All


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Allroy Sez , 6.5/10
Allroy's Revenge , 5/10
Allroy Saves , 5/10
New Girl Old Story , 5/10
Percolater , 6/10
Breaking Things , 5/10
Pummel , 6/10
Everything Sucks , 5/10
Mass Nerder , 4/10
Problematic, 5/10
Descendents: Cool To Be You (2004), 5/10
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If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me. Nel 1979 il 45 giri Ride The Wild aveva presentato i Descendents come un promettente gruppo di punk-rock umoristico. Dopo due anni l'EP Fat (New Alliance) aveva cambiato le carte in tavola proponendo un gruppo di hardcore iper-veloce e iper-conciso impegnato in satire come Mr Bass, Hey Hey e My Dad Sucks ed epigrammi scellerati (storici gli undici secondi di Weinerschnitzel e i quindici di I Like Food).

Quando il cantante Milo Aukerman decise di tornare a studiare, il complesso penso` di dedicargli un album concept, Milo Goes To College (New Alliance, 1982). A posteriori quell'album vale non solo per essere stato uno dei primi concept del punkrock, ma anche come affresco della vita frustrata degli adolescenti metropolitani: brani come My Age e I'm Not A Punk riflettono i drammi dl'alienazione di tanti kid dell'epoca. E, fatto insolito per il punkrock, viene affrontato anche il tema delle ragazze (Kabuki Girl, Marriage), che era considerato sconveniente dai piu`.
Sono pezzi che si fregiano di un sound tanto scipito quanto scalmanato: la batteria tribale (lo strumento principale), il basso rimbombante, la chitarra scatenata in riff distorti, il canto sgolato. I ritornelli sono cosi` elementari da richiamare alla memoria i Ramones piu` minimali (la somiglianza rasenta il plagio in Bikeage). Gran parte del disco (per esempio Suburban Home) e` satirico nei confronti dell'"American way of life", ma il grido omicida di Parents appartiene al versante piu` tragico del punkrock: e` l'urlo di dolore di una generazione abbandonata dai propri genitori e dalla societa` in generale. Jean is Dead e Hope lasciano il segno nelle coscienze di quella generazione. Nel complesso l'album costituisce una pietra miliare dell'hardcore in quanto apre nuovi orizzonti espressivi.

Il batterista Bill Stevenson, che era l'anima del complesso, passo` ai Black Flag e diede il colpo di grazia al complesso. Anche per loro sembrava calato il sipario, ma anche loro ebbero invece occasione di resuscitare presto: I Don't Want To Grow Up (New Alliance, 1985) li ripresento` in una veste powerpop alla Big Star (la title-track), con il nuovo chitarrista Ray Cooper, ma soprattutto con una maggiore abilita` compositiva ed esecutiva (Pervert, Don't Go Back).

Sorprese pertanto la caduta di tono di Enjoy (New Alliance, 1986), composto e suonato (e confezionato) con mentalita` pre-puberale, benche' vantasse la lunga ballad sperimentale Days Are Blood e l'anthem Get The Time. Si fa sentire la mancanza del bassista Tony Lombardo, sostituito con il piu` enfatico (e meno brillante in fase compositiva) Karl Alvarez. All (SST, 1987), la cui title-track e` passata alla storia per essere il piu` breve brano mai composto (un secondo), cerca di rifondare l'hardcore alla luce del chitarrismo heavymetal del nuovo Stephen Egerton, penalizzando in tal modo le melodie. Pep Talk e Clean Sheets onorano comunque la memoria dei Buzzcocks.

