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I Go Betweens, formati nel 1976 a Brisbane (Australia) da due studenti d'arte,
Robert Forster e Grant McLennan,
coniarono un folk-pop a meta` strada fra le armonie sincopate dei Talking Heads
e le jam trascendenti dei Television, fra le ballate erotiche di Dylan e il
dark-punk depresso dei Cure.
Quel sound scarno e ragionato, tremulo e romantico, bilanciato da testi
intensi anche se talvolta oscuri, venne perfezionato nel tempo da
Lee Remick (Able), un piccolo capolavoro di musica leggera per i poveri,
People Say, i due singoli preistorici
del 1978 e '79,
da I Need Two Heads (Postcard), la canzone che nel 1979 li fece conoscere
all'estero, da You Turn My Turn (Missing Link), il singolo tratto
da Send Me A Lullaby (Rough Trade, 1981).
Quest'album trovo` un fragile equilibrio fra le
canzoni leggiadre di McLennan e quelle cupe di Forster, conferendo al tempo
stesso credibilita` a quel sound dimesso (una versione soporifera dei
Television) e soprattutto ai loro testi.
The Girls Have Moved e Eight Pictures si contano fra i loro
numeri piu` delicati.
Anni dopo sarebbe stato riesumato anche l'album inedito registrato in una
camera da letto nel 1978 e 1979, The Lost Album (Jetset, 1999).
Facendo leva sull'operazione analoga portata avanti in Scozia dagli Aztec
Camera, Forster e McLennan scodellarono poi il loro capolavoro,
Before Hollywood (Rough Trade, 1983 - Circus, 2002),
ricco di composizioni preziose come
Cattle And Cane, A Bad Debt Follows You, That Way,
Two Steps Step Out, Dusty In Here,
On My Block (ispirata al sound dei Talking Heads),
che
tratteggiavano, senza troppo inferire, il loro universo malinconico di
sconfitte e rimpianti, di solitudini e nostalgie.
La loro melodia piu` felice, quella tenerissima di Bachelor Kisses,
emerse invece l'anno dopo da Spring Hill Fair (Sire, 1984),
album dagli arrangiamenti piu` impegnativi (con l'aggiunta di un bassista,
Robert Vickers, che consente a Forster di dedicarsi alla chitarra);
ed era soltanto la prima di una
serie di brillanti addobbi per i loro ritornelli, ora psichedelici
(Draining The Pool For You), ora Merseybeat
(Man O` Sand To Girl O` Sea)
e ora quasi religiosi (Part Company).
Spring Rain, forse il capolavoro di Forster, si trova invece su
Liberty Belle (Beggars Banquet, 1986 - Jetset, 2004), insieme a Head Full Of Steam e
The Wrong Road. L'album sembrava rappresentare l'apice del loro
manierismo, ma venne subito superato dal successivo.
Tallulah (Beggars Banquet, 1987 - Jetset, 2004) presenta la cantante e violinista
Amanda Brown (e pertanto una formazione a cinque) e arrangiamenti
sempre piu` eleganti. Someone Else's Wife,
The House That Jack Kerouac Built, Bye Bye Pride
Right Here e The Clarke Sisters sono composizioni forbite
fino a sembrare degli ultimi Beach Boys.
Cut It Out prova anche a incorporare un ritmo ballabile.
L'ultimo album fu 16 Lover's Lane (Beggars Banquet, 1988 - Jetset, 2004), registrato
con i membri ai ferri corti, ma dal quale peraltro usci` il loro massimo
successo, Streets Of Your Town, nonche'
Was There Anything I Could Do e due splendide serenate come
Dive For Your Memory e Love Is A Sign.
Quelle ballate crepuscolari e preziose, trapunte di accordi cristallini di
chitarra e di radiose frasi d'organo, costituiscono il risultato piu` maturo
raggiunto dal pop australiano, al confine fra il folk-rock piu` etereo e il
gospel piu` intenso.
Forster ha pubblicato Danger In The Past (Beggars Banquet, 1991), con
Baby Stones, The River People,
Leave Here Satisfied e la solenne
Dear Black Dream,
il mediocre Calling From A Country Phone (Beggars Banquet, 1993),
molto country e poco audace
(Drop, 121, Atlanta Lie Low e Falling Star) e
la raccolta di cover di I Had A New Girlfriend (Beggars Banquet, 1994).
I suoi album sono sostanzialmente veicoli per le sue liriche e continuano
nel segno della tarda produzione dei Go-Betweens.
Warm Nights (Beggars Banquet, 1996) sfoggia il sound
piu` avventuroso di Cryin' Love e Fortress (con la tuba),
per non parlare della
spartana On a Street Corner (per chitarra acustica e violoncello), e le
confessioni personali di Snake Skin Lady (canticchiata alla Lou Reed)
Rock 'N' Roll Friend (un'oscura ballata Dylaniana dei Go Betweens del
1989) e I Can Do, il dolore lancinante di Loneliness,
McLennan ha ottenuto risultati molto piu` brillanti ed eclettici
con le ballad amare di
Watershed (Beggars Banquet, 1991): When Word Gets Around e
Easy Come Easy Go, Haven't I Been A Fool (la standout) e
Putting The Wheels Back On. Ma questo disco e il successivo
Fireboy (Beggars Banquet, 1993), con
Surround,
Lighting Strikes, One Million Miles From Here,
Fingers, lo avevano un po' emarginato dal circuito discografico.
Dopo aver tentato l'avventura dei Jack Frost con Kilbey dei
Church,
e` tornato sulle scene con il doppio Horsebreaker Star
(Beggars Banquet, 1995) e il folk-rock piu` disimpegnato di
Horsebreaker Star,
Put You Down, Ice In Heaven, What Went Wrong,
From My Lips e Dropping You.
Il sound di
In Your Bright Ray (Beggars Banquet, 1996) e` fin troppo sontuoso
(In Your Bright Ray,
Malibu 69).
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