Family
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Music In A Doll's House (1968), 8/10
Family Entertainment (1969), 7.5/10
A Song From Me (1970), 5/10
Anyway (1970), 5/10
Fearless (1971), 7.5/10
Bandstand (1972), 7/10
It's Only A Movie (1973), 7/10
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Family probably produced the best amalgam of blues-rock, psychedelic-rock and progressive-rock, thus bridging three fundamental eras of British music. Boasting the hoarse shout of Roger Chapman, one of the greatest rock vocalists of all times, and a sophisticated guitar-saxophone-violin dynamics, the Family borrowed from rhythm'n'blues, the music-hall, classical music and San Francisco's acid-rock to arrange their masterpiece, Music In A Doll's House (1968). The conflation of dissonances, raga steps, soul horns, Hendrix-ian glissandos and orchestral flourishes created a merry-go-round of tuneful experiments. The songs on Family Entertainment (1969) were more cohesive and rocked "harder". The mood, that had been surreal and pastoral, turned tense and anguished. Their sound reached the baroque ecstasy of Fearless (1971), featuring new bassist/violinist John Wetton, Bandstand (1972) and It's Only A Movie (1973), albums that, while solidly grounded into rock'n'roll and rhythm'n'blues, and respectful of the song format, hardly relate to the rest of progressive-rock at all.
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I Family furono uno dei piu` brillanti, originali e validi complessi britannici dei primi anni '70. Furono pionieri di quella generazione di complessi che supero` il rock psichedelico e conio` il rock progressivo appoggiandosi al blues-rock da cui proveniva quasi tutto il rock britannico.

I Family vennero formati nel 1967 dall'incontro fra cinque prodigiosi e insoliti musicisti: il cantante Roger Chapman, un "vibrato" caprino dotato di una impetuosa carica vocale e di una spinosa baldanza, il chitarrista Charlie Whitney (principale compositore del loro materiale), il sassofonista Jim King, il batterista Rob Townsend e il violinista Ric Grech.

Provenivano da Leicester, dove erano stati una delle maggiori attrazioni di soul bianco sotto lo pseudonimo di Farinas (tre cantanti e due sassofonisti), ed erano tutti di estrazione popolare. A cambiar loro nome fu un freak Americano, il leggendario Kim Fowley. I loro primi show imposero il gruppo grazie allo stile selvaggio e alle liriche agit-prop.

Music In A Doll's House (Reprise, 1968), prodotto da Dave Mason dei Traffic, e` un'opera di studio meditata, totalmente diversa dalla loro grezza immagine pubblica, che risente del clima estetico imperante (Sgt Pepper, Buttons). E` composta da dodici miniature caleidoscopiche forgiate con intenti "totali" che ribadiscono la loro vicinanza ideologica ai freak di Los Angeles. Ogni brano e` un barocco amalgama di stili, di arrangiamenti, di timbri e di effetti sonori. L'opulenza strumentale e il massiccio ricorso al montaggio di studio li collocano nel reparto dei collage d'avanguardia rock, primario il prof. Zappa (non mancano d'altronde testi caustici e digressioni comiche). Il disco e` un'opera tumultuosa e creativa, che scaturisce da due ispirazioni di fondo: l'estetismo dei club d'avanguardia e il rock sanguigno dei pub.
Al modo "barocco" appartengono la classicheggiante The Mellowing Grey (per trio d'archi e mellotron sinfonico), e soprattutto The Chase (trombe rinascimentali e cori` opera, violino romantico e organetto di strada). All'estremo opposto si situano le canzoni vaudeville, 3 X Time (musica da circo, motivetto canticchiato a labbra chiuse e inno nazionale) e il rhythm and blues dissonante di Hey Mr. Policeman.
Il tono medio e` pero` quello del flower-power, e cioe` quello mistico di raga come Winter (con eco spaziale e piano boogie), The Breeze (con ritmo d'orologio) e See Through Windows (con sequenza cosmica a ritmo pulsante), quello spaziale di The Voyage (dissonanze, distorsioni, spleen di violino, sinfonismi cosmici), quello esotico di Be My Friend (la voce filtrata e distorta, cadenza marziale, la tromba epica), e infine quello della canzone psichedelica, che trova in Never Like This (coretto incantato e malizioso, tastiere acido-celestiali, cadenza ossessiva) e Peace Of Mind (attacco mozzafiato di violino, litania vibrante, intreccio vocale indiano, crescendo innodico) due dei capolavori del disco, ancora legati all'estetica di Sgt Pepper.
All'istinto violento, alle matrici soul-rock, rimanda la ballata piu` "dura", Old Songs New Songs, lanciata da un canto graffiante e un'armonica blues, straniata da un coro gregoriano, e devastata da un' improvvisazione collettiva a ritmo vorticoso con chitarrismi Hendrix-iani e robusti fiati soul.
E` un disco pirotecnico senza un attimo di stanca, uno dei piu` compatti ed estrosi dell'intero rock inglese, schizofrenicamente conteso fra l'estetismo art-rock di derivazione psichedelica e il piu` grintoso soul-rock progressivo. Chapman pero` rifa` il verso ai monaci tibetani e ai muezzin piu` che agli shouter, e il complesso tutto e` piu` attento alla melodia e all' arrangiamento che al ritmo.

