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I Corrosion Of Conformity furono precursori del crossover
quanto i D.R.I, i Suicidal Tendencies, gli Agnostic Front, e con
Deliverance hanno dato una pietra miliare del genere.
Nel 1982 i Corrosion Of Conformity (Reed Mullin alla batteria, Woody Weatherman
alla chitarra e Mike Dean al basso) lanciarono il punkrock (politicizzatissimo)
a Raleigh, ma fu poca cosa, paragonato al resto della nazione. Nel 1984 il loro
primo album, Eye For An Eye (No Core), passo` del tutto inosservato.
Fu loro peraltro l'idea di fondere hardcore e heavymetal, un'idea gia`
sviluppata appieno nell'album del 1985, Animosity (Metal Blade), e
che verra` raffinata sul successivo
Blind (Relativity), dopo uno iato di cinque anni.
Su Animosity e` ancora il thrash a imperare (Hungry Child il piu` veemente),
ma il rock and roll a mitraglia di Mad World e l'infernale
passo di carica di Prayer appartengono gia` a un altro mondo, e la glaciale
pompa della title-track che chiude il disco apre in realta` una nuova era.
Blind (Relativity, 1991) segno` di fatto l'inizio di una nuova carriera, con un
heavy metal elegantemente tenebroso che non ha nulla da invidiare a quello del
death. I ritornelli macabri di Damned For All Time, Buried si servono di
dinamiche rocambolesche e tempi sofisticati, cosi` come il collasso psichico di
White Noise. Le chitarre di Pepper Keenan e Weatherman guidano le
partiture con le loro imprevedibili evoluzioni.
La trascinante Dance Of The Dead e il pow-wow di
Break The Circle testimoniano della fantasia ritmica del gruppo, in
particolare di Mullin.
Perso il cantante Karl Agell e tornato il bassista Mike Dean,
Deliverance (Columbia, 1994) perfeziono` l'idea di Blind
aggiornandola al revival dell'hardrock, soprattutto in Seven Days.
Il brano ad effetto e` pero` Albatross, nel quale sembra di riascoltare
le bordate scurissime dei Black Sabbath. L'influenza piu` forte sembra essere
per la verita` quella di Hendrix, sia nell'incedere a singhiozzo di
Clean My Wounds sia nel riff stordente di Deliverance.
Il punto debole del gruppo e` ora il canto monocorde di Keenan.
Wiseblood (Columbia, 1996)
e` la naturale prosecuzione del discorso di Deliverance,
con un occhio sempre piu` attento al mercato. Gran parte delle canzoni
sono prevedibili, e soltanto un paio si elevano sulla media
(Goodbye Windows, The Snake Has No Head).
Pepper Keenan ha formato i
Down con Philip Anselmo dei Pantera.
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