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I Kiss, formati nel 1973 da Gene Simmons (basso) e Paul Stanley (chitarra
ritmica), con Ace Frehley alla prima chitarra,
furono il piu` celebre dei primi complessi glam-metal. Nacquero e crebbero,
infatti, nei club di New York in cui dilagava il rock decadente, e nell'era
di Alice Cooper.
Con loro l'heavy metal smise del tutto
i panni di messaggero del demonio e divenne la moda prediletta dei giovani
borghesi pervertiti. Inneggiando al sesso e al rock come elementi basilari
del fun adolescenziale, i Kiss coniarono un heavy metal privo di connotati
sociali o esistenziali.
Brutali e monocordi, i loro pezzi possono sfiorare la furia selvaggia degli
MC5 come ripetere all'infinito i riff piu` stucchevoli.
L'assoluta inettitudine tecnica ne limitava gli orrizzonti stilistici
e li costringeva a investire nell'aspetto scenografico.
Ma l'esibizionismo macabro-osceno finiva per ricordare piu`
il grandguignol del burlesque che i classici dell'horror.
La loro truce grandeur metallica era indubbiamente orecchiabile, ma nel senso
in cui lo erano stati l'easy-listening e il bubblegum, i generi che i Kiss
trapiantarono sul fusto dell'heavy-metal.
L'intera coreografia,
ispirata tanto al kabuki quanto ai bordelli,
venne inventata dal loro manager, Bill Aucoin,
un ex regista televisivo.
Kiss (Casablanca, feb 1974) e` la quintessenza di tutto cio` che
verra` dopo: riff scontati e ritornelli infantili, auto-esaltazione,
lascivia, e apologia del divertimento selvaggio
(Deuce, Strutter, Black Diamond).
Hotter Than Hell (nov 1974) contiene Hotter Than Hell, ma e`
molto inferiore (probabilmente gli scarti del precedente).
Dressed to Kill (apr 1975) ha il loro anthem corale piu` celebre,
Rock And Roll All Nite. Ma furono resi celebri soprattutto
dal loro show, un concentrato di trucco pesante, pose maschiliste ed effetti
truculenti.
L'apice "artistico" lo toccarono con Destroyer (1976), su cui
troneggiano God Of Thunder, Shout It Loud,
Do You Love Me (un tipico bubblegum in cui si conquistano ragazze
grazie alla "seven inch leather hill" e a mucchi di denaro)
l'anthem Detroit Rock City e la ballad orchestrale Beth.
Rock'n'Roll Over (1976) continua la conversione al pop con
Calling Dr Love, I Want You,
la ballad Hard Luck Woman (alla Rod Stewart), ma sfodera anche
il riff omicida di Making Love (nel piu` classico stile a
ritmo di panzer e con assoli lancinanti).
Double Platinum (Casablanca, 1978) e` un'antologia dell'epoca d'oro.
Gli ultimi sussulti di Love Gun (1977), ovvero
Christine Sixteen e Plaster Caster,
di Dynasty (1979), ovvero la disco-music di I Was Made For Loving You,
di Unmasked (1980),
non fecero che ribadire la banale volgarita` del loro messaggio.
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