- Dalla pagina su Chris Cutler di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)
Il veterano batterista di Henry Cow e Art Bears, Chris Cutler, divenne una figura di spicco nella scena "creativa" degli anni '80, colmando il divario tra progressive-rock e la new wave, tra l'estetica intellettuale inglese e l'estetica del punk americano. Più tardi, ha anche colmato il divario tra rock e free-jazz ed avanguardia. Uomo della rinascita, Cutler ha collaborato con innumerevoli talenti di almeno tre generazioni, rimanendo per breve tempo a New York per familiarizzare con l'intellighenzia, al fianco di David Thomas nei Pere Ubu.
La sua prima mossa fu quella di ricreare il fertile terreno degli Art Bears con una nuova formazione anglo-tedesca, i Cassiber: Christoph Anders alla voce, Alfred Harth ai fiati, Heiner Goebbels alle tastiere e al violino, lo stesso Chris Cutler alle percussioni e agli arrangiamenti elettronici. Il caleidoscopico doppio album a 45 giri Man Or Monkey (Riskant, 1983) fa da sommario dell'intera tradizione del progressive-rock. Tracce: Not Me, Red Shadow, Chor Der Gefangenen, Our Colourful Culture, O Cure Me, This Core, Man or Monkey, Django Vergibt, Die Verunreinigung Des Flusses Ist Gerade Noch Ertraglich, Sag Mir Wo Die Blumen Sind.
Beauty and the Beast (ReR, 1984) ha un passo
più convenzionale. Harth lascia i Cassiber prima di Perfect Worlds (Riskant,
1986), aggraziato dalle liriche più erudite di Cutler.
A Face We All Know (ReR, 1990), registrato nel 1988 e contenente il brano di Renè Lussier Gut, incrementa le dosi di samples e di elettronica. Gli ultimi concerti del 1992 saranno poi stampati su Live In Tokyo (ReR, 1997).
Nel frattempo, Cutler era anche batterista per Lindsay Cooper nei News From Babel, per Renè Lussier nei Les Quatre Guitaristes De L'apocalypso, oltre che compagno d'avventure di Fred Frith.
Domestic Stories (ReR, 1993), una collaborazione con Lutz Glandien a base di sampler e computers (la musica è di Glandien); P53 (ReR, 1995), un'improvvisazione live in gruppo con Lutz Glandien, Otomo Yoshihide e i pianisti Marie Goyette e Zymunt Krauze; Three Pieces Suite (ReR, 1996), una collaborazione con Jean Derome e Renè Lussier (in particolare Cold Storage); Preacher In Naked Chase Guilty (1995), un'improvvisazione con il musicista di elettronica Thomas Dimuzio e Chuck Vrtacek; e Shark (ReR, 1996), due jam estese con l'arpista Zeena Parkins (QEH, Link), vedono Cutler diventare progressivamente più assorbito dai processi della produzione elettronica dei suoni e della manipolazione.
Nel frattempo Cutler stava anche formando nuovi gruppi: gli (Ec) Nudes, che realizzarono Vanishing Point (ReR, 1994), erano un trio con la vocalist Amy Denio e il chitarrista Wadi Gysi; gli Science Group, che realizzarono A Mere Coincidence (ReR, 1999), erano Chris Cutler alla batteria e alla programmazione elettronica, Amy Denio alla voce, Bob Drake al basso, Fred Frith alla chitarra, Claudio Puntin al clarinetto e Stevan Tickmayer alle tastiere.
Quake (ReR, 1999) è un'altra collaborazione con Tom Dimuzio.
Twice Around the Earth (ReR, 2005) e There & Back Again (ReR, 2007) raccolgono collage più o meno casuali di registrazioni raccolte da Cutler per le sue trasmissioni radiofoniche. Il materiale originale spazia dal "saccheggio" ai rumori domestici, al traffico, alle conversazioni casuali.
The Year of the Dragon (ReR, 2012) è stata una collaborazione tra Chris Cutler e il chitarrista Steve MacLean, con la voce di Julie Thompson.
The Way It Was: Live Recordings And Studio Sketches 1985-92 (ReR, 2012) raccoglie il materiale d'archivio dei Cassiber.
Geoff Leigh (flauto, sax ed elettronica), John Greaves (basso e pianoforte a coda) e Chris Cutler (percussioni) formarono gli Artaud Beats che includevano anche Yumi Hara al pianoforte, clavicordo e synth.
Il progetto ha debuttato con Live At Avantgarde Festival (agosto 2009), seguito dal più maturo Logos (ReR, 2015).
- Torna alla pagina su Chris Cutler di Piero Scaruffi -