Love And Hope And Sex And Dreams, 7/10
Outside Looking In, 6/10 Home, 5/10 Black And White, 6/10 Go Slow Down, 6/10 Blend, 5/10 | Links: |
I BoDeans spuntarono dal nulla a meta` degli anni '80 con un rock di
compromesso, fondato sulle tradizioni country, folk e blues.
I BoDeans erano sostanzialmente un duo di cantautori, da un lato il nasale Sammy Llanas e dall'altro il tenore Kurt Neumann. Cresciuti nello stesso paesino nei pressi di Milwaukee, erano appena ventenni all'epoca in cui iniziarono a suonare professionalmente.
Nel 1986 usci` il primo album,
Love And Hope And Sex And Dreams (Slash), salutato da critica e pubblico
come un lavoro di classe, che fa leva sul country per costruire canzoni
semplici e orecchiabili, la cui forza e` proprio nel rendere con deliziosa
semplicita` i sentimenti piu` complessi.
Avvicinati agli Everly Brothers per le armonie vocali di She's A Runaway,
erano in realta` capaci di rubare qualche nota al Dylan di
It Ain't Me Babe per Still The Night e di iniettare passi di
polka nell'appassionata preghiera di Angels e
e di trottare nell'honkytonk di Misery
Fra i solchi tornavano a galla riff e ritornelli ascoltati infinite
volte negli annali di rock and roll, beat e surf (The Strangest Kind).
Soprattutto risuonava il tocco latino di Llanas (il riff di La Bamba
praticamente dappertutto).
Ma l'appassionata elegia country di Lookin' For Me Somewhere faceva
intuire lo spessore che si nascondeva dietro le canzoni graziose del gruppo.
Le ballate forbite dell'esordio non trovarono degni successori in Outside Looking In (Slash, 1987), che peraltro annovera ancora le stesse linee direttrici: Springsteen per Only Love e Say About Love, gli Everly Brothers per Dreams, il soul per What It Feels Like. Ma il gruppo tenta di "vendersi" a un pubblico ancora piu` ampio, e riesce a lambire il sound degli ultimi Fleetwood Mac con Pick Up The Pieces e i Fairport Convention con Ballad Of Jenny Rae. Nell'ancor piu` commerciale Home (Slash, 1989) le buone canzoni sono sempre di meno, contese fra soul (When The Love Is Good), rock (Good Work) e country (Far Far Away From My Heart), con qualche via di mezzo (You Don't Get Much). Nel gruppo si e` creata una schizofrenia, con Neumann orientato a materiale sempre piu` commerciale e Llanas che difende le loro origini "alternative" con composizioni piu` sofisticate. Per aumentare ulteriormente il potenziale commerciale del gruppo, il successivo Black And White (Slash, 1991) venne immerso nel suono "ambientale" delle tastiere elettroniche. Ancora una volta si va dal rock (Naked) al soul (Paradise), toccando vertici di pathos nel folk-pop cadenzato di Good Things (destinata a rimanere la loro canzone piu` celebre), nel gospel passionale di True Devotion (quasi U2), nel blues furente di Black White And Blood Red (quasi B.B. King) e nella funerea Going Home. L'occasione e` pero` sciupata dagli arrangiamenti troppo sgargianti. Go Slow Down (Slash, 1993) evita gli eccessi di quella produzione e, per farsi perdonare, torna al suono "casalingo" del primo album, al brivido domestico degli Everly Brothers (Something's Telling Me) e al lutto proletario di Springsteen (Idaho), ma anche al brio ruspante del tex-mex (Texas Ride Song) e al piglio ribelle del rock and roll (Closer To Free, Feed The Fire). Con Cold Winter's Day e The Other Side i BoDeans danno anche due accorate meditazioni filosofiche. Joe Dirt Car (Slash, 1995) e` un'egregia antologia dal vivo. Dopo un lungo periodo di silenzio, Sammy Llanas e Kurt Neumann tornano con Blend (Slash, 1996) questa volta innamorati dei ritmi e degli strumenti di New Orleans, ma fondamentalmente sempre fedeli allo standard di Springsteen e Mellencamp Heart Of A Miracle, Red Roses, Count On Me, Hurt By Love, Hey Pretty Girl alternano ballate pensierose a frizzanti rock and roll con la grazia di sempre. Piu` umili e lirici (e forse anche piu` sinceri) di Springsteen e degli U2 e dei tanti cantastorie accorati degli ultimi vent'anni, i BoDeans non hanno causato rivoluzioni alla storia del rock, ma hanno comunque lasciato un'impronta indelebile sul rock proletario del loro tempo. Sia pur senza la grinta e la spavalderia, le loro cronache generazionali sono della stessa pasta di Coughar, con in piu` uno struggente tono di speranza che ne trasforma molte in preghiere. | If English is your first language and you could translate this text, please contact me. |
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