- Dalla pagina sui Kansas di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)
I Kansas furono ufficialmente fondati nel 1973 in Kansas (e già...) dal chitarrista Kerry Livgren e dal batterista Phil Ehart, che aveva già guidato un paio di band nei primi anni '70.
Proto-Kaw (Cuneiform) è una collezione di primi pezzi del periodo 1971-1973 di una formazione proto-Kansas che suonava progressive-rock melodico.
Facendo leva sul tocco classico del violinista Robby Steinhardt
e del tastierista Steve Walsh, i primi album della band, Kansas (Kirshner, 1974), Masque (1975) e Song For America
(1975) ammiccavano al "pomp-rock" degli Yes da un
punto di vista più intimistico e melodico. Il primo
contiene la bella Can I Tell You e l'ambiziosa Death
Of Mother Nature Suite.
Leftoverture (1976) è
l'album che li ha trasformati in star, grazie all'accattivante
Carry On Wayward Son e all'elegante Magnum Opus
Suite, mentre Point Of Known Return (1977) contiene
la loro ballata marchio di fabbrica, Dust In The Wind, e Point
Of Know Return.
Monolith (1979) e Audio-Visions
(1980) continuano la sequenza di album di successo, ma Vinyl
Confessions (1982), il primo album senza Walsh, segna
l'inizio della fine, e la band si scioglierà dopo Drastic
Measures (1983) (per poi riformarsi un paio di anni dopo).
Il cantante dei Kansas Steve Walsh si trasferì ad Atlanta e reclutò il bassista Billy Greer, il batterista Tim Gehrt e il chitarrista Mike Slamer per formare gli Streets.
Pubblicarono 1st (Atlantic, 1984), con la hit If Love Should Go, e Crimes in Mind (1985).
Ehart, Williams e Walsh hanno riformato i Kansas, aggiungendo Steve Morse, per la registrazione di Power (MCA, 1986) e In The Spirit Of Things (1988).
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