Il successivo Family Entertainment (Reprise, 1969) e` meno ricco di invenzioni ed esperimenti, ma piu` crudo e maturo, forse anche per l'influsso dell'hard-rock. Le due facciate del disco sono assai diverse. La prima, piu` angosciosa, maniacale e martellante, mette in luce le doti ritmiche del gruppo e quelle vocali di Chapman. Scomparsa la struttura collagistica, ogni brano segue uno svolgimento unitario, e il ricorso alla strumentazione esotica e` piu` dosato. Invece di tanti frammenti surreali, l'opera consta di solide ballate rock: Weaver's Answer e Hang Up Down sono le gemme del lato violento dei Family, fornaci di ritmo feroce e di lava incandescente, melodie sincopate per il vibrato rabbioso di Chapman, alle cui atmosfere un arrangiamento pirotecnico aggiunge un che' di demoniaco (fiondate di flauto pastorale, sassofono jazz e violino da serenata sulla prima; chitarra e flauto medievali sulla seconda).

L'intermezzo raga-vaudeville di Summer 67 (per violini classicheggianti, violino altissimo e sitar), il paranoico soul-jazz di How Hi-the-li e il rilassato folk campestre di Observations From A Hill attenuano le tinte fosche della prima facciata, tutta giocata sul contrasto fra le varie sembianze della strumentazione: quella folk (percussioni, violino, flauto), quella soul (piano, chitarra, voce), quella rock (batteria, chitarra), quella jazz (sax, flauto, violino), quella classica (violino, tastiere).

. Nella seconda facciata la melodia riprende il ruolo trainante e le parti strumentali sono cesellate con un'accuratezza formale degna dell'opera d'esordio. In particolare From Past Archives e` un folk rinascimentale (guidato dal clavicembalo) che sconfina in un jazzino veloce anni '30 (guidato dal sax) e in una sezione d'archi romantica. Soltanto Second Generation Woman calca la mano sul boogie piu` duro. Procession, semplice malinconica ballata, musica per un funerale di spettri, e una delle gemme del loro repertorio, ed Emotions, con cadenze da inno acid-rock e percussioni caraibiche, stanno un po' in disparte in questa sagra di imitazioni e trasformismi.
Estraneo allo spirito del flower-power, Entertainment non puo` vantare la stessa sfilata mozzafiato di effetti sonori di Doll's House ma contribuisce invece alla definizione di una nuova forma di canzone hard-rock progressiva.

Dopo Entertainment i Family persero sia Grech, unitosi ai Blind Faith, sia King, tossico-dipendente. A sostituirli vennero chiamati Poli Palmer, un poli-strumentista (soprattutto flauto e vibrafono) che stemperava il sound con accenti piu` jazz, e il violinista John Weider. I dischi successivi confermano l'inesauribile inventiva dei due leader, ma viene a mancare qualcosa in fase di arrangiamento, quel perfetto amalgama del suono, quella sfrenata inventiva strumentale che rendevano il loro grezzo folk-blues quasi barocco. Meno sperimentale e meno astratto, ma piu` concretamente rock, il complesso trova anche la strada del successo con A Song From Me (1970) e Anyway (1970), che, per quanto meta` dal vivo, contiene l'hit In My Own Time.

Il miglior album della maturita` e` Fearless (UA, 1971), il piu` eterogeneo e blasfemo, registrato da una formazione di talenti a cui si e` aggiunto John Wetton. Le orchestrazioni stravaganti fanno di ogni brano una piece dell'assurdo, ma al tempo stesso un prodigioso talento ritmico fa si` che esse conservino la forma della canzone rock. L'arrangiamento eccentrico da` luogo a una sorta di vaudeville creativo, versione adulta delle operette psichedeliche degli esordi. Fra gli spunti piu` geniali si annoverano il deliquio d'osteria per pianola e trombone di Sat'd'y Barfly, la sonata per clavicembalo e l'assolo jazz al vibrafono di Spanish Tide, i cori in quattro parti swinganti di Larf And Sing, l'honky-tonk e il rhythm and blues fiatistico di Save Some For Thee. Piu' complesse alchimie presiedono al raga celtico di Burning Bridges e al jazz-rock elettronico solo strumentale di Take Your Partners. Chapman e` ora libero di sgolarsi a piacimento su un tessuto strumentale piu` duttile.

