solo elettrico ma addirittura elettronico.
Il complesso sviluppò allora un sound più fantasioso ed eccitante, facendo ricorso a canti gregoriani e ogni sorta di effetti sonori.
Gouldman e Gomelsky sono i cervelli anche di Heart Full Of Soul e Evil Hearted You (giugno e ottobre del 1965), con un altro assolo appassionato di chitarra e vocalizzi eterei, ma su Having A Rave Up, uscito nel novembre 1965 (non gennaio 1966, come alcuni sostengono), sono presenti anche Still I'm Sad, tetro vortice depressivo con coro gregoriano di voci basse, e I'm A Man.

In agosto viene pubblicato l'unico album di studio, e uno dei migliori dell'anno, Yardbirds '65 (Epic, 1966), noto anche come Roger The Engineer e come Over Under Sideways Down, sul quale spiccano tempeste di feedback e di tribalismi come Hot House Of Omagarashid, strumentali swinganti come Jeff's Boogie, e l'acida e orientaleggiante Over Under Sideways Down.
Infine melodie trasognate come Turn Into Earth, rock and roll alla Berry come What Do You Want e blues vecchio stile come Lost Woman.
Questa eccentrica gamma di esperimenti culmina con Happening Ten Years Time Ago (45 giri dell'autunno 1966), un duetto storico fra Beck e l'allora session-man Jimmy Page che trascende in un pezzo da camera alla Edgar Varese.
Pochi album del 1966 erano così imbevuti di psichedelia e di musica indiana (la chitarra di Beck imita in continuazione il sitar).

La loro ultima hit fu la psichedelica Shapes Of Things (scritta dal gruppo stesso), con un crescendo ritmico e melodico costruito distorsione su distorsione.
Il loro ultimo blues da favola fu New York City Blues (maggio 1966).

Nel 1967, dopo un rimescolamento della formazione al termine del quale Jimmy Page prese il posto di Jeff Beck, gli Yardbirds registrarono brani mediocri, e l'anno dopo si sciolsero definitivamente.

Quell'anno era in repertorio il blues Dazed And Confused, caratterizzato da un effetto di chitarra ottenuto strofinando le corde con l'archetto di un violino.
Quel brano e quell'effetto compariranno due anni dopo sul primo album dei Led Zeppelin.

I tre chitarristi saranno celebri nei rispettivi gruppi (Clapton con i Cream, Jeff Beck con il suo Jeff Beck Group e Jimmy Page con i Led Zeppelin).

Il doppio CD Ultimate (Rhino, 2001) è un'antologia (finalmente!) dell'intera carriera.


(Tradotto da Stefano Iardella)

Keith Relf e Jim McCarty formarono successivamente i Renaissance e infine Armageddon (1974 - Esoteric, 2009), un supergruppo con il batterista Bobby Caldwell dei Captain Beyond, il chitarrista Martin Pugh degli Steamhammer e il bassista Louis Cennamo dei Colosseum.
Keith Relf morì nel 1976, all'età di 33 anni.
Il manager e produttore Giorgio Gomelsky è morto nel gennaio 2016, all'età di 81 anni.


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