Quando l'album usci`, quell'esperienza era gia` finita e Gibson stava producendo tutto da solo un EP intitolato Passionnel (Faulty Products), che ricorda i primi lavori degli Ultravox, i Roxy Music e tutto il "synthpop" in genere, ma con una foga "wagneriana" che e` sola di Gibson e del suo monumentale ego alienato.

L'EP The Apostle (Enigma) e l'album Our Promise (Enigma) del 1984 e 1985 sono attribuiti proprio ai Passionnel: pur non riuscendo a tornare al clima tragico ed opprimente del 1981, confermano la statura di Gibson come dannato del rock. L'ultimo progetto del genio prima di scomparire dalle scene fu la colonna sonora di "Suburbia", film di culto diretto da Penelope Spheeris.

Buona parte del repertorio dei Bpeople e` stato raccolto su Petrified Conditions (Restless). Piu' che il valore delle composizioni conta l'abilita` strumentale del quartetto. Il crooning di Gibson e le cadenze nobili della sezione ritmica danno corpo a ballate compatte come You At Eight. In The Mind sfoggia le atmosfere lugubri a ritmo ballabile dei Joy Division. Il sound dei Roxy Music rivive soprattutto nel modo in cui Pat Delaney usa il sassofono e le tastiere per straniare canzoni come Can Can't. Le loro ambizioni sperimentali trionfano nello strumentale MPCD, che accoppia schitarrate Sixties con divagazioni d'avanguardia elettronica. Lo show e` infine vivacizzato da novelty come I Said Everybody e Weather To Worry, costruite su un incalzante punkrock e dissonanze demenziali alla Devo.