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La carriera di Steve Hillage e` multiforme come poche. Negli anni '70
milito` in complessi di progressive-rock, in particolare della scuola di
Canterbury. Negli anni '90 si lascio` invece coinvolgere dall'avventura
"ambientale" di Orb e similia.
Steve Hillage aveva esordito come chitarrista degli Uriel, che poi cambiarono
nome in Egg.
Il suo trio Khan (piu` il contributo esterno di Dave Stewart alle tastiere)
registro` Space Shanty (Deram, 1969), un disco di psychedelic-rock
dalle connotazioni al tempo stesso surreali e cosmiche
(Space Shanty, nove minuti di jamming aggressivo e spaziale,
Stranded Effervescent Psychonovelty No.5, una ballad jazzata,
Mixed-Up Man Of The Mountains, un brano camaleontico,
Driving to Amsterdam, nove minuti di fusion d'alta classe,
Hollow Stone, il brano filosofico che conclude il disco).
Nello stesso anno usci` anche il disco di un altro progetto di Hillage,
Arzachel (Evolution, 1969).
Quello spirito "freak" lo porto` nell'orbita di
Daevid Allen e dei suoi Gong fino al 1975.
Il primo lavoro solista, Fish Rising (Virgin, 1975), lo presenta nei panni
dell'hippie gaio e stupefatto, fautore di un "fish-rock" che e` sostanzialmente una continuazione in chiave
tardo-psichedelica delle idee di Allen con in piu` la preziosa collaborazione di Miquette Giraudy (veterana
del sintetizzatore gia` al servizio di Todd Rundgren e della Tonto's Expanding Head Band).
Quel rock
spaziale-progressivo trionfa su L (1976)
grazie anche a uno stuolo di collaboratori d'eccezione
(Todd Rundgren in primis) e a una Lunar Musick Suite.
Per Motivation Radio (1977)
e Green (1978) Hillage e Giraudy rimangono
di fatto soli.
Live Herald (1979) scodella ancora una 1988 Aktivator, ma il chitarrista non
riesce a mettere a fuoco il suo messaggio. Il sound e` conteso fra un ballabile psichedelico e una
spazialita` astratta.
Rainbow Dome Musick (1979)
suggella le sue libidini sperimentali con due lunghe suite
(Garden Of Paradise e Four Ever Rainbow).
Open (1979)
lo riporta sulla Terra.
Aura (1980) e` un'antologia.
Hillage scomparve dopo For to Next (1982).
Riaffioro` fra i collaboratori di Orb nel 1991.
System 7 (Ten Dix, 1991), la nuova incarnazione di Steve Hillage
e Miquette Giraudy, esordisce sotto l'egida di Alex Patterson (Orb).
L'album, preceduto dal singolo
Sunburst, e` doppio e sembra un calderone delle idee che Hillage ha dovuto tenere nel cassetto per
tanti anni. Canzoni come Freedom Fighters non costituiscono certamente dei voli pindarici, ma
nell'insieme l'opera traccia un percorso suggestivo dall'estetica hippie a quella rave.
La svolta ambientale e` sancita da 777 (Big Life, 1992), dove la sua
chitarra spaziale incrocia ritmi house con pacata sottigliezza.
Se composizioni come 7:7 Expansion
rimangono fondamentalmente monotone e stucchevoli, altre, come Sinbad, scaricano tutto il
potenziale melodico del duo Hillage-Giraudy.
Fire And Water (Astralwerks, 1995), due dischi l'uno
l'alter ego dell'altro (l'uno freneticamente dance, l'altro estaticamente trance), amplifica pregi (soprattutto Sirenes) e difetti del personaggio, prigioniero del
suo bisogno di essere alla moda e proteso verso una visione cosmica che continua a eluderlo.
Interstate e i brani piu` incalzanti di
Power Of 7 (Butterfly, 1996), come Metoub, To The Power Of
7 e Hangar '84, sono praticamente perfetti nel campo del techno,
ma al tempo stesso non aggiungono nulla al genere.
Power Of 7 contiene anche una Osmosis Suite in tre movimenti
che funge da raccordo con il suo passato prog-rock.
Seguirono i remix di System Express (Hypnotic, 1996) e
soprattutto Golden Section (Hypnotic, 1997), che segna il picco
delle sue capacita` di produttore.
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