Nel 1988 Bill Stevenson prese l'ultima formazione dei Descendents meno Milo (ovvero Alvarez e Egerton), assunse Dave Smalley (reduce da due formazioni tanto mediocri quanto chiacchierate, gli "straight-edge" Dys di Boston e i pop-core Dag Nasty di Washington) e diede vita agli All. Il sound di Allroy Sez (Cruz, 1988) e` ancor piu` melodico e satirico di quello del concept Milo. L'unica differenza e` la chitarra, in primo piano come nell'ultimo lavoro dei Descendents. Canzoni-farsa come Pretty Little Girl e Skin Deep esibiscono ancora la frenesia hardcore, ma non conservano nulla della rabbia (e dell'intento) originale del genere. Just Perfect (il singolo) e Hooidge sono i manifesti del nuovo powerpop di Stevenson, all'insegna di un sound neutro e grintoso di derivazione heavymetal con battito supersonico, basso pulsante e melodie beat. E proprio beat sono Sex In The Way, nonostante la cadenza swingante, e Postage (sull'EP Allroy For Prez), nella maniera degli Shoes.

I dischi successivi, con Scott Reynolds al canto, hanno confermato la propensione a citare Beatles e Beach Boys e a complicare l'armonia con ritmiche e contrappunti insoliti (fino a rasentare i secondi King Crimson). I risultati sono stati eccitanti soltanto in rari casi, per lo piu` uno per disco: She's My Ex dal piu` ambizioso Allroy's Revenge (Cruz, 1989), Just Like Them (di Milo) dall'ancor piu` sofisticato Allroy Saves (Cruz, 1990). Questi sono album in cui Stevenson e Reynolds propongono temi piu` adulti e li suonano con armonie piu` complicate.

Percolater (Cruz, 1992) inauguro` ufficialmente la stagione melodica, facendo leva sulla maturita` tecnica dei dischi precedenti e puntando esplicitamente sui ritornelli di Hot Plate, Empty e soprattutto Minute. Gli All stavano diventando sempre piu` una copia dei Big Star e sempre meno un gruppo punk.

La reunion con il bassista Tony Lombardo frutto` il mediocre New Girl Old Story (Cruz, 1991), attribuito ai Tonyall.

Per la cronaca l'album solista di Tony Lombardo, New Girl Old Story (Cruz), registrato nel 1991, non puo` vantare la produzione impeccabile degli All, ma contiene le melodie che Stevenson non sa piu` comporre.

E Milo Aukerman, dopo essersi laureato in Biologia, ha formato i Milestones, l cui repertorio appartiene infatti Just Like Them.

Chad Price subentrera` al canto dopo che il gruppo si sara` trasferito prima in Missouri e poi in Colorado, ma lo stile non cambiera`, rimanendo limitato a questo popcore e surf-punk un po' pasticcione. La novita` di Breaking Things (Cruz, 1993) e` semmai la produzione assordante ed epilettica, che colloca il loro sound a meta` strada fra Cheap Trick (Original Me) e Bad Religion (Shreen, Right e soprattutto Guilty).

Persa del tutto la verginita` punk, gli All tenteranno la carta delle classifiche di vendita con Pummel (Atlantic, 1994). Egerton e Price si comportano come i leader di una tipica formazione di heavy metal melodico, anche se poi il sound oscilla fra rock and roll (Self-Righteous), pop (l'eccellente Long Distance, Million Bucks) e hardcore (Stalker).

I Descendents si ricostituiscono (nel senso che Milo si riunisce agli All) per Everything Sucks (Epitaph, 1996).

Mass Nerder (Epitaph, 1998) annovera ancora un altro ritornello facile, Honey Peeps.

Stevenson non e` mai riuscito a mettere insieme un album completamente riuscito, ne' con i Descendents (che in fondo non ebbero mai un vero brano classico) ne' tantomeno con gli All.

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On Problematic (Epitaph, 2000), Chad Price, Karl Alvarez, Stephen Egerton and Bill Stevenson revise their trademark punk-pop style with a touch of progressive-rock.

Milo fronts the Descendents on the four-song EP 'Merican (Fat Wreck, 2004) and the album Cool To Be You (Fat Wreck, 2004), but this is another band, as proven by the fact that Bill Stevenson is little more than the drummer, and the songs are mostly written by the vocalist and the bassist.

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