From Gardens Where We Feel Secure (1983), 7.5/10
Hope In A Darkened Heart (1986), 6.5/10 All Shall Be Well , 5/10 Had I The Heavens , 4/10 | Links: |
L'opera di Virginia Astley, cantautrice britannica austera e solitaria,
ha acquistato valore negli anni fino a diventare un
campione di riferimento per le generazioni successive.
Virginia Astley crebbe in una famiglia di musicisti e venne educata alla musica classica. Pianista e flautista smaliziata, inizio` a suonare le tastiere in un gruppo rock chiamato Victims Of Pleasure. Nel 1981 era alla testa dei Ravishing Beauties: Astley al flauto e al canto, Kate St John all'oboe, al corno e al vocoder (futura Dream Academy), e Nicola Holland alle tastiere (in seguito collaboratrice di The Fun Boy Three e Tears For Fears). Alcune delle loro canzoni apparvero sul primo EP solista di Astley, A Bao A Qu (Why Fi, 1982).
From Gardens Where We Feel Secure (Rough Trade, 1983 - Happy Valley, 1993), che e` la
tardiva edizione di un album inedito del 1982, e` una raccolta
di brani strumentali cesellati con grande amore, indirettamente autobiografici,
fino a comporre un album di ricordi in versione sonora.
Rimarra` invece inedito l'altro album preparato nel 1982, She Stood Up And Cried. Del repertorio di quegli anni fanno parte anche diversi singoli, raccolti su Promise Nothing (Crepuscule, 1984), compreso l'EP A Bao A Qu (1982): Love's A Lonely Place To Be (un singolo del 1983), in particolare, intreccia diverse voci in stile medievale che cantano una melodia irresistibile, e le accompagna con frasi minimaliste di violoncello, sintetizzatore e pianoforte; We Will Meet Again sembra una preghiera dell'era barocca, tanto e` intensa e soave; Arctic Death e` uno dei brani piu` insoliti della sua carriera, spettrale, robotico e sinistro. Al canto (una specie di soprano in falsetto) Astley si rivela altrettanto seducente che alle partiture strumentali. Una spiccata propensione per le forme medievali rende ancor piu` irreali le sue canzoni. Per l'EP Melt The Snow (Happy Valley, 1985) Astley recluto` la violinista Anne Stephenson, la violoncellista Audrey Riley e Jocelyn Pook alla viola. Anche i singoli Tender (Elektra, 1985) e Darkness Has Reached Its End appartengono al suo repertorio maggiore.
Un po' guastato dagli arrangiamenti elettronici di Ryuichi Sakamoto, il suo
secondo album, Hope In A Darkened Heart (Geffen, 1986), ha la
prerogativa di cantare storie estremamente depresse impiegando melodie solari e il suo registro piano;
melodie peraltro tanto perfette che, in un altro registro, suonerebbero enfatiche, ma qui risultano persino
naif. Cio` che le unisce a quelle del primo album (che era arrangiato e concepito in maniera
completamente diversa) e` l'essere ancora composizioni "classiche", curate nei minimi (e sono veramente
minimi) dettagli, nonche' il fatto di ripescare in qualche recesso del subconscio echi ed emozioni di tanti
girotondi, filastrocche, fanfare e carillon dell'infanzia.
Dopo la maternita`, Astley si dedico` esclusivamente a colonne sonore per la televisione. Torno` con All Shall Be Well (Columbia, 1992 - Rosebud, 1998), album mediocre che contiene Blue Sky White Sky, composta con Kate St John, l'ancor piu` fiacco folk di Had I The Heavens (Columbia, 1996), che contiene un altro contributo di St John, Over The. | If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me. |