- Dalla pagina sui Dzyan di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)
I Dzyan sono stati un gruppo rock progressivo tedesco formatosi nel gennaio 1972.
Il loro primo album, Dzyan (Aronda, 1972), vedeva la formazione di Dieter Kramer alla chitarra e Jochen Leuschner alla voce, Gerd Ehrmann al sassofono, Ludwig Braum alla batteria e Reinhard Karwatky al basso.
Il quintetto si sciolse ben presto e Karwatky formò un nuovo trio con lo stesso nome (Eddy Marron alla chitarra, Peter Giger alla batteria).
Time Machine (Bellaphon, 1973) contiene quattro jam complesse che offrivano un insolito ibrido tra acid-rock, progressive-rock, world-music e jazz-rock di Canterbury. Si colloca tra i capolavori del progressive-rock tedesco.
I 17 minuti di Time Machine e Kabisrain sono vari e creativi, pur mostrando un'abile interazione. Magika è furioso e cromatico nella tradizione dell'avant-jazz.
Il trio espanse la strumentazione su Electric Silence (Bellaphon, 1974), aggiungendo sitar e mellotron. Le influenze dei Popol Vuh e della scuola ECM spingono il trio verso l'introspezione, enfatizzando gli elementi esotici (Khali) e il carburante jazz (Electric Silence, The Road Not Taken). I due brani più lunghi, Back To Where We Came From e For Earthly Thinking, sono come yin e yang, il primo quasi una meditazione zen e il secondo una vivace suite.
Giger e Marron, insieme a Gunter Lenz, pubblicarono Giger, Lenz & Marron (Niagara, 1976).
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