Bandstand (1972) riluce invece di un hard-rock sincopato, abrasivo e a tratti quasi dissonante (Burlesque e Top Of The Hill, due dei loro capolavori) che si amalgama miracolosamente a tenere melodie folk come My Friend The Sun, a brani classicheggianti come Coronation, a blues sensazionalisti come Glove. Abbandonato del tutto il trasformismo, i Family scrivono canzoni uniformi, e il loro forte sta nel registro devastante del canto di Chapman e nel virtuosismo dei musicisti.

Il canto del cigno, It's Only A Movie (1973), grazie ad una produzione cristallina, e` lo zenith barocco della loro carriera, anche se a scapito dell'energia primitiva del loro soul-rock. Le canzoni sono ancora piu` lunghe e ancor piu` uniformi. Gli arrangiamenti camaleontici, i cambiamenti repentini di tempo, le eccentricita` flower- power, sono definitivamente scomparsi. E` ancora evidente la preferenza per le musiche degli anni ruggenti: il ritornello di It's Only A Movie rinnova i fasti del vaudeville eccentrico (una pianola scoppiettante, un oboe da night-club e un sottofondo di dissonanze), Suspicion e` uno swingante ballo per big band, Sweet Desiree e` un funky caraibico, Boom Bang affonda le unghie in un gospel viscerale e apocalittico. I Family chiudono lasciando il dubbio che non fossero affatto un complesso di soul-rock, ma una sorta di Bonzo Band.

I Family hanno rappresentato piu` di ogni altro complesso il sound "progressivo". Il loro ibrido enciclopedico di stili e una grande maestria tecnica seppero fondere i materiali piu` eterogenei e poi lavorare sul blocco fuso con un fervore sperimentale e una maturita` "orchestrale" da compositori colti. Il canto sguaiato e feroce di Chapman attraversava il soul di Sam Cooke, il blues di Howling Wolf, i monologhi demenziali di Captain Beefheart, le messe gospel e persino i chansonnier parigini conferendo alle loro mini-sinfonie lo spirito piu` autenticamente selvaggio del rock.

Chapman e Whitney continuarono la missione nei Streetwalkers. Pur penalizzati da gregari non all'altezza, riuscirono a produrre album di quel soul-rock abrasivo che era stata la linfa vitale dei Family: Streetwalkers (Vertigo, 1974), Downtown Flier (Vertigo, 1975), Red Card (Vertigo, 1976), Vicious But Fair (Vertigo, 1977). Dal 1977 Chapman rimarra` solo, ma ancora testardamente abbarbicato al filo spinato del suo soul: Chappo (Arista, 1979), con Moth To A Flame e Who Pulled The Night Down, Mail Order Magic (Line, 1980), con Unknown Soldier, Hyenas Only Laugh For Fun (Line, 1981), con Jukebox Mama e la title-track (fra i musicisti ci sono Steve Simpson alla chitarra, John Wetton al basso, Poli Palmer alle tastiere), The Riffburglar Album (Line, 1981), accreditato agli Shortlist, Swag (Instant, 1983), accreditato ai Riffburglars. La sua carriera solista sembro` spegnersi dopo lo spettacolare doppio dal vivo He Was..She Was..He Was.. (Maze, 1982), in quanto gli fecero seguito opere sbiadite come Mango Crazy (Exposure, 1983), The Shadow Knows (RCA, 1984), Zipper (RCA, 1986), con riff di hard-rock e drum-machine, e Techno Prisoners (RCA, 1987), una collaborazione con produttori techno. Invece Chapman torno` clamorosamente al suo sound classico su Walking The Cat (Maze, 1989), che contiene Son Of Red Moon e Come the Dark Night, su Hybrid And Lowdown (Polydor, 1991), su Under No Obligations (Polydor, 1992), su Kiss My Soul (Castle, 1996), contraddistinti da collaboratori d'eccezione, e sul piu` umile A Turn Unstoned (SPV, 1998). Poi passeranno quasi dieci anni prima di un nuovo album in studio, One More Time for Peace (2007). King Of The Shouters (Polydor, 1992) e` un'antologia. Anthology (Castle, 1998) riassume i vent'anni dal 1979 al 1998. In My Own Time (1999) e Rollin' & Tumblin' (Mystic, 2001) sono altri live albums.

Ric Grech mori` nel 1990.

John Wetton died in 2017